Quest’oggi parleremo insieme di
un romanzo ormai da parecchio giunto fra gli scaffali delle librerie nostrane,
che però io ho il piacere di leggere soltanto adesso. Un tomo appartenente a
una delle saghe letterarie Urban Fantasy più entusiasmanti e celebri di sempre.
Rullo di tamburi!
«Quando si ha a che fare coi mostri non si tratta mai di un solo
cadavere.
In un modo o nell’altro, i cadaveri si moltiplicano sempre».
Anita Blake
Autore: Laurell K.
Hamilton
Titolo originale: Bloody Bones
C. E.: TEA
Prezzo: 8.90 euro
Pagine: 448
Genere: Urban Fantasy Adult
Trama: Anita Blake è la migliore Risvegliante in
circolazione, non ci sono dubbi. Ma sarà in grado di resuscitare in una sola
notte un numero piuttosto elevato di cadaveri sepolti da oltre duecento anni?
Intrigata dalla sfida e dal compenso promesso Anita accetta l'incarico e si
ritrova in un vecchio cimitero al centro di una controversia legale. Tuttavia,
proprio mentre si accinge a mettersi al lavoro, riceve una telefonata dalla
polizia che le chiede di recarsi a esaminare la scena di un crimine... Una
storia tra il giallo e l'horror.
La mia opinione
È
passato quasi un anno dall’ultima volta in cui ho letto e recensito un romanzo
appartenente alla chilometrica serie di volumi incentrati sulle avventure di
Anita Blake, la negromante e sterminatrice di vampiri letteraria più celebre di
tutti i tempi. Ovviamente ciò non è stato dovuto a qualcosa di personale: adoro
la Anita Blake Series, leggerla è ogni volta un piacere immenso e
apprezzarla mi risulta con il tempo sempre più facile. A intralciare nell’ultimo
periodo il rapporto che mi lega ad Anita e i suoi romanzi, infatti, sono stati
quei famosi tomi-con-la-priorità, quelli che, sin dal momento in cui giungono a
casa, necessitano di esser letti e recensiti. Qualche settimana fa, però, ho
deciso di non preoccuparmene, cominciando a priori Polvere alla polvere,
volume numero cinque della saga. Inutile dire che, in seguito a svariati
sforzi, ho dovuto abbandonare l’idea di leggere due libri in contemporanea,
decidendo così, a malincuore, di lasciare in pausa la sua lettura. Ma, e
lo scrivo in corsivo proprio per cedergli il valore che merita, giusto una
manciata di giorni fa ho potuto riprenderlo in mano - potete immaginare il mio
entusiasmo -, terminandolo nel giro di poco tempo. Polvere alla polvere
è stato un romanzo sensazionale, unico, magnifico, e non mi pento di averlo
enunciato nonostante non abbia ancora preso ad analizzare, come d’abitudine, i
suoi pregi e i suoi difetti. Per cui, per evitare di dilungarmi fin troppo - come
è accaduto con la recensione riguardo Real Murders. Il club dei delitti
irrisolti di Charlaine Harris (qui), che si è rivelata qualcosa di
mostruosamente interminabile -, immergiamoci pure nelle dinamiche acque del plot
narrativo di Polvere alla polvere.
Cover US |
In Polvere
alla polvere, esattamente come succedeva in ognuno dei precedenti volumi,
la nostra carissima Anita Blake ha un nuovo lavoro da svolgere. Stavolta il suo
capo, Bert, le domanderà di portare a compimento un Risveglio davvero arduo: un
certo Mr. Stirling, infatti, ha offerto all’associazione per cui Anita lavora
una copiosa somma di denaro purché la nostra negromante preferita risvegli in
una notte un intero cimitero occupato soltanto da cadaveri secolari. Dapprima
restia nei confronti dell’incarico a causa della superficiale antipatia che
nutrirà a primo impatto nei confronti di Mr. Stirling e anche a causa del fatto
che per compiere un Risveglio così imponente potrebbe esser costretta a
sacrificare un essere umano, Anita si lascerà presto convincere ad accettare il
lavoro grazie alla grossa cifra in denaro che le verrà recapitata al suo
compimento. Come se non bastasse, però, proprio mentre comincerà a tastare il
cimitero in cui a breve avverrà il Risveglio, Anita, accompagnata dal giovane
apprendista risvegliante Larry, verrà contattata dalla polizia della zona per visionare
dei cadaveri trovati nel bosco vicino al cimitero, i quali sembrano esser morti
per cause violente e brutali, di certo non umane. Che si tratti di un vampiro?
Sarà così che le pagine del bel Polvere alla polvere verranno arricchite
dalla presenza di niente poco di meno che Jean-Claude, il vampiro più fascinoso
di sempre, che cercherà di dare una mano alla sua Anita. Riuscirà Anita a
svolgere il compito che ha promesso a Mr. Stirling? Acciufferà l’omicida che
sta sperperando cadaveri trucidati per la città?
Ebbene
sì, miei cari, lo ammetto: anche in Polvere alla polvere sono stato vittima
- e lo lascio in corsivo perché proprio di vittima si parla - dello stile
narrativo di Laurell K. Hamilton. Anzi, della bellezza dello stile
narrativo di Laurell K. Hamilton. No, se ve lo state domandando non sto
esagerando: la prosa dell’autrice della Anita Blake Series e della Meredith
NicEssus Series - entrambe grandi pilastri del genere letterario Urban
Fantasy destinato a un pubblico di adulti - è dannatamente bella. E, per
quanto ci provi, non riesco a scovare nessun’altro attributo che la qualifichi
meglio. Di certo ben distante dalla squisita energia che caratterizza Charlaine
Harris e le sue opere (qui, la mia recensione riguardo Morti tutti insieme)
e magari più vicina all’adorabile fluidità della penna di Keri Arthur (qui, la
mia recensione riguardo Black Moon. L’ombra del cuore), la scrittura di
Laurell K. Hamilton riesce a contraddistinguersi nell’ambito del filone
letterario in cui i suoi volumi vanno a intersecarsi - ambito in cui, a mio
parere, regna incontrastata assieme alle altre due autrici sopracitate - grazie
a un’inspiegabile elemento onnipresente nei suoi romanzi: un’armonia capace di
legare frasi, parole e sillabe fra di loro cosicché l’intero tomo risulti a
colui che con piacere lo sta gustando incredibilmente compatto, incredibilmente
sincero, incredibilmente unico.
Dopo
averne parlato largamente, sorvoliamo pure sullo stile narrativo di Laurell K. Hamilton,
affermando che, in effetti, al di là della prosa della sua autrice, Polvere
alla polvere può vantarsi in maniera piuttosto ampia di un numero elevato
di ulteriori pregi. In questa recensione - visto che non desidero allungare il
brodo più di tanto - mi soffermerò solo su tre di questi. Primo fra tutti, le
scene “romantiche”, ovviamente nel senso restrittivo del termine, fra
Jean-Claude e Anita. Ecco, è giunto il momento di ammetterlo: io non credo
cambierò mai Team. Adoro in un modo indescrivibile la magica alchimia che governa
nel rapporto fra la negromante più famosa di tutti i tempi e il Master dei
vampiri della città di St. Louis. Anzi, visto che ci sono, vi dirò: molto
probabilmente è soprattutto a causa del loro legame che mi tengo sempre così
incollato alle pagine dei romanzi della Anita Blake Series. Secondo
pregio di Polvere alla polvere: l’assenza di Richard. Inutile ammettere
che, nel momento in cui Anita ha abbandonato St. Louis, e indirettamente anche
Richard, io ero lì che strabuzzavo gli occhi per la felicità. Non domandatemene
il motivo, ma questo lupacchiotto, personalmente, non lo sopporto più di tanto.
Terzo e ultimo pregio principale di Polvere alla polvere: il crossover
fra il mondo di Anita e quello di Meredith NicEssus, protagonista della seconda
serie letteraria di Laurell K. Hamilton. Che dire? Chi mi segue da tempi
immemori conosce già fin troppo bene la passione che nutro nei confronti della
saga incentrata sulla principessa sidhe più affascinante di sempre, e
come potrei non apprezzare un cortocircuito fra il’universo di Meredith e quello
in cui vive Anita?
In
conclusione, sembra quasi superfluo affermare che consiglio la lettura di Polvere
alla polvere, e della Anita Blake Series, a chiunque. A chi desidera
una storia colma di azione. A chi desidera una storia colma di romanticismo. A
chi desidera una storia con un ottimo world-bulding. A chi desidera un
Urban Fantasy ben scritto. Non lasciatevela sfuggire.
Laurell K. Hamilton
Anita Blake Series
1. Nodo di
sangue, 2003 edito da Nord, 2005 edito da TEA (Guilty Pleasures, 1993)
recensione
mia recensione
5. Polvere
alla polvere, 2005 edito da Nord, 2007 edito da TEA (Bloody Bones, 1996)
6. Il ballo della morte, 2005 edito da
Nord, 2008 edito da TEA (The Killing Dance, 1997)
7. Dono di cenere, 2007 edito da Nord,
2009 edito da TEA (Burnt Offerings, 1998)
8. Blue Moon, 2008 edito da Nord, 2010
edito da TEA (Blue Moon, 1998)
9. Butterfly, 2009 edito da Nord, 2010
edito da TEA (Obsidian Butterfly, 2000)
10. Narcissus, 2010 edito da Nord, 2011
edito da TEA (Narcissus in Chains, 2001)
11. Cerulean Sins, 2010 edito da Nord,
2012 edito da TEA (Cerulean Sins, 2003)
12. Incubus Dreams, 2011 edito da Nord,
previsto per ottobre 2012 edito da TEA (Incubus Dreams,
2004)
13. Micah, 2011 edito da
Nord (Micah, 2006)
14. Death Dance, 2012 edito da Nord (Danse
Macabre, 2006)
15. Harlequin, 2012 edito da Nord (The
Harlequin, 2007)
16. inedito
in Italia (Blood Noir, 2008)
17. inedito
in Italia (Skin Trade, 2009)
18. inedito
in Italia (Flirt, 2010)
19. inedito
in Italia (Bullet, 2010)
20. inedito in Italia (Hit list, 2011)
21. inedito in Italia (Kiss the Dead, 2012)
+ altri a seguire
Meredith NicEssus Series
1. Un bacio nell’ombra, 2006 edito da Nord, 2008 edito da TEA (A Kiss of
Shadows, 2000) qui,
la
mia recensione
2. Il tocco della notte, 2007 edito da Nord, 2009 edito da TEA (A
Caress of Twilight, 2002) qui,
la
mia recensione
mia recensione
4. Nel cuore della notte, 2009 edito da Nord, 2011 edito da TEA (A
Stroke of Midnight, 2005)
5. Il bacio della tempesta, 2010 edito da Nord, 2011 edito da TEA
(Mistrial’s Kiss, 2006)
6. Un soffio di gelo, 2011 edito da Nord, 2012 edito da TEA (A Lick of
Frost, 2007)
7. Lacrime di tenebra, 2011 edito da Nord (Shallowing Darkness, 2008)
8. Un sospiro nel vento, 2012 edito da Nord (Divine Misdemeanors,
2009)
9. senza titolo, previsto negli USA per dicembre 2012
+ eventuali altri
Consigliato.
Voto:
5
Laurell K. Hamilton
Nata nel 1963 a Herber Springs,
una piccola comunità dell'Arkansas, si trasferisce a Sims, nell'Indiana nel
1969, in seguito alla morte della madre in un incidente d'auto. Laurell ha
soltanto sei anni e viene cresciuta dalla nonna, in seguito dichiarerà che la
morte della madre, la vita con la nonna e l'assenza di figure maschili in casa
«sono le tre cose che fanno di me ciò che sono». Impara a leggere solo a sette
anni a causa di una lieve dislessia non diagnosticata all'epoca, ma da quel
momento si appassiona alla parola scritta e a 14 anni inizia a scrivere le sue
prime storie a sfondo horror. Frequenta un college cristiano nell'Indiana dove
si laurea in Inglese e Biologia. È qui che conosce anche suo marito Gary
Hamilton di cui prenderà il cognome. È sempre al college che sviluppa la sua
passione per la narrativa, prendendo parte al programma di scrittura creativa
dell'ateneo, dal quale però viene estromessa alla fine del secondo anno a causa
di forti contrasti con l'insegnante che non approva la sua scelta di temi. Dopo
le aspre critiche della docente, che le assicura che non avrà mai successo come
scrittrice, la Hamilton si laurea, ma abbandona la scrittura per due anni. Si
trasferisce prima a Los Angeles e poi a St. Louis, ricominciando a mandare
storie e racconti agli editori e ricevendo numerosi rifiuti. Inizia anche il
suo primo romanzo, Nightsheer, e entra a far parte del gruppo di scrittori
"Alternate Historian". Dopo la pubblicazione di Nightsheer e di un
romanzo della serie di Star Trek intitolato Nightshade, l'autrice incontra
fortune alterne fino all'uscita del primo volume della saga di Anita Blake, che
la porta al successo. Attualmente vive ad Arnold, vicino a St. Louis, nel
Missouri, con il suo secondo marito, Jonoton, sua figlia e tre cani.
Io ero così innamorata di questa saga ç___ç
RispondiEliminaPerò come tutte le saghe che si dilungano troppo... andando avanti diventa monotona e si rovina a causa di certe scelte non molto carine dell'autrice ç___ç
Le tue parole mi mettono in allerta, Deni, te lo confesso. Inizio a temere la Hamilton, adesso D:
EliminaMah anzi tu sei ancora all'inizio... diciamo che la saga si mantiene bella e interessante fino a "Il ballo della morte" dopo di che purtroppo andrà a calare... nei libri dopo all'inizio si noterà appena... poi diventerà sempre peggio! O almeno per i miei gusti diventa davvero troppo D:
EliminaVa beh quando ci arriverai vedremo se concorderemo (:
Oddio, tra poco leggerò "Il ballo della morte" e ho paura che sia l'ultimo decente e che faccia sognare D':
EliminaP.s. Scusate se mi son intromessa, non vogliatemene.
Ma no se non ricordo male da quel libro... iniziano quelle scene... ma all'inizio non danno per niente fastidio XD
EliminaE' che dopo il libro dopo di quello (mi pare se ricordo bene) le cose iniziano a rovinarsi e ad andare sempre peggio D:
Io adoravo Anita... però boh dopo mi sono scocciata anche perchè quando è troppo è troppo XD
OMG. Io sono arrivato a Il ballo della morte, Deni XD Mi preparo a ogni evenienza v.v
EliminaAhahaah Jean sto pensando la stessa identica cosa, mi preparerò D:
EliminaJean, sai che io amo Laurell e Anita come te e devo dire che hai fatto un'ottima recensione, come di consueto :)
RispondiEliminaMa ho sentito anch'io che più avanti Anita Blake Series diventerà una specie di polpettone porno (incredibile, vero? D:)
Ahahah che paura che la Hamilton rovini questa saga D':
Grazie mille per i complimenti, Sara :D Gentilissima ^^ Essì, l'ho sentito anche io, e credo che Deni, sopra, si riferisse proprio a quello. Devo dire la verità, la cosa mi preoccupa. La serie incentrata su Meredith, sempre della Hamilton, è sì incredibilmente spinta, ma le scene di sesso fanno parte dell'indole del ciclo narrativo e per questo non me ne lamento. Ma, personalmente, Anita nelle "vesti" di una neo-Meredith non ce la vedo proprio... Non ci resta che sperare che la solo-per-noi-due futura Anita ci vada a genio ;)
EliminaSi, mi riferivo proprio a questo purtroppo... l'autrice inventerà cose assurde per spingere Anita a farsi praticamente ogni persona che respira... che cattivo gusto!! E dire che questa saga la amavo tantissimo... ma poi in ogni libro la cosa diventava peggiore... e ad un certo punto dopo "Narcissus" ci ho dato un taglio :'(
EliminaLa serie di Meredith non l'ho mai letta invece... ho il primo libro però... ricordo che l'avevo iniziato ma non mi aveva convinto e l'ho abbandonato XD
Mamma Deni, mi spaventi!
EliminaE dire che Anita è la mia eroina, devo prepararmi psicologicamente per tutto questo. Vedo Anita come una guerriera (tipo le protagoniste di Licia Troisi *w*) non c'è la vedo proprio come donnaccia, non mi danno fastidio scene di sesso o simili, anzi, se raccontate bene e senza volgarità è anche piacevole un poco di pepe ogni tanto.
Jean, io DEVO iniziare a leggere Meredith; mi incuriosisci troppo :)
P.s. Ahahhahah sì Jean, così ti voglio: la nostra Anita e TEAM JEAN-CLAUDE. :') (Mi diverto troppo :'D)
Neanche a me davano fastidio quando erano una volta ogni tanto e avevano senso... ma poi D: leggete e vedrete XD
EliminaLOL Hai ragione, Deni. Ti abbiamo fatta reimmergere in ricordi che secondo me preferiresti tenere nascosti nel profondo della tua mente. So cosa si prova quando una saga comincia a deluderti D': Be', Meredith è la quinta essenza dei romanzi a metà strada fra l'Urban Fantasy e il Paranormal Romance, per cui... Non so se a Deni potrebbe piacere più di tanto, visto quanto poco ha apprezzato la nuova Anita XD Ma il fatto che Deni abbia completamente abbandonato le avventure di Anita, comunque, mi lascia preoccupare: IO E LEI SIAMO NEL 95% DEI CASI PIU' CHE D'ACCORDO, per cui molto probabilmente neanche io apprezzerò i prossimo romanzi di Anita. Ma io non sono ancora pronto ad abbandonarla!! :(
EliminaOvviamente, Sara, tu non sei esonerata dalla lettura della saga su Meredith ^^ Devi provarla!! XD
EliminaDevo devo :D
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaEssì, in Polvere alla polvere ce n'è proprio in abbondanza XD
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