lunedì 30 aprile 2012

Recensione: Il bacio dell’angelo caduto di Becca Fitzpatrick


Bentornati, miei cari lettori!

Il protagonista indiscusso di questa recensione sarà un romanzo molto, e sottolineo molto, amato dai lettori di tutto il mondo, ma soprattutto dai lettori italiani che, stando alla sua pagina aNobii (qui), gli affibbiano una media di quattro stelline. Sarò il linea con il resto dei miei colleghi lettori, oppure risulterò, per l’ennesima volta, una nota stonata?

Rullo di tamburi!

Non avrebbe mai dovuto innamorarsi di un angelo caduto…


Titolo: Il bacio dell’angelo caduto
Autore: Becca Fitzpatrick
Titolo originale: Hush, hush
C. E.: Piemme Freeway
Prezzo: 17.00 euro
Pagine: 334
Genere: Urban Fantasy Young Adult

Trama: Malgrado la sua migliore amica voglia trovarle un ragazzo a tutti i costi, Nora non ha mai messo l’amore in cima alle sue priorità. Almeno finché a scuola non arriva Patch. Lui ha un sorriso irresistibile e un inspiegabile talento per leggere ogni suo pensiero. E, malgrado gli sforzi per evitarlo, Nora sente che l’attrazione che prova verso il suo nuovo compagno è destinata a crescere. Anche contro ogni spirito di conservazione. Perché Patch è un angelo caduto e lei non avrebbe mai dovuto innamorarsi di lui. Sapere di trovarsi nel mezzo di un’antica battaglia tra Caduti e Immortali, sapere di dover scegliere da che parte stare potrà costarle la vita. La verità dunque è più inquietante di qualsiasi dubbio, e Nora non può sbagliare.


La mia opinione

Chi segue assiduamente “Gocce d’inchiostro” avrà notato che, negli ultimi due giorni, la sezione dedicata ai romanzi in corso di lettura situata nella colonna di destra, solitamente introdotta da un semplice “Jeanclaude legge…” o, nel caso si tratti di un tomo in lingua inglese, da un “Jeanclaude is reading…”, era accompagnata, oltre che dalla cover de Il bacio dell’angelo caduto, protagonista indiscusso della presente recensione, da una frase fino ad ora mai utilizzata: “Jeanclaude rilegge…”. Ebbene sì, miei cari, avevo già letto, in precedenza, Il bacio dell’angelo caduto, solo che, con il passar tempo - lo iniziai e terminai in una stessa giornata, lo scorso anno, nel bel mezzo di una festa di compleanno -, avevo completamente rimosso il suo plot narrativo, ragion per cui un paio di giorni fa mi son detto: «Perché non riprenderlo?». Se solo avessi saputo ciò a cui stavo per andare incontro avrei immediatamente gettato la spugna. Ma prima di scendere nei particolari, via con il nostro breve salto all’interno della sua trama.

Le pagine de Il bacio dell’angelo caduto, primo volume della quadrilogia Hush, hush, inizialmente concepita dall’autrice come una trilogia, narrano, in prima persona e al passato, le vicende della teenager Nora Grey, classica diciassettenne tutta pepe che, nel corso della sua vita, non ha mai trovato l’amore. Nonostante la sua migliore amica, Vee Sky, cerchi disperatamente e in continuazione di farla uscire con qualcuno, Nora non riesce mai a trovarsi a suo agio. Almeno fino a quando il suo professore di biologia non la costringe a sedersi accanto a un ragazzo anonimo e strano, che, però, pare sapere qualsiasi cosa di lei. Dopo un ribrezzo iniziale e un timore quasi scontato, Nora comincerà, però, a provare sentimenti per Patch, il ragazzo in questione, il quale, ben presto, si rivelerà non essere uno come tanti. Patch è, infatti, un Angelo Caduto.

Stop. È questa la trama de Il bacio dell’angelo caduto. Niente di più, niente di meno. E vi anticipo che il suo scarno, futile plot narrativo, inoltre, non rappresenta il suo unico difetto. Continuate pure a leggere…

Iniziamo con lo stile narrativo dell’autrice. Becca Fitzpatrick, scrittrice apprezzatissima proprio grazie alla quadrilogia Hush, hush, possiede una prosa davvero molto particolare, che può essere dannatamente apprezzata oppure incredibilmente detestata. E io sono parte integrante di quel gruppo di lettori che appoggiano la seconda teoria. La Fitzpatrick predilige, infatti, i dialoghi a qualsiasi altro tipo di scelta narrativa. Come ormai ben saprete, di solito apprezzo molto la scrittura di quegli autori che stilano i propri romanzi utilizzando, in prevalenza, sequenze dialogiche, ma il modo in cui Il bacio dell’angelo caduto ne è stracolmo mi ha quasi fatto andare in bestia, innervosendomi sino al midollo. Già, ragazzi, ho usato il termine giusto: innervosire. Se, in effetti, le prime pagine del romanzo mi stavano andando parecchio a genio - e, devo ammetterlo, mi hanno persino strappato anche qualche sorriso - il resto del romanzo non ha fatto altro che mettermi in agitazione. Non vedevo l’ora di terminarlo. Pensate che ad un certo punto l’ho letteralmente detestato, e non mi era mai capitato di provare qualcosa del genere: al massimo mi annoio, ma non odio mai un testo. Anzi, forse solo Passion di Lauren Kate (qui, la mia recensione) ha suscitato in me gli stessi sintomi. 

E anche per ciò che concerne i personaggi che popolano le pagine de Il bacio dell’angelo caduto devo dire che la situazione non è migliore. Patch, ad esempio, è tanto disumano, tanto strano che neanche lontanamente riesce ad entrare nelle grazie del lettore. Per non parlare, poi, della masochista Vee e del terribilmente odioso Elliot. L’unico personaggio che, magari, dona, solo di tanto in tanto, qualche spiraglio di luce al testo è Nora. Ma, non posso non ammetterlo, la nomino solo perché, non riuscendo a trovare null’altro di positivo, mi sento quasi costretto a scovare qualcosa che ceda al romanzo qualche segno di positività, altrimenti come potrei mai spiegarmi i giudizi più che positivi che ha ricevuto? Non a caso, infatti, non posso trattenermi dall’affermare che pure alcune scelte compiute da Nora, nel corso delle vicende, mi hanno infastidito, contribuendo parecchio al giudizio complessivamente negativo de Il bacio dell’angelo caduto.

Proseguendo a tentoni all’interno della trama completamente priva di descrizioni o particolari esempi di psicologie interessanti de Il bacio dell'angelo caduto, sono giunto, quindi, al suo termine, alla sua tanto bramata trecentotrentadueesima pagina. E di qualcosa di positivo nemmeno la traccia. Pensate: neanche la mitologia che pone le basi per il testo mi ha entusiasmato, e vi rammento che, solitamente, mi colpiscono quasi tutte. Gli Angeli Caduti di Becca Fitzpatrick, infatti, risultano alquanto banali, insulsi, e la loro storia diviene, di conseguenza, priva di qualsiasi elemento abbagliante, nuovo o avvincente.

Inutile concludere dicendo che Il bacio dell’angelo caduto non mi è neanche lontanamente piaciuto, penso l’abbiate capito. Nutrivo grandi aspettative per questo tomo, ma sono andate a infrangersi in maniera quasi brutale. Animalesca. Mi riserverò, con il tempo, di leggere il suo seguito solo perché le ultime rivelazioni riguardo Nora mi hanno lievemente incuriosito.


Becca Fitzpatrick
Hush Hush Series
  1. Il bacio dell’angelo caduto, 2010 (Hush, hush, 2009)
  2. Angeli nell’ombra, 2011 (Crescendo, 2010)
  3. Sulle ali di un angelo, 2011 (Silence, 2011)
  4. inedito in Italia (Finale, previsto negli USA per il 23 ottobre 2012)


Non consigliato. Un romanzo piatto come una pozzanghera.


Voto:  2 -


P.S.: Possiedo in libreria Angeli nell’ombra. Sembra quasi futile dire che, ora come ora, non credo che lo comincerò presto.


Becca Fitzpatrick

Becca Fitzpatrick è cresciuta leggendo Nancy Drew armata di torcia sotto le coperte. Quando non è impegnata a scrivere, passa il tempo procurandosi nuovi scaffali per povere scarpe abbandonate, correndo o guardando telefilm polizieschi in Tv. Il bacio dell'angelo caduto è il suo primo romanzo.

sabato 28 aprile 2012

Recensione: Nightshade di Andrea Cremer


Bentornati, miei cari lettori!

Quest’oggi prenderò in considerazione un romanzo pubblicato in Italia solo lo scorso anno, ma sbarcato nelle librerie statunitensi nel 2010. Lo acquistai prima che uscisse anche in lingua italiana, quindi ho dovuto leggerlo in inglese, ma nonostante ciò troverete la scheda del romanzo basata sull’edizione italiana. Anche se, però, lasciatemi tramutare anche stavolta il classico Rullo di tamburi in un…

Drumroll!

Lei può controllare il suo branco, ma non il suo cuore…


Titolo: Nightshade
Autore: Andrea Cremer
Titolo originale: Nightshade
C. E.: DeAgostini Editore
Prezzo: 16.90 euro
Pagine: 464
Genere: Urban Fantasy Young Adult

Trama: Tutte le diciassettenni sognano di incontrare il vero amore. Tutte tranne Calla Tor. Nella sua testa c'è un solo costante pensiero: squarciare la gola dei suoi nemici. Calla è la femmina Alfa di una delle più potenti famiglie di Guardiani che vivono in America, creature magiche capaci di trasformarsi in lupi, e responsabili della protezione dei luoghi sacri. Ma Calla, destinata al maschio Alfa del branco vicino, sceglierà una strada diversa, semplicemente salvando un escursionista, un ragazzo della sua stessa età ferito da un orso. Da quel momento niente sarà più come prima, perché Shay - l'irresistibile umano - custodisce un segreto che potrebbe cambiare le sorti del mondo e far vacillare il cuore saldo di Calla.


La mia opinione

Come avete potuto leggere nell’incipit della recensione, ho acquistato Nightshade un bel po’ di tempo fa: la scorsa estate, in occasione di un viaggio all’estero. Lo presi perché non ne potevo più di attendere la sua uscita in Italia, più e più volte rimandata, ma anche perché, impossibile non ammetterlo, l’edizione statunitense di Nightshade è dannatamente perfetta, dannatamente attraente per un patito di grafiche e covers come me. Adesso vi starete chiedendo: «Allora perché cominciarlo solo ora?». Ebbene, ragazzi, dovete sapere che, avendo letto, ormai, quasi tre centinaia di romanzi Young Adults paranormali tutti basati sullo stesso stereotipo, non potevo che nutrire un certo timore nel prendere in mano Nightshade. L’avevo desiderato tanto d’aver persino paura del fatto che potesse deludermi.

Cover Paperback US
Come sarà andata? Continuate a leggere e lo scoprirete… Anche se, prima, come d’abitudine, soffermiamoci sulla trama narrata dalle righe di Nighshade, il quale, ricordiamo, è il primo volume della trilogia principale di una macroserie composta da una trilogia principale e da una duologia prequel a essa annessa. Per maggiori approfondimenti vi consiglio di scorrere il post sino a giungere allo schema della serie.

La protagonista principale, nonché voce narrante, di Nightshade è Calla Tor, una diciassettenne caratterizzata da uno stile di vita tutt’altro che ordinario e neanche lontanamente normale. Calla, infatti, è un lupo mannaro, e, per di più, è il lupo alpha, ovvero il capo, dei Guardians (Guardiani) di uno dei due branchi principali nei quali è stata suddivisa la stirpe dei licantropi nel mondo creato dalla Cremer: i Nightshades. Anche se, però, ben presto, questa distinzione non esisterà più. I Keepers (Custodi), coloro che controllano la razza dei lupi mannari, infatti, hanno deciso da tempo che i due lupi alpha di entrambi i branchi, i Nightshades e i Banes, si uniranno in matrimonio, in modo tale da poter compattare l’intera popolazione licantropa in un unico gruppo. Ed è proprio sulla base di ciò che l’esistenza di Calla è, da sempre, stata basata: il suo unico obiettivo è sempre stato quello di rimanere casta e pura sino al legame che la unirà a Ren, il lupo alpha del branco Bane, all’età di diciotto anni. Ma, sin dal primo capitolo di Nightshade, l’inconscio di Calla verrà messo a dura prova. Nelle prime righe del tomo, infatti, Calla salva dalle grinfie di un terribile orso un bellissimo giovane umano, Shay, il quale, il giorno dopo, ritroverà fra i banchi della sua stessa scuola. Inutile dire che tra i due scoccherà la scintilla. Riuscirà Calla a non lasciarsi trasportare dai suoi sentimenti e a portare a compimento il compito che le è stato affidato?

Cover US
(Secondo volume)
Adesso, miei cari, risulta però quasi futile ammettere che tutto ciò è vero e proprio «pane per i denti» degli amanti dei plots narrativi incentrati sulla figura sovrannaturale dei lupi mannari. Per ciò che mi riguarda, invece, nonostante non sia un grande adoratore delle storie sui licantropi, devo proprio ammettere che, ogni volta in cui me ne imbatto, rimango piacevolmente colpito (vi rimando, ad esempio, alla mia recensione riguardo Dark Divine di Bree Despain, qui, e a quella su Il canto della notte di Camilla Morgan-Davis, qui). E Nightshade non smentisce per nulla la precedente affermazione.

Prima di cominciare ad analizzare, però, dettagliatamente i pregi e i difetti del romanzo, vi lascio qualche breve pensiero personale riguardo lo stile dell’autrice. Andrea Cremer possiede, infatti, uno stile narrativo, a mio parere, parecchio particolare. Contando soprattutto sulla presenza quasi onnipresente delle sequenze dialogiche, la sua prosa lascia talvolta scivolare nell’oblio descrizioni e approfondimenti sugli ambienti e sui personaggi che, di certo, avrebbero potuto incrementare parecchio il valore di Nightshade. Devo pure ammettere che la cosa, inizialmente, mi aveva lasciato piuttosto perplesso, ma in seguito ho imparato ad accettare, e ad apprezzare, questa particolare peculiarità che caratterizza, e, indirettamente, rende originale, la penna di Andrea Cremer, autrice, ricordiamolo, esordiente. Nightshade ha rappresentato, in effetti, il suo esordio in libreria.

Cover US
(Terzo volume)
Per ciò che concerne, invece, i protagonisti delle vicende narrate dalle pagine di Nightshade, ci sarebbero parecchi giudizi da esprimere. Partiamo con Calla. Okay, forse era meglio partire con qualcun altro, ma va bene così. Potreste anche definirmi una voce fuori dal coro, ma a me Calla è piaciuta. Certo, molti dei suoi atteggiamenti sono parecchio contestabili, ma bisogna anche prendere in considerazione il discorso che la sua situazione non è delle migliori. Il triangolo amoroso costruito dalla Cremer, in effetti, possiede delle restrizioni piuttosto claustrofobiche persino per il lettore, figuriamoci per chi si ritrova al centro degli avvenimenti: c’è Calla; Ren, colui Calla non desidera ma è costretta a desiderare; e Shay, colui che desidera ma è costretta a non desiderare. Meglio di così si muore. Ecco perché, personalmente, affibbio a Nightshade un giudizio positivo. Al di là dei caratteri dei protagonisti, che possono piacere quanto non piacere - io, ad esempio, sono parte integrante del Team Shay, e non del Team Ren -, bisogna ammettere che il triangolo è proprio ben costruito. Poi, ovviamente, è questione di gusti. Tutto ciò vuol significare che i pregi o i difetti del romanzo vengono maggiormente condensati nella questione “Personaggi principali”. Per quanto riguarda quelli secondari, invece, giusto per dare un accenno, c’è davvero poco da dire, visto che vengono resi fin troppo marginali. Avrei preferito, quindi, che fossero maggiormente contestualizzati nella trama orizzontale del testo.

Prima di concludere la recensione, vorrei soltanto aggiungere che la mitologia posta come fondamenta della storia narrata in Nightshade è davvero ben costruita, nuova, fresca. E ciò non può che andare a favore del romanzo.

In conclusione, non posso che consigliare la lettura di Nightshade a coloro che amano le storie sui licantropi, ma soprattutto a coloro che amano i triangoli amorosi. Quello di Calla, Shay e Ren è uno dei più particolari in assoluto, ve lo assicuro. Certo, il romanzo non è privo di sbavature, ma quale romanzo d’esordio non lo è?


Andrea Cremer
Nightshade Prequel (la duologia non ha ancora un nome formale, ma sarà ambientata prima delle vicende narrate nella trilogia Nightshade)
  1. inedito in Italia (Rift, previsto negli USA per il 7 agosto 2012)
  2. inedito in Italia (Rise, previsto negli USA per il 2013)
Nightshade Trilogy
  0,5. inedito in Italia (Shadow Days, e-novella, 2010)
  1. Nightshade, 2011 (Nightshade, 2010)
  2. inedito in Italia (Wolfsbane, 2011)
  2,5. inedito in Italia (Treachery, e-novella, 2011)
  3. inedito in Italia (Bloodrose, 2012)


Consigliato agli amanti delle storie sui licantropi,
magari poste alla base di un bel triangolo amoroso.


Voto:  4 -


P.S.: Possiedo l’e-novella prequel di Nightshade, che spero di poter leggere al più presto, e ho già ordinato su IBS Wolfsbane, il suo sequel. Al più presto, quindi, posterò la loro recensione.


Andrea Cremer

Andrea Cremer ha trascorso la sua infanzia sognando ad occhi aperti, vagando per i boschi e lungo le rive del Nord Wisconsin. Ora vive in Minnesota. Ha sempre amato la scrittura e non ha mai smesso di scrivere, ma solo recentemente si è totalmente immersa nella scrittura professionale. Quando non scrive, Andrea insegna storia al college di arti liberali a St. Paul. Nel poco tempo libero che riesce a trovare, si arrampica sugli alberi, salva conigli da gatti predatori, e inventa i nomi per i cuccioli di cane con il marito. Ha una spiacevole tendenza a rovesciare le cose - tappeti bianchi state attenti!

In My Mailbox [42]


Ciao a tutti!

E rieccomi qui, con la fantastica rubrica “In My Mailbox” creata da Kristi di The Story Siren.

Vediamo ciò che ho trovato nella mia cassetta delle lettere negli ultimi tempi…


Titolo: Shadow Days
Autore: Andrea Cremer
C. E.: Philomel Books
Prezzo: Gratuito, scaricabile qui
Pagine: 79
Genere: Urban Fantasy Young Adult, e-novella















Scaricato on-line


Titolo: The Strange Case of Finley Jayne
Autore: Kady Cross
C. E.: DeAgostini Editore
Prezzo: 2.03 euro
Pagine: 78
Genere: Steampunk Young Adult, e-novella

Trama: Finley Jayne sa di non essere “normale”. Le ragazze normali non perdono tempo, o non hanno qualcosa dentro di loro che le rende capaci di compiere azioni violente. Il suo comportamento le è già costato il suo unico lavoro, così quando le viene offerta l’elevata posizione di dama da compagnia di Phoebe, una debuttante da poco impegnata con Lord Vincent, accetta, nonostante non abbia esperienza. Lord Vincent è un uomo di scienza, con i suoi automi e le sue invenzioni, ma Finley sospetta qualcosa riguardo le motivazioni per cui è interessato a Phoebe. Lei farà qualsiasi cosa pur di proteggere la sua nuova amica, ma quello che scopre è più mostruoso di qualsiasi altra cosa che potesse immaginare. L’esclusivo e-book prequel della serie The Steampunk Chroncles.

Acquistato on-line


Titolo: Winter’s Passage
Autore: Julie Kagawa
C. E.: Harlequin Teen
Prezzo: 2.31 euro
Pagine: 51
Genere: Urban Fantasy Young Adult, e-novella

TramaMeghan Chase era una ragazza normale… Fino a quando ha scoperto di essere una principessa delle fate. Dopo la fuga dalle grinfie delle Iron Fey, Meghan deve recarsi, sulla base della sua stessa promessa, nuovamente alla Corte dell’Inverno, ugualmente pericolosa, accompagnata dal suo amore proibito, il Principe Ash. Ma prima, Meghan ha una richiesta: visitare Puck - il suo migliore amico e seguace di suo padre, il Re Oberon - che era stato gravemente ferito per difenderla dalle Iron Fey. Ma la deviazione di Meghan e Ash non passa inosservata. Presto cattureranno, infatti, l’attenzione di un potente cacciatore anziano, un nemico che nemmeno Ash crede di poter sconfiggere.


Acquistato on-line


E voi? Cosa avete trovato nella vostra cassetta delle lettere?

venerdì 27 aprile 2012

Prossima Uscita: Red Love. Rosso come il sangue, freddo come l'acciaio di Kady Cross


Eccoci qui, miei cari amici lettori!

Quest’oggi ho deciso di proporvi un post di Prossima Uscita riguardante un romanzo che, personalmente, spero proprio di poter leggere presto. Si tratta di un tomo appartenente al genere letterario Steampunk, destinato ad un pubblico di Young Adults. Sto parlando di Red Love. Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio di Kady Cross, romanzo discretamente apprezzato in patria e molto atteso qui in Italia, in arrivo per conto dell’efficiente Newton Compton Editore negli ultimi giorni di maggio, indicativamente il 24 maggio. Inoltre, vi informo che Red Love. Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio rappresenta il primo volume della duologia Steampunk Chroncles, il cui secondo romanzo, The Girl in the Clockwork Collar, verrà pubblicato negli Stati Uniti d’America il prossimo 22 maggio. Nonostante la mia esperienza con il genere Steampunk non sia stata parecchio piacevole - Soulless di Gail Carriger, infatti, non mi era per niente andato a genio, anche se il suo sequel, Changeless (qui, la mia recensione), pareva contenere qualche spiraglio di positività -, avevo adocchiato Red Love. Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio prima in lingua inglese, e adesso in italiano. Mi deluderà?

Rullo di tamburi!

Finley Jayne pensava che ci fosse qualcosa di sbagliato in lei. E aveva ragione…


Titolo: Red Love. Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio
Autore: Kady Cross
Titolo originale: The Girl in the Steel Corset
C. E.: Newton Compton Editore
Prezzo: 14.90 euro
Pagine: 432
Genere: Steampunk YA

Trama: Londra, 1897. Un uomo, conosciuto come il Meccanico, è il regista occulto di una serie di strani crimini commessi da delle macchine. Griffin King, il Duca di Greythorne, è determinato a scoprire la sua identità e a sventare i suoi piani con l’aiuto degli amici Sam, Emily e Jasper. Ma il Duca decide di rivolgersi anche a Finley Jayne, una ragazza con un lato oscuro e in possesso di una forza fisica soprannaturale. Finley è speciale, ma non tutti, all’interno del gruppo al quale si è unita, sono pronti ad accettarla. Quando finalmente le intenzioni del Meccanico saranno più chiare, il Duca e Finley riusciranno a fermarlo prima che sia troppo tardi? Red Love. Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio è un elegante thriller ambientato nella Londra vittoriana, con una protagonista esuberante, invenzioni tecnologiche da brivido e turbolenti triangoli amorosi.


Ripeto, ragazzi, io gli darò sicuramente una chance. Voi cosa mi dite a riguardo?


Kady Cross
Steampunk Chroncles
  0,5. inedito in Italia (The Strange Case of Finley Jayne, e-novella, 2011)
  1. Red Love. Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio, 2012 (The Girl in the Steel Corset, 2011)
  2. inedito in Italia (The Girl in the Clockwork Collar, previsto negli USA per il 22 maggio 2012)


Kady Cross

Kady Cross è lo pseudonimo di Kathryn Smith, autrice americana di bestseller. Vive nel Connecticut con il marito e moltissimi gatti. Ama cantare, il cibo vietnamita e i trucchi. Per saperne di più, il suo sito è www.kadycross.com

giovedì 26 aprile 2012

Recensione: Sedotta dalla luna di Laurell K. Hamilton

Bentornati, miei cari lettori!

Il fulcro di questa recensione sarà un romanzo da me parecchio amato, di cui ho bramato la lettura fino allo sfinimento, nonostante lo possedessi in libreria da un bel pezzo. Sto parlando del terzo romanzo della serie Urban Fantasy contemporanea incentrata sulla figura dei fey, a mio parere, per eccellenza.

Rullo di tamburi!

«Sono la principessa NicEssus, erede al trono della Corte Unseelie.
Il fatto che fossi uscita dall’anonimato era una grossa notizia.
Come se non bastasse… Ero in cerca di un marito.»
(Meredith NicEssus)


Titolo: Sedotta dalla luna
Autore: Laurell K. Hamilton
Titolo originale: Seduced by Moonlight
C. E.: TEA
Prezzo: 8.90 euro
Pagine: 428
Genere: Urban Fantasy Adult

Trama: La principessa della Corte Unseelie Meredith NicEssus è finalmente tornata a casa, dopo aver vissuto a Los Angeles per tre anni sotto falso nome, lavorando per un'agenzia investigativa specializzata in crimini soprannaturali. È stata richiamata dalla zia, la regina Andais, con il preciso incarico di concepire un erede. Cosa tutt'altro che facile per lei: le fey di sangue reale, infatti, generano pochi figli e quindi la stirpe rischia di estinguersi. Perciò Merry non può limitarsi a un unico partner: sono cinque i sidhe prescelti cui si concede ogni notte, finché uno di loro non riuscirà a metterla incinta, ottenendo così il permesso di sposarla e di diventare re. Ma un evento straordinario costringe Merry ad affrontare un'altra minaccia. Una notte, dopo aver sognato una donna ammantata di luce che le porge un calice d'argento, si sveglia e scopre che quell'oggetto prezioso le si è materializzato accanto, risvegliando in lei misteriosi poteri. Poteri che Merry riesce a stento a controllare...


La mia opinione

Chi segue “Gocce d’inchiostro” da un po’ di tempo, ormai, saprà che io adoro, senza alcuna restrizione del termine, la sensuale saga letteraria di genere Urban Fantasy incentrata sulle vicende che caratterizzano l’esistenza della principessa sidhe Meredith NicEssus, erede al trono della Corte Unseelie dei fey. Sedotta dalla luna, protagonista indiscusso di questa recensione, rappresenta il terzo volume della saga, qui, invece, potete trovare la mia recensione riguardo Un bacio nell’ombra, primo volume, e qui quella su Il tocco della notte, il secondo. Inutile premettere, poi, che si consiglia di non leggere questa recensione a coloro i quali non hanno ancora iniziato la serie, o che non hanno ancora avuto il piacere di leggere Il tocco della notte. Inevitabilmente, infatti, il presente post conterrà spoilers.

Come siamo soliti fare, dopo questo brevissimo incipit, immergiamoci all’interno del plot narrativo raccontato dalle quattrocentoventotto, corpose pagine di Sedotta dalla luna.

Cover US
Se al termine de Il tocco della notte avevamo lasciato la nostra cara Meredith con i suoi Corvi, esausta dopo aver sconfitto il terribile Senzanome, mostro inviatole contro da parte di Taranis, re della Luce e delle Illusioni nonché della Corte Seelie, Sedotta dalla luna vedrà al centro degli avvenimenti le conseguenze che la morte del Senzanome ha ripercosso su Meredith e sulle sue guardie del corpo, conseguenze che non potranno non influire sull’obiettivo principale della principessa sidhe, ovvero restare incinta grazie all’aiuto dei suoi stessi Corvi e divenire regina della Corte Unseelie, attualmente governata dalla crudele zia Andais, la regina dell’Aria e delle Tenebre. Grazie alla magia del Senzanome, infatti, Meredith, in sogno, incontrerà una donna che le cederà un calice, il quale, la mattina successiva, ritroverà fra le lenzuola del letto dove stava dormendo. Quale sarà la sua funzione? Inutile aggiungere, miei cari, che tutto non potrà che condurre direttamente a Faerie, terra dei fey, e, ancor più precisamente, nella dimora della cara Andais…

Coloro che hanno avuto la pazienza di leggere le mie recensioni riguardanti i precedenti volumi della serie incentrata sulla figura di Meredith, o anche quelle sui romanzi aventi come protagonista la sterminatrice di vampiri Anita Blake, sapranno già che nutro parecchia, forse persino troppa, stima nei confronti di Laurell K. Hamilton, autrice di entrambe le celebri saghe letterarie. Amo le sue storie, amo le sue protagoniste, amo il suo stile. La scrittura di Laurell K. Hamilton, specialmente nei tomi narranti le vicende della nostra principessa fey, infatti, è caratterizzata da una fluidità, da una poesia, da una morbidezza quasi soave, caratteristiche che, ogni volta in cui ci si ritrova a leggere le sue fatiche, incantano il lettore, facendogli quasi strabuzzare gli occhi. Persino nelle scene erotiche, di cui i romanzi di Meredith sono colmi, la prosa di Laurell K. Hamilton è elegante e raffinata, mai volgare. Pregio di grande valore.

Inutile affermare nuovamente, poi, che Meredith è senza ombra di dubbio una delle mie protagoniste Urban Fantasy preferite, anche se dovrei, dato che, effettivamente, Sedotta dalla luna alimenta ancor di più la consapevolezza con cui lo enuncio. Abbattendo ogni tipo di cliché, infatti, la personalità dell’erede al trono della Corte Unseelie va oltre lo stereotipo della classica eroina perennemente nervosa e mascolina di cui siamo ormai abituati a leggere, presentandoci, per una volta, una donna consapevole della sua beltà, una donna caratterizzata da un carattere profondo e umano - nei suoi limiti, ovviamente: Meredith è pur sempre una deliziosamente spocchiosa sidhe -, particolareggiato da una psiche interessante e ricca di spunti nuovi e originali.  

La peculiarità che, comunque, dà sempre più valore alla serie di cui Sedotta dalla luna fa parte riguarda il modo in cui ogni personaggio presente viene ben analizzato. Personalmente, ad esempio, sono capace, persino con una certa facilità, di tratteggiare in poche righe le caratteristiche psichiche principali di ciascun Corvo. Nonostante ogni guardia del corpo di Meredith abbia, infatti, psicologie differenti, ognuna è tanto ben analizzata, tanto ben descritta, tanto ben presentata, che al lettore pare quasi di conoscerli da sempre. Per ciò che concerne, invece, un parere parecchio introspettivo e personale, il Corvo che più preferisco è indubbiamente Frost, il Gelo Assassino. Spero, infatti, che il padre del futuro figlio di Meredith, se mai nascerà, sarà lui. Ovviamente ci sono migliaia di motivazioni che provano ciò, però potrei dirvi, brevemente, che adoro questo personaggio per la sua complessità, una complessità di certo presente anche in tutte le altre guardie, ma in modo nettamente minore.

Concludo affermando che se non avete cominciato questa saga e siete grandi seguaci del genere Urban Fantasy, oppure siete amanti delle storie incentrate sui fey, non lasciatevi per nulla al mondo sfuggire questa meravigliosa, perché è questo l’aggettivo che più calza a pennello, saga. Non avete idea di cosa vi perdete, ragazzi.


Laurell K. Hamilton
  Meredith NicEssus Series
    1. Un bacio nell’ombra, 2006 edito da Nord, 2008 edito da TEA (A Kiss of Shadows, 2000) qui, la
        mia recensione
    2. Il tocco della notte, 2007 edito da Nord, 2009 edito da TEA (A Caress of Twilight, 2002) qui, la
        mia recensione
    3. Sedotta dalla luna, 2008 edito da Nord, 2010 edito da TEA (Seduced by Moonlight, 2004)
    4. Nel cuore della notte, 2009 edito da Nord, 2011 edito da TEA (A Stroke of Midnight, 2005)
    5. Il bacio della tempesta, 2010 edito da Nord, 2011 edito da TEA (Mistrial’s Kiss, 2006)
    6. Un soffio di gelo, 2011 edito da Nord, 2012 edito da TEA (A Lick of Frost, 2007)
    7. Lacrime di tenebra, 2011 edito da Nord (Shallowing Darkness, 2008)
    8. Un sospiro nel vento, 2012 edito da Nord (Divine Misdemeanors, 2009)
    9. senza titolo, previsto negli USA per dicembre 2012
    + eventuali altri
  Anita Blake Series
    1. Nodo di sangue, 2003 edito da Nord, 2005 edito da TEA (Guilty Pleasures, 1993)
    2. Resti Mortali, 2006 edito da Nord, 2009 edito da TEA (The Laughing Corpse, 1994) qui, la mia
        recensione
    3. Il circo dei dannati, 2004 edito da Nord, 2006 edito da TEA (Circus of the Damned, 1995) qui, la
        mia recensione
    4. Luna nera, 2004 edito da Nord, 2006 edito da TEA (The Lunatic Cafe, 1996) qui, la mia recensione
    5. Polvere alla polvere, 2005 edito da Nord, 2007 edito da TEA (Bloody Bones, 1996) qui, la mia
        recensione
    6. Il ballo della morte, 2005 edito da Nord, 2008 edito da TEA (The Killing Dance, 1997)
    7. Dono di cenere, 2007 edito da Nord, 2009 edito da TEA (Burnt Offerings, 1998)
    8. Blue Moon, 2008 edito da Nord, 2010 edito da TEA (Blue Moon, 1998)
    9. Butterfly, 2009 edito da Nord, 2010 edito da TEA (Obsidian Butterfly, 2000)
    10. Narcissus, 2010 edito da Nord, 2011 edito da TEA (Narcissus in Chains, 2001)
    11. Cerulean Sins, 2010 edito da Nord, 2012 edito da TEA (Cerulean Sins, 2003)
    12. Incubus Dreams, 2011 edito da Nord, previsto per ottobre 2012 edito da TEA (Incubus Dreams,
          2004)
    13. Micah, 2011 edito da Nord (Micah, 2006)
    14. Death Dance, 2012 edito da Nord (Danse Macabre, 2006)
    15. Harlequin, 2012 edito da Nord (The Harlequin, 2007)
    16. inedito in Italia (Blood Noir, 2008)
    17. inedito in Italia (Skin Trade, 2009)
    18. inedito in Italia (Flirt, 2010)
    19. inedito in Italia (Bullet, 2010)
    20. inedito in Italia (Hit list, 2011)
    21. inedito in Italia (Kiss the Dead, 2012)
    + altri a seguire


Consigliato agli amanti dell’Urban Fantasy per adulti, incentrato sulla figura dei fey.


Voto:  5 ½ ♥
(diritto nella lista dei miei romanzi preferiti)


Laurell K. Hamilton

Nata nel 1963 a Herber Springs, una piccola comunità dell'Arkansas, si trasferisce a Sims, nell'Indiana nel 1969, in seguito alla morte della madre in un incidente d'auto. Laurell ha soltanto sei anni e viene cresciuta dalla nonna, in seguito dichiarerà che la morte della madre, la vita con la nonna e l'assenza di figure maschili in casa «sono le tre cose che fanno di me ciò che sono». Impara a leggere solo a sette anni a causa di una lieve dislessia non diagnosticata all'epoca, ma da quel momento si appassiona alla parola scritta e a 14 anni inizia a scrivere le sue prime storie a sfondo horror. Frequenta un college cristiano nell'Indiana dove si laurea in Inglese e Biologia. È qui che conosce anche suo marito Gary Hamilton di cui prenderà il cognome. È sempre al college che sviluppa la sua passione per la narrativa, prendendo parte al programma di scrittura creativa dell'ateneo, dal quale però viene estromessa alla fine del secondo anno a causa di forti contrasti con l'insegnante che non approva la sua scelta di temi. Dopo le aspre critiche della docente, che le assicura che non avrà mai successo come scrittrice, la Hamilton si laurea, ma abbandona la scrittura per due anni. Si trasferisce prima a Los Angeles e poi a St. Louis, ricominciando a mandare storie e racconti agli editori e ricevendo numerosi rifiuti. Inizia anche il suo primo romanzo, Nightsheer, e entra a far parte del gruppo di scrittori "Alternate Historian". Dopo la pubblicazione di Nightsheer e di un romanzo della serie di Star Trek intitolato Nightshade, l'autrice incontra fortune alterne fino all'uscita del primo volume della saga di Anita Blake, che la porta al successo. Attualmente vive ad Arnold, vicino a St. Louis, nel Missouri, con il suo secondo marito, Jonoton, sua figlia e tre cani.

W... W... W... Wednesdays [19]




Ciao a tutti! Eccoci qui per la nuova puntata della rubrica W... W... W... Wednesdays, anche se è caduta con un giorno di ritardo!

Ripetiamo in cosa consiste W... W... W... Wednesdays: innanzitutto, questa rubrica, è stata creata da MizB dShould be Reading, e consiste nel rispondere, da parte di noi Blogger e anche da voi miei cari lettori e futuri commentatori (spero), alle seguenti domande:


• What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
• What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
• What do you think you’ll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)


Ecco le mie risposte, ma voi sentitevi liberi di commentare con le vostre. Sarò molto lieto di leggerle!

Sto leggendo... Nightshade di Andrea Cremer. Ho acquistato questo romanzo la scorsa estate in lingua inglese, perché non era ancora disponibile in italiano, ma solo ora, finalmente, mi sto dedicando alla sua lettura. Che dire? Sicuramente si tratta di un buon romanzo Urban Fantasy, il problema è che non riesco a comprendere dove l’autrice voglia andare a parare. Vi do appuntamento alla mia imminente recensione, allora!

Tutte le diciassettenni sognano di incontrare il vero amore. Tutte tranne Calla Tor. Nella sua testa c'è un solo costante pensiero: squarciare la gola dei suoi nemici. Calla è la femmina Alfa di una delle più potenti famiglie di Guardiani che vivono in America, creature magiche capaci di trasformarsi in lupi, e responsabili della protezione dei luoghi sacri. Ma Calla, destinata al maschio Alfa del branco vicino, sceglierà una strada diversa, semplicemente salvando un escursionista, un ragazzo della sua stessa età ferito da un orso. Da quel momento niente sarà più come prima, perché Shay - l'irresistibile umano - custodisce un segreto che potrebbe cambiare le sorti del mondo e far vacillare il cuore saldo di Calla.





Ho appena finito di leggere... Sedotta dalla luna di Laurell K. Hamilton. Si tratta de terzo romanzo della serie incentrata sulla principessa sidhe Meredith NicEssus, come potrebbe, quindi, non essermi piaciuto? Anche qui sono costretto a darvi appuntamento con la mia recensione, in arrivo, però, oggi stesso.

La principessa della Corte Unseelie Meredith NicEssus è finalmente tornata a casa, dopo aver vissuto a Los Angeles per tre anni sotto falso nome, lavorando per un'agenzia investigativa specializzata in crimini soprannaturali. È stata richiamata dalla zia, la regina Andais, con il preciso incarico di concepire un erede. Cosa tutt'altro che facile per lei: le fey di sangue reale, infatti, generano pochi figli e quindi la stirpe rischia di estinguersi. Perciò Merry non può limitarsi a un unico partner: sono cinque i sidhe prescelti cui si concede ogni notte, finché uno di loro non riuscirà a metterla incinta, ottenendo così il permesso di sposarla e di diventare re. Ma un evento straordinario costringe Merry ad affrontare un'altra minaccia. Una notte, dopo aver sognato una donna ammantata di luce che le porge un calice d'argento, si sveglia e scopre che quell'oggetto prezioso le si è materializzato accanto, risvegliando in lei misteriosi poteri. Poteri che Merry riesce a stento a controllare...


In seguito credo proprio che leggerò Shadowhunters. Città di cenere di Cassandra Clare, secondo romanzo della macroserie Shadowhunters. Inutile dire che sono proprio curioso di sapere come l’autrice porterà avanti il plot narrativo. In attesa della mia recensione, però, vi rimando qui a quella riguardante Shadowhunters. Città di ossa, primo romanzo della serie, il quale mi aveva piacevolmente colpito.

Clary Fray vorrebbe soltanto che qualcuno le restituisse la sua vecchia, normalissima, vita. Ma non c'è niente di normale nella sua vita se può vedere licantropi, vampiri e altri Nascosti, se sua madre è in un coma magicamente indotto e lei scopre di essere uno Shadowhunter, un cacciatore di demoni. Se Clary si lasciasse il mondo dei Cacciatori alle spalle avrebbe più tempo per Simon (forse più di un amico ormai). Ma è il mondo dei Cacciatori che non è disposto a lasciar andare lei, soprattutto Jace, il suo affascinante, permaloso fratello appena ritrovato. Per Clary l'unico modo di salvare la madre è inseguire Valentine, il cacciatore ribelle, che è probabilmente pazzo, sicuramente malvagio e anche, purtroppo, suo padre. A complicare le cose a New York si moltiplicano gli omicidi dei figli dei Nascosti. E la città diventa sempre più pericolosa, anche per uno Shadowhunter come Clary.


E voi? Rispondete a W... W... W... Wednesdays!

martedì 24 aprile 2012

Teaser Tuesdays [21]



Ciao a tutti amici!

Oggi, con il nuovo appuntamento di "Gocce d'inchiostro", ci dedicheremo alla splendida rubrica... Teaser Tuesdays!

Per chi non  la conoscesse, ricordiamo che è stata inventata dal Blog Should Be Reading ed è a cadenza settimanale.

Le sue regole sono molto semplici, ma la cosa più bella è che anche voi  lettori del Blog potete partecipare scrivendomi nei commenti e condividendo i vostri teaser!

Per cui, ecco le regole:

1. Prendi il libro che stai leggendo

2. Aprilo in una pagina a caso;

3. Condividi un breve spezzone di quella pagina

4. Attento a non fare spoiler!

5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

Bene, cominciamo!


Da Sedotta dalla luna di Laurell K. Hamilton


La regina guardò di nuovo verso Kitto. Alzò le braccia e gridò: «Buuu!»
   Il piccolo goblin corse a mettersi al riparo di altre guardie più lontane, interponendo altra distanza tra lui e la regina.
   Andais scoppiò a ridere. «Davvero impavido.»
   «Lo è quanto basta», replicai.
   «Chiamerò gli sluagh. Tu chiama i goblin.» Andais inclinò la testa di lato, come un uccello che abbia individuato un verme. «Io posso chiamare gli sluagh da lontano, perché sono la loro regina, ma tu come chiamerai i goblin?»
   «Proverò con lo specchio, per cominciare.»

(P. 363)










E voi? Lasciate pure il vostro Teaser!

lunedì 23 aprile 2012

Recensione: Il bacio maledetto di Lisa Desrochers


Bentornati, miei cari lettori!

Quest’oggi prenderemo in considerazione un romanzo che ho letteralmente divorato: ho impiegato meno di ventiquattro ore nel terminarlo. Sto parlando di un romanzo Young Adult sbarcato sugli scaffali delle librerie italiane lo scorso anni, del cui sequel, in arrivo il 3 maggio, vi ho parlato qui, nel post di Prossima Uscita.

Rullo di tamburi!

L’Inferno non è mai stato così attraente.


Titolo: Il bacio maledetto
Autore: Lisa Desrochers
Titolo originale: Personal Demons
C. E.: Newton Compton Editore
Prezzo: 12.90 euro
Pagine: 288
Genere: Urban Fantasy YA

Trama: Frannie Cavanaugh ha diciassette anni, frequenta il liceo, ha due amiche del cuore e conduce una vita ordinaria, come quella di tante altre ragazze della sua età. Fino al giorno in cui arriva in classe un nuovo compagno, Luc, un ragazzo affascinante e misterioso, per il quale prova da subito una grande attrazione. Ma c’è qualcosa di inquietante in Luc. Nessuno sa da dove venga, sembra eccessivamente riservato e spesso si comporta in modo strano. Frannie non può certo immaginare quale pericolo stia correndo: Luc è un messaggero di Lucifero ed è sulla terra per cercare proprio lei, o qualcosa che lei possiede. Presto però a essere in pericolo sarà proprio il giovane demone e se non intervenisse Gabriel, bellissimo e seducente, le cose si metterebbero molto male, per tutti. Le potenze del Cielo e dell’Inferno si scontrano per accaparrarsi una preda molto preziosa… E per Frannie sono guai seri: il bel tenebroso Luc e il radioso e splendido Gabriel vogliono entrambi la sua anima, e anche il suo cuore…


La mia opinione

Ho acquistato Il bacio maledetto un bel po’ di tempo prima di decidermi a leggerlo, ma il motivo che l'ha fatto attendere fra gli scaffali della mia libreria per mesi è differente dai soliti. Il bacio maledetto, infatti, mi aveva sempre trasmesso una strana sensazione, una sensazione sicuramente invitante ma allo stesso tempo particolare, una sensazione tanto piacevole che non desideravo si dissolvesse dopo aver terminato la sua lettura. Vi confesso che mi capita spesso con i romanzi dalle covers attraenti. Per fortuna, comunque, la sensazione è rimasta anche dopo averlo posto nuovamente in libreria, avendolo terminato. Quella particolare positività che mi trasmetteva il tomo non è, infatti, andata via. Di sicuro non stiamo parlando del romanzo rivelazione del 2011 in Italia o del 2010 negli Stati Uniti d’America, ma di certo Il bacio maledetto risulta, sin dalle prime pagine, una lettura Urban Fantasy destinata ad un pubblico di giovani adulti di tutto rispetto. Prima di scendere ancor più nei particolari, però, immergiamoci giusto per qualche secondo all’interno della trama narrata dalle sue pagine.

Cover US
I protagonisti principali de Il bacio maledetto, nonché voci narranti, sono Frannie e Luc. Mary Francis “Frannie” Cavanaugh, terza di cinque figlie, discendente da una famiglia parecchio cattolica, è, per una volta, una ragazza umana in tutto e per tutto. Anzi, permettetemi di definirla normale. Frannie, infatti, nonostante il passato burrascoso che ha caratterizzato la sua infanzia, vive uno stile di vita parecchio ordinario: frequenta il liceo della città dove, sin da quando ha memoria, vive, ha delle migliori amiche, un ex-ragazzo che ancora la desidera… La sua vita scorre in modo perfettamente tranquillo. Almeno finché giunge in città Lucifer “Luc” Cain, tenebroso ragazzo dalla bellezza ammaliante che, sin da subito, pare essere interessato a Frannie. Ciò, ovviamente, scatenerà l’invidia delle sue migliori amiche, capitanate da Taylor, la quale, nel momento in cui farà il suo ingresso in scena un nuovo spasimante di Frannie, un certo Gabe, ragazzo dall’aura quasi angelica nonché il completo opposto di Luc, si lancerà su quest’ultimo. Né Frannie né le sue amiche sanno, però, che sia Luc che Gabe nascondono dei segreti. Segreti profondi e irrivelabili. Segreti in cui anche Frannie ha un ruolo chiave, un ruolo allacciato al suo passato e a qualcosa che non ha il coraggio di rivelare a nessuno.

Ebbene, miei cari, è questa la trama iniziale de Il bacio maledetto. Una trama carina, una trama originale - anche se in modo parecchio contestabile -, una trama invitante soprattutto per coloro che del genere Urban Fantasy fanno vero e proprio uno stile di vita, e ogni riferimento al sottoscritto non è puramente casuale. Una trama, poi, narrata attraverso l’utilizzo di uno stile narrativo parecchio apprezzabile. L’esordiente Lisa Desrochers, infatti, possiede una penna chiara, fluida, semplice, fresca, una penna che molti lettori, in tutto l’anno passato dalla pubblicazione del romanzo, hanno avuto il piacere di analizzare, gustare e, in alcuni casi, persino amare. La caratteristica maggiormente positiva che, però, bisogna attribuire a quest’autrice riguarda la scelta narrativa da lei utilizzata ne Il bacio maledetto, una scelta piuttosto particolare: sto parlando del fatto che le vicende narrate nel tomo vengono raccontate sia da Luc che da Frannie, i protagonisti ufficiali del romanzo. Inutile dire che ho davvero molto apprezzato la narrazione alternata, anche perché, per una volta, vediamo al centro degli avvenimenti non solo la Bella Swan di turno - ragazzi, qui il paragone con Twilight non poteva non esserci -, ma anche un personaggio maschile molto profondo e articolato, apprezzabile persino da un pubblico di lettori maschile.

Cover italiana
(secondo volume)
Luc, infatti, rappresenta l’asso nella manica de Il bacio maledetto. Rappresenta il personaggio-chiave dell’intero plot, il personaggio che più invita il lettore alla lettura del romanzo, il più intrigante. Il migliore, senza ombra di dubbio. Luc è, infatti, ironico, divertente, ma allo stesso tempo charmant e romantico. Per quanto concerne Frannie, invece, devo dire di aver storto più e più volte il naso durante la lettura proprio a causa dei suoi strani comportamenti, a volte persino incoerenti. I sentimenti di Frannie, come quelli di Luc e Gabe, ma a livello lievemente maggiore, infatti, maturano troppo velocemente, e ciò porta il personaggio stesso a diventare alquanto surreale. Quasi come se non fosse effettivamente vero. Questo, di certo, non è un bene. Sicuramente nella parte finale tutto prende una piega migliore rispetto all’inizio, visti i colpi di scena e le maggiori spiegazioni che l’autrice, finalmente, decide di fornire al lettore, ma non posso dimenticarmi delle duecento precedenti pagine in cui ho aggrottato le sopracciglia proprio a causa di Frannie. Per quanto riguarda Gabe, invece, ho soltanto una critica da fare al’autrice: perché inserire un personaggio tanto piatto all’interno del triangolo amoroso? Gabe, infatti, rappresenta lo stereotipo del bravo ragazzo, quello casa-e-chiesa, per non parlare poi del fatto che gli viene ceduto davvero poco spazio. Ci sarebbe voluto un personaggio più caparbio, un personaggio forte e convincente quasi quanto Luc, cosa che non è accaduta. Peccato. Il triangolo amoroso sarebbe stato parecchio convincente.

Molto carine, poi, le analogie mitologiche inserite qui e là, per le pagine, con La Divina Commedia di Dante. Personalmente le ho davvero apprezzate. Certo, sarebbero potute essere più approfondite, molto più approfondite, ma non dimentichiamoci che, infondo, Il bacio maledetto rappresenta innanzitutto il romanzo d’esordio della sua autrice, ma soprattutto soltanto l’introduzione della trilogia di cui fa parte. Una trilogia che promette parecchio bene.

In conclusione posso affermare che, sicuramente, Il bacio maledetto è una lettura rapida, fluida, divertente e piacevole, una lettura che viene terminata nel giro di poche ore e che tiene il lettore incollato alle pagine. Di certo sarebbe potuta esser resa meglio, ma, avendo due seguiti, in arrivo per giunta, non posso che riporre molte speranze in loro, soprattutto nel secondo dell’intera trilogia, Il bacio del peccato, d’imminente pubblicazione, e darvi appuntamento alle loro recensioni.



Lisa Desrochers
Personal Demons Trilogy
  1. Il bacio maledetto, 2011 (Personal Demons, 2010) 
  2. Il bacio del peccato, 2012 (Original Sin, 2011) qui, la mia recensione
  3. inedito in Italia (Last Rite, 2012)



Consigliato agli amanti del genere Urban Fantasy.
Ma non vi aspettatevi una lettura originale dal punto di vista romantico.


Voto:  3 ½


P.S.: Sicuramente, non appena sarà disponibile, mi tufferò nella lettura de Il bacio del peccato. Il finale de Il bacio maledetto è dannatamente cliffhanger. Quindi aspettatevi di restare con l'amaro in bocca, ragazzi.


Lisa Desrochers

Lisa Desrochers vive in California. Dopo Il bacio maledetto, il suo romanzo d’esordio, la straordinaria trilogia che ha per protagonisti Luc, Gabriel e Frannie prosegue con Il bacio del peccato. La saga ha ottenuto un incredibile successo negli USA e verrà pubblicata anche in Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Russia, Polonia, Ungheria, Brasile e Australia.