mercoledì 29 febbraio 2012

Recensione: Il profumo del sangue di Nalini Singh

Ciao a tutti miei carissimi lettori!

Eccoci qui a parlare di un romanzo non proprio nuovissimo, il cui sequel è stato da pochissimo pubblicato in Italia dalla Casa Editrice Nord, che ha acquistato i diritti di questa saga pluripremiata e amatissima tra lettori e critica.

Rullo di tamburi!

È impossibile resistere al fascino di un immortale…


Titolo: Il profumo del sangue
Autore: Nalini Singh
Titolo originale: Angels’ Blood
C. E.: Nord Editore
Prezzo: 18.60 euro
Pagine: 407
Genere: Urban Fantasy Adult

Trama: Cento anni di schiavitù in cambio della vita eterna: questo è il patto che viene stipulato tra un uomo che vuole diventare vampiro e l’angelo che decide di Crearlo. In apparenza è un accordo molto vantaggioso, ma spesso non viene rispettato e, in caso un vampiro fugga prima del termine, è compito dei Cacciatori rintracciarlo e restituirlo al suo padrone. A New York, nessuno svolge questo lavoro meglio di Ellie, perché lei possiede la capacità innata di «fiutare» la brama di sangue. Ed è proprio grazie al suo straordinario dono che viene scelta da Raphael, l’arcangelo della città, per un incarico delicatissimo: neutralizzare Uram, un arcangelo che si è trasformato in un efferato assassino. Ellie non può rifiutare, anche se si tratta di una missione suicida: nessun umano, infatti, può sconfiggere Uram, e, nella remota eventualità in cui riuscisse a sopravvivere, la punizione per aver fallito sarebbe peggiore della morte. Su una cosa è tuttavia irremovibile: non accetterà mai la proposta di Raphael di diventare la sua nuova amante. Ma ben presto Ellie scoprirà che non si può resistere al fascino di un immortale…


La mia opinione

Prima d’iniziare ufficialmente, ammetto d’essere entrato in possesso de Il profumo del sangue da un bel pezzo. Attratto dall’a dir poco splendida cover e dal titolo più che invitante, lo scorso maggio non potei più resistere alla tentazione e acquistai il libro, anche se in seguito, bloccato dalle varie recensioni contrastanti che lo riguardavano lette sul Web, ho sempre rimandato la sua lettura. Sino ad adesso. E sì, mi sono pentito di aver atteso tanto per gustarmi questo romanzo dal potenziale non alto, di più!

Cover US
Nelle prime pagine de Il profumo del sangue, il lettore viene catapultato nella New York dei giorni nostri, precisamente nel malfamato quartiere del Bronx, dove Elena “Ellie” Deveraux, o meglio, la cacciatrice di vampiri Elena “Ellie” Deveraux sta per catturare un redivivo. Il mestiere della nostra protagonista è infatti quello di rispedire al proprio Creatore quei vampiri da poco Creati che fuggono dalla dimora di quest’ultimo senza esserglielo stato ordinato, dato che per “legge” i neo-vampiri dovono seguire gli ordini del loro Creatore per i cento anni successivi alla loro Creazione, come previsto nei patti di pre-transizione. Svolto il suo compito e tornata a casa, però, Elena riceve un biglietto molto particolare, sul quale è scritto che è stata convocata nella famigerata Torre degli Arcangeli per ordine di una creatura tanto potente quanto pericolosa: il temibile, nonché bellissimo, Arcangelo Raphael. E sin dal momento in cui i destini di Raphael ed Elena s’incroceranno, anche se per motivi superiori, le loro vite s’intrecceranno, per sempre. Cosa accadrà tra i due? Per quale motivo Elena è stata convocata dall’Arcangelo di New York?

Ci tengo comunque ad aggiungere che questo è solo l’incipit (ma proprio l’incipit) de Il profumo del sangue, un romanzo dalla mole molto corposa, ragion per cui è anche un romanzo composto da un susseguirsi rapido e quasi irrefrenabile di avvenimenti, che non stancano mai il lettore, tenendolo inchiodato alle pagine fino a quando non giunge alla fine.

Forse è proprio questa una delle caratteristiche principali della penna della Singh, ovvero quella di saper raccontare egregiamente numerose vicende in modo molto veloce, ma mai troppo frettoloso. Ho trovato lo stile di quest’autrice, tra le più apprezzate in campo Urban Fantasy a livelli mondiali, parecchio semplice e lineare, ma pur sempre efficace. Infatti, le frasi della Singh, essendo molto brevi, schiette e solo poche volte poetiche, si limitano a raccontare, come se la scrittrice fosse una spettatrice a bordo campo, gli avvenimenti, narrandoli esplicitamente, senza mezzi termini.

Cover UK
Per quanto riguarda l’idea-base del plot narrativo… Be’, davvero geniale! Nalini Singh è stata, in effetti, capace di creare una mitologia angelico-vampiresca davvero sensazionale e unica, mai sentita prima d’ora, e completamente originale. Quindi la nostra Singh si è guadagnata un bel bonus sul voto finale.

A questo bonus, poi, si aggiunge anche quello riguardante i protagonisti de Il profumo del sangue, ovvero Elena, la splendida e magnifica Elena, e Raphael. Lo dico tutto d’un fiato: entrambi sono entrati nel mio cuore. Già, ho amato alla follia questi due protagonisti carismatici, pieni di carattere, veri, vivi, quasi reali, per non parlare poi di quanto il loro rapporto mi abbia appassionato. Nata inizialmente come una semplice e quasi assurda attrazione sessuale, la relazione che lega una delle mie cacciatrici di vampiri preferite al suo Arcangelo e viceversa diventerà ben presto un vero e proprio amore. Un amore sincero e profondo, letteralmente unico.

Inoltre è davvero particolare la parte “investigativa” del romanzo, anche se infondo tanto investigativa non è. Sto parlando della missione di cui si occupa Elena durante tutto il tomo, lavorando per conto del Quadro dei dieci, ovvero per conto degli Arcangeli stessi. In parole meno ingarbugliate e più esplicite *non continuate se non desiderate spoiler* mi è piaciuta proprio tanto la parte dedicata alla ricerca di Uram (mi fermo qui per non spoilerare ulteriormente).

Infine ottimo, nonché grande colpo di scena, il finale.

Stando a tutto ciò che è stato detto, concludo affermando che tra ambientazioni fantastiche, combattimenti all’ultimo sangue, passioni irrefrenabili e un amore sincero, Il profumo del sangue sarà una lettura che non potrà non incantarvi, che non potrà non andarvi a genio, che non potrà non rientrare tra le vostre favorite.


Nalini Singh
Guild Hunter Series
  1.   Il profumo del sangue, 2011 (Angels’ Blood, 2009)
  2.   La carezza del buio, 2012 (Archangel’s Kiss, 2010)
  3.   inedito in Italia (Archangel’s Consort, 2011)
  4.   inedito in Italia (Archangel’s Blade, 2011)
  +.   almeno altri quattro a seguire


Consigliato agli amanti dell’Urban Fantasy, ma anche a
coloro che non possono fare a meno di un bel Paranormal Romance


Voto:  5


P.S.: Non ho dato il massimo a questo volume solo ed esclusivamente perché vorrei prima capire per bene che piega prenderà l’intera saga. Non vorrei sorpresine (ogni riferimento a Lauren Kate e la Fallen Saga è puramente casuale)

P.P.S.: Leggerò al più presto La carezza del buio, sono proprio curioso!

P.P.P.S.: Questa è il primo caso in cui mi piacciono tutte le edizioni di un determinato romanzo. Infatti, sia quella italiana, che quella anglosassone, che quella americana, a mio parere, sono proprio belle.




Nalini Singh

Nalini Singh è nata nelle isole Fiji, ma è cresciuta in Nuova Zelanda, dove vive tuttora. Ha viaggiato molto, facendo i lavori più disparati: l’avvocato, la libraia, l’impiegata di banca, l’insegnante d’inglese e persino l’operaia in una fabbrica di caramelle. La sua vera passione, però, è sempre stata la narrativa, cui ora si dedica a tempo pieno. Dopo Il profumo del sangue (Nord, 2011), La carezza del buio è il secondo romanzo della serie con protagonista Elena Deveraux, una serie che ha scalato le classifiche americane ed è stata tradotta con grande successo in tutto il mondo.

martedì 28 febbraio 2012

Recensione: L’angelo della notte. Oltre le tenebre di Brent Weeks

Rieccoci qui miei cari lettori!

Il protagonista di questa recensione sarà un romanzo parecchio apprezzato da pubblico e critica, un Epic Fantasy tutto da scoprire, terzo ed ultimo romanzo di una trilogia. Ringrazio la Casa Editrice Newton Compton per avermene inviato una copia, grazie infinite! Inoltre vorrei ricordare che potete diventare followers della Casa Editrice seguendo il loro profilo Twitter, qui.

Rullo di tamburi!

L’appassionante serie del guerriero assassino Kylar Stern


Titolo: L’angelo della notte. Oltre le tenebre
Autore: Brent Weeks
Titolo originale: Beyond the Shadows
C. E.: Newton Compton Editore
Prezzo: 9.90 euro
Pagine: 608
Genere: Epic Fantasy YA

Trama: Kylar Stern ha conosciuto il terribile prezzo dell’immortalità e nulla potrà mai più essere come prima. L’Angelo della Notte sa che il suo destino è legato con un nodo indissolubile a quello della terra di Midcyru. Ma il continente è devastato da guerre e conflitti per il potere. Cenaria è sotto assedio, con un esercito allo sbando e poche speranze di riuscire a resistere; per salvarla, re Logan Gyre, ha un’unica possibilità: una scommessa disperata che, in caso di fallimento, porterà alla distruzione del regno. Intanto, a nord, il nuovo Re Divino di Khalidor ha un piano ed è disposto a tutto pur di realizzarlo, persino a commettere terribili atrocità. Kylar Stern non ha scelta. Per proteggere i suoi amici, dovrà affrontare le tenebre e superarle, per portare a termine un incarico impossibile: assassinare una dea…


La mia opinione

Comincio col dire di non aver letto i prequel di L’angelo della notte. Oltre le tenebre, due volumi che, vi ricordo, sono stati pubblicati dalla Casa Editrice Newton Compton tra il 2010 e il 2011 con i titoli L’angelo della notte. La via delle tenebre e L’angelo della notte. Il tempo delle tenebre. Per cui, quando mi è giunto inaspettatamente L’angelo della notte. Oltre le tenebre ammetto d’esser rimasto un po’ perplesso. Questa trilogia mi aveva da sempre attirato in maniera assurda, portandomi più e più volte sull’orlo dell’acquistarla, poi, a causa del fatto che il protagonista fosse maschile, ci ho sempre ripensato, cambiando idea. Ma ora finalmente posso dire d’aver letto e recensito uno dei famosissimi romanzi del famigerato Weeks, venerato da non pochi lettori.

Prima di cominciare a fornirvi alcune nozioni sulla trama iniziale del libro, voglio anticiparvi che tutto ciò che dirò sarà sulla base esclusiva della lettura de L’angelo della notte. Oltre le tenebre, senza alcun tipo di riferimento ai precedenti romanzi della trilogia, per ragioni ovvie.

Nelle prime pagine de L’angelo della notte. Oltre le tenebre il lettore viene catapultato in un mondo tutto particolare, dove Terah Graesin è diventata la legittima regina di Cenaria e dove il protagonista della trilogia, Kylar o l’Angelo della notte, un famigerato sicario, deve recuperare una spada, la spada di Curoch, e portarla all’interno di un bosco, dove in cambio di essa riavrà il proprio braccio. Ed è così che tra una battaglia ed un’altra, questo sarà solo l’inizio di una serie d’innumerevoli avvenimenti che porteranno la trama ad infittirsi sempre più, diventando la culla di fili narrativi complessi e ben articolati, che giungeranno ad un perfetto termine alla fine di questo romanzo.

Una trama che comunque, oltre ad essere a dir poco geniale, è molto, proprio tanto, intricata e confusionaria, dove vi si può perdere più che facilmente il filo del discorso. Infatti, entrare nel mondo creato da Brent Weeks, per quel che mi riguarda, non è stato facile, anzi, a dirla tutta, non credo d’esserci pienamente riuscito fino infondo. Sin da subito il lettore viene surclassato di nomi, razze, specie, nomignoli, città, regioni, regni, soprannomi, poteri e abilità senza che nessuna di queste, e sottolineo nessuna, venga descritta, esplicitata o spiegata. In effetti, dello stile narrativo di Brent Weeks non fanno parte né le descrizioni né le spiegazioni. Da quello che ho capito la teoria su cui basa i suoi scritti questo autore è la seguente: «Sei nel mio mondo? Adeguati a ciò che io dico», una teoria abbastanza egocentrica, non trovate? Ma devo comunque ammettere ben riuscita, visto che il mondo di Weeks affascina, e non poco, chi si ritrova catapultato in esso.

Lo stile di questo abile scrittore, ci tengo comunque a precisare, al di là di tutto ciò che ho esplicitato prima, è coinciso e impattante, a volte persino violento, dato che non utilizza mezzi termini per mostrare al lettore scene quasi raccapriccianti. La penna di Weeks è una penna perfettamente congruente alla trama della sua trilogia (o de L’angelo della notte. Oltre le tenebre), quasi nata per scrivere di questa storia.

Devo comunque ammettere che durante la lettura di queste corpose seicento pagine ho nutrito una perenne sensazione molto strana: era come se mi stessi muovendo a tentoni in qualcosa che infondo non mi apparteneva, che non mi faceva rilassare fino infondo, che m’innescava elaborati processi celebrali infiniti solo per rammentare ciò che fosse accaduto un centinaio di pagine prima… E ciò fa de L’angelo della notte. Oltre le tenebre una lettura non poco impegnativa.

Di certo, tra le altre cose, ne L’angelo della notte. Oltre le tenebre, nella marmaglia infinita di personaggi che popolano il mondo di Weeks, ce ne sono alcuni di parecchio rilievo, come lo stesso Kylar, la cui mente è la più approfondita di tutte, o il personaggio di Logan, migliore amico del protagonista, il bramoso di potere. Molto particolari, poi, sono le figuri femminili. Prima di leggere il tomo, avendo dato uno sguardo a qualche recensione sparsa per il Web riguardante i precedenti volumi di questa trilogia (giusto per non essere completamente sprovvisto di nozioni), ero riuscito a captare questa caratteristica di Weeks, ovvero quella di dare parecchio rilievo alle sue donne, presentandole come personaggi… affascinanti. E non posso non essere d’accordo con quelle opinioni, infatti tutte le donne presenti ne L’angelo della notte. Oltre le tenebre sono ammalianti, profonde, dai caratteri diversi e complessi. Quella che personalmente ho preferito di più è Elene, anche se a molti, da ciò che ho potuto constatare, non è andata pienamente a genio, a me invece è piaciuta, soprattutto grazie alla sua caparbietà e al suo coraggio. Splendido, poi, il suo rapporto con Kylar.

Ho adorato, poi, il finale del libro. Sono rimasto senza parole.

Quindi, tra difetti e piccoli pregi sparsi qui e lì, posso tirare le somme dicendo che L’angelo della notte. Oltre le tenebre è sicuramente un romanzo molto complesso e articolato, sul quale si possono dare diversi pareri, anche contrastanti, perché, diciamocelo chiaramente, lo stile narrativo di Weeks o si ama, o si odia. Io sono in una via di mezzo, anche se, ovviamente, ho letto qualcosa di meglio.


Brent Weeks
L’angelo della notte
  1.   L’angelo della notte. La via delle tenebre, 2010 (The Way of Shadows, 2008)
  2.   L’angelo della notte. Il tempo delle tenebre, 2011 (Shadow’s Edge, 2008)
  3.   L’angelo della notte. Oltre le tenebre, 2012 (Beyond the Shadows, 2008)
  +.   inedito in Italia (Perfect Shadow, preve prequel sulla storia di Durzo, 2010)


Consigliato innanzitutto prettamente ad un pubblico maschile,
ma soprattutto agli amanti del genere Epic Fantasy (che non possono per nulla perderselo).
Per chi, invece, come me non è un grande fan di questo filone
letterario, L’angelo della notte. Oltre le tenebre non è forse il romanzo adatto a lui/lei.


Voto:  4 - -


P.S.: Scegliere il voto finale è stata un’impresa. La trama, come già detto, è ottima, perfetta, unica, ma questo genere di romanzo non fa proprio per me, quindi non sapevo come bilanciare la mia opinione personale con il valore oggettivo del libro che è molto alto. Credo che questo giudizio, infondo, sia giusto.

P.P.S.: Ma solo io adoro le copertine di questa saga?


Bren Weeks

Brent Weeks (7 marzo 1977) è uno scrittore fantasy statunitense che vive nell'Oregon. Nato in Montana, Brent Weeks divenne presto insegnante dopo aver conseguito la laurea, ma dopo solo un anno lasciò il suo lavoro per coltivare a fondo la sua vera passione: scrivere. La sua prima trilogia The Night Angel Trilogy, in italiano L’angelo della notte, racconta la storia di un povero ragazzo di nome Kylar che per sopravvivere decide di cambiare radicalmente la sua vita, abbandonare il passato e diventare l'apprendista di un leggendario sicario. Terminato questo suo primo lavoro, Brent Weeks si sta cimentando in un nuovo progetto,una nuova trilogia che sarà pubblicata probabilmente nel 2010, intitolata Black Prism.

lunedì 27 febbraio 2012

In My Mailbox [33]

Ciao a tutti!

E rieccomi qui, con la fantastica rubrica “In My Mailbox” creata da Kristi di The Story Siren.

Vediamo ciò che ho trovato nella mia cassetta delle lettere negli ultimi tempi…


Titolo: L’angelo della notte. Oltre le tenebre
Autore: Brent Weeks
C. E.: Newton Compton Editore
Prezzo: 9.90 euro
Pagine: 608
Genere: Fantasy

Trama: Kylar Stern ha conosciuto il terribile prezzo dell’immortalità e nulla potrà mai più essere come prima. L’Angelo della Notte sa che il suo destino è legato con un nodo indissolubile a quello della terra di Midcyru. Ma il continente è devastato da guerre e conflitti per il potere. Cenaria è sotto assedio, con un esercito allo sbando e poche speranze di riuscire a resistere; per salvarla, re Logan Gyre, ha un’unica possibilità: una scommessa disperata che, in caso di fallimento, porterà alla distruzione del regno. Intanto, a nord, il nuovo Re Divino di Khalidor ha un piano ed è disposto a tutto pur di realizzarlo, persino a commettere terribili atrocità. Kylar Stern non ha scelta. Per proteggere i suoi amici, dovrà affrontare le tenebre e superarle, per portare a termine un incarico impossibile: assassinare una dea…

Ricevuto dalla casa editrice Newton Compton, che ringrazio infinitamente!


Titolo: Black Moon. Desiderio di sangue
Autore: Keri Arthur
C. E.: Newton Compton Editore
Prezzo: 9.90 euro
Pagine: 287
Genere: Urban Fantasy Adult

Trama: Riley Jenson, giovane guardiano del Dipartimento Razze Diverse di Melbourne, è sempre alle prese con gli assassini più spietati. Ancora una volta una scia di sangue sta sconvolgendo la città: diverse donne sono morte, vittime di un rituale inspiegabile e misterioso, e la stessa sorte è toccata ad altrettanti vampiri, uccisi in maniera cruenta ed efferata. Due serie di crimini che non sembrano in relazione fra loro, ma che forse sono opera della stessa mano omicida… La coraggiosa Riley procede con le indagini, aggiungendo un tassello alla volta al complicato mosaico, ma nel frattempo la luna piena comincia ad avvolgere la città con la sua luce magica e sensuale, impedendole di tenere a freno i suoi istinti. Soprattutto se un uomo sexy e pericoloso, il cacciatore di taglie Kye Murphy, riappare improvvisamente nella vita di Riley…

Ricevuto dalla casa editrice Newton Compton, che ringrazio infinitamente!
Ecco qui già pronta la mia recensione


Titolo: Il messaggero
Autore: Lois Lowry
C. E.: Giunti Y
Prezzo: 14.50 euro
Pagine: 207
Genere: Distopico YA

Trama: In una realtà futura segnata da “forme di governo spietate, punizioni atroci, inguaribile povertà o falso benessere”, i difetti fisici sono puniti con la pena di morte. Ma nel Villaggio in cui Matty abita anche gli ultimi della scala sociale sono accolti e tenuti in grande considerazione. La comunità è gestita dal Capo, una versione adulta del Jonas di The Giver – Il Donatore. Matty lavora per il Veggente, un vecchio cieco che lo ha aiutato a maturare. Ma adesso qualcosa sta cambiando, i rifugiati improvvisamente non sono più i benvenuti al Villaggio e gli abitanti stanno diventando vanesi e ottusi. A Matty, uno dei pochi capaci di districarsi nella fitta Foresta che circonda il Villaggio, viene affidato il compito di portare il messaggio del drammatico cambiamento ai paesi vicini. Purtroppo la Foresta, animata ora da una forza oscura, si rivolta contro di lui e Matty si trova a fronteggiare il pericolo armato solo di un nuovo potere, che ancora non riesce completamente a comprendere. Un’allegoria spietata dell’animo umano e della nostra società, che conclude la trilogia profonda e provocatoria di Lois Lowry.

Ricevuto dalla casa editrice Giunti, che ringrazio infinitamente!
Ecco qui già pronta la mia recensione
                                                

TitoloIl richiamo della sirena
Autore: Tricia Rayburn
C. E.: Piemme Freeway
Prezzo: 17.00 euro
Pagine: 307
Genere: Urban Fantasy YA

Trama: Dopo aver tragicamente perso la sorella maggiore e scoperto chi – o che cosa – realmente è, Vanessa torna a casa. Ma le sirene che ha combattuto e sconfitto adesso vogliono vendicarsi. Ed è il corpo di Vanessa quello che vogliono vedere trascinato dalla corrente.  Per proteggere se stessa e coloro che ama, Vanessa ha bisogno di un potere che sa di possedere, ma che non sa usare. L’unica strada è accettare la propria natura e quello che implica. E c’è solo una persona alla quale chiedere aiuto, sfortunatamente è la stessa la cui esistenza Vanessa vorrebbe dimenticare.




Ricevuto dalla casa editrice Piemme Freeway, che ringrazio infinitamente!
Ecco qui già pronta la mia recensione


E voi cosa avete trovato nella vostra cassetta delle lettere?

domenica 26 febbraio 2012

Recensione: Il messaggero di Lois Lowry

Ciao a tutti!

Rieccoci qui, ancora una volta, a prendere in considerazione un romanzo molto apprezzato da pubblico e critica, il quale è il terzo di una ex-trilogia (diventata da poco, dopo l’annunciazione di un quarto volume aggiuntivo, quadrilogia), che mi è stato gentilmente inviato dalla Giunti Y, che ringrazio infinitamente!

Rullo di tamburi!

Il terzo attesissimo capitolo della trilogia più letta
e censurata degli ultimi anni.


Titolo: Il messaggero
Autore: Lois Lowry
Titolo originale: Messenger
C. E.: Giunti, collana Y
Prezzo: 14.50 euro
Pagine: 207
Genere: Distopico YA

Trama: In una realtà futura segnata da “forme di governo spietate, punizioni atroci, inguaribile povertà o falso benessere”, i difetti fisici sono puniti con la pena di morte. Ma nel Villaggio in cui Matty abita anche gli ultimi della scala sociale sono accolti e tenuti in grande considerazione. La comunità è gestita dal Capo, una versione adulta del Jonas di The Giver – Il Donatore. Matty lavora per il Veggente, un vecchio cieco che lo ha aiutato a maturare. Ma adesso qualcosa sta cambiando, i rifugiati improvvisamente non sono più i benvenuti al Villaggio e gli abitanti stanno diventando vanesi e ottusi. A Matty, uno dei pochi capaci di districarsi nella fitta Foresta che circonda il Villaggio, viene affidato il compito di portare il messaggio del drammatico cambiamento ai paesi vicini. Purtroppo la Foresta, animata ora da una forza oscura, si rivolta contro di lui e Matty si trova a fronteggiare il pericolo armato solo di un nuovo potere, che ancora non riesce completamente a comprendere. Un’allegoria spietata dell’animo umano e della nostra società, che conclude la trilogia profonda e provocatoria di Lois Lowry.


La mia opinione

Premetto dicendo che non ho letto i precedenti due volumi di questa trilogia apprezzatissima in Italia e non solo, anche se mi ci ero avvicinato più di una volta. Il messaggero è infatti il terzo volume di una serie che ha riscosso un grande successo nel pubblico adolescente mondiale, che tratta di argomenti molto profondi e seri.

Ne Il messaggero, ad esempio, l’autrice ha voluto trattare il complesso argomento che è la diversità. Il protagonista di questo romanzo è Matty, allevato dal cieco “Veggente”, che vive nel Villaggio, un posto tranquillo dove tutti si aiutano a vicenda, conducendo uno stile di vita umile e modesto. Ad un tratto, però, gli abitanti del Villaggio cominciano a cambiare, diventando astiosi gli uni con gli altri. Cosa sta accadendo? E soprattutto perché? 

Lo stile della Lowry è molto semplice e lineare. Impattante e schietta, la sua penna, accompagnata da una leggera vena poetica, esplicita, nascosti sotto un velo di nebbia, problemi seri, che fanno parecchio pensare il lettore. Nella sua brevissima mole, infatti, Il messaggero è capace di far rimuginare molto chi si ritrova ad averlo tra le mani, facendogli analizzare diversi aspetti della vita, i quali anche sconcertanti.

Di certo, comunque, i personaggi non mi sono particolarmente rimasti impressi, però, attraverso i suoi avvenimenti e le sue vicende, Il messaggero colpisce senza mezzi termini.

Devo però ammettere che, sicuramente a causa del fatto che non ho letto i precedenti volumi, da questa saga, dopo aver letto tante lodi on-line, mi aspettavo qualcosa di più. Mi aspettavo, magari, un futuro distopico meglio disegnato, infatti tutto è abbastanza vago. Mi aspettavo personaggi più profondi, che mi facessero sbarrare gli occhi. Mi aspettavo intrecci più complessi. Insomma... mi aspettavo di più.

Però, al di là di ciò, questo piccolo romanzo ha un valore più che altro simbolico, posto nel suo profondo, che da ognuno di noi può essere interpretato in modo differente. Spero comunque di avere occasione di leggere i precedenti, magari riuscirò ad entrare di più nella trama.


Lois Lowry
The Giver
  1.   The Giver. Il donatore, 2010 (The Giver, 1993)
  2.   La rivincita. Gathering Blue, 2011 (Gathering Blue, 2000)
  3.   Il messaggero, 2012 (Messenger, 2004)
  4.   inedito in Italia (Son, previsto negli USA per l’autunno 2012)


Consigliato a chi desidera una letture breve, che può essere considerata profonda


Voto: 3 ½


Lois Lowry

Lois Lowry, nata Lois Ann Hammersburg (Oahu, 20 marzo 1937), è una scrittrice statunitense. Prima di dedicarsi alla letteratura per ragazzi è stata una fotografa e giornalista freelance nel corso degli anni settanta. Il suo stile giornalistico attirò l'attenzione della casa editrice Houghton Mifflin, che dopo un po' di pressione riuscì nell'intento di farle scrivere il suo primo libro, A Summer to Die, pubblicato nel 1977.Nella sua carriera da autrice ha vinto due volte la prestigiosa Medaglia John Newbery, la prima volta nel 1990 per Number the Stars e successivamente per The Giver (1993).Tra gli argomenti preferiti dalla Lowry da inserire nelle opere vi sono il razzismo, l'Olocausto, l'omicidio e le malattie terminali. Le sue opere sono presenti in molti istituti statunitensi e sono parte integrante di test curriculari.

Recensione: Il richiamo della sirena di Tricia Rayburn

Rieccoci qui, miei carissimi amici!

Quest’oggi prenderemo in analisi il seguito di un romanzo da pochissimo recensito su “Gocce d’inchiostro”, la cui copia mi è stata gentilmente regalata dalla Piemme Freeway, che ringrazio infinitamente!

Rullo di tamburi!

C’è solo una forza alla quale una sirena non può opporsi.
L’amore.


Titolo: Il richiamo della sirena
Autore: Tricia Rayburn
Titolo originale: Undercurrent
C. E.: Piemme Freeway
Prezzo: 17.00 euro
Pagine: 307
Genere: Urban Fantasy YA

Trama: Dopo aver tragicamente perso la sorella maggiore e scoperto chi – o che cosa – realmente è, Vanessa torna a casa. Ma le sirene che ha combattuto e sconfitto adesso vogliono vendicarsi. Ed è il corpo di Vanessa quello che vogliono vedere trascinato dalla corrente.  Per proteggere se stessa e coloro che ama, Vanessa ha bisogno di un potere che sa di possedere, ma che non sa usare. L’unica strada è accettare la propria natura e quello che implica. E c’è solo una persona alla quale chiedere aiuto, sfortunatamente è la stessa la cui esistenza Vanessa vorrebbe dimenticare.




La mia opinione

Il richiamo della sirena, come suggerito dal titolo stesso, è il seguito di Sirene di Tricia Rayburn (qui, la mia recensione). Sirene era stato un ottimo romanzo, un romanzo pieno di emozioni, colpi di scena e personaggi a tutto tondo, il tutto accompagnato da una voglia pazzesca di ritrovarsi faccia a faccia con la figura sovrannaturale della sirena, da me, come ormai saprete, tanto amata. Cosa accadrà, invece, ne Il richiamo della sirena?

Cover US
Nelle ultime pagine di Sirene, avevamo lasciato la nostra Vanessa a vedersela con i vari segreti venuti a galla nel corso del romanzo, tra i quali la scoperta del fatto che lei stessa è una sirena, nata da una relazione clandestina tra suo padre e una certa Charlotte. Nelle pagine de Il richiamo della sirena, Vanessa, quando a settembre ritorna a Boston per ricominciare le lezioni, si ritroverà nuovamente a fare i conti con la morte della sua amata sorella, Justine, di cui tutti parlano; ma al suo fianco ci sarà la sirena Paige, nonché sua migliore amica, che già in Sirene aveva fatto da sostegno morale alla nostra timida protagonista, e il suo ragazzo, Simon, sempre più innamorato di lei. Fin qui tutto sembrerà andare bene, però qualcosa romperà l’equilibrio, infatti Vanessa sta diventando una vera e propria sirena, ragion per cui si ritroverà a fare i conti con la sua vera natura, una natura che porterà il suo rapporto con Simon in bilico a causa dell’entrata in scena di un nuovo personaggio e alla nascita del classico triangolo amoroso, per non parlare poi del fatto che le “defunte” Raina e Zara Marchand, rispettivamente madre e sorella di Paige, pare abbiano cominciato a tormentare la nostra Vanessa. Cosa starà accadendo? Che le acque ormai ghiacciate del lago di Winter Harbor stiano per frantumarsi?

Anche ne Il richiamo della sirena, Tricia Rayburn è capace di narrare, attraverso la sua penna lineare ma pur sempre poetica, una storia particolare e nuova, degno seguito del bel Sirene. Devo comunque ammettere, però, di aver trovato una quasi totale mancanza di colpi di scena, che mi ha fatto storcere il naso. Certo, non credevo di trovarci chissà cosa, dato che la storia era stata già avviata nel primo tomo, ma mi aspettavo qualcosina in più, questo lo devo dire.

Un’altra cosa che non mi è andata particolarmente a genio è il fatto che, a differenza di ciò che ci era stato promesso al termine di Sirene, ovvero la staticità del carattere di Vanessa, ho trovato la protagonista parecchio cambiata, molto diversa da quella che avevo riscontrato nel precedente volume. Vanessa, ne Il richiamo della sirena, è più matura, più caparbia, più sicura di sé, cosa che in Sirene poteva solo sognare. Mi è piaciuto molto, invece, in modo in cui Vanessa cerca in tutti i modi di scoprire qualcosa in più sulle sue origini, scavando in segreti familiari sepolti dal tempo. Durante la lettura non vedevo proprio l’ora di scoprire la verità, una verità che mi ha, in tutta sincerità, parecchio appagato.

Cover UK
Ne Il richiamo della sirena, oltre ad un maggior approfondimento della psiche di Paige (cosa che mi ha fatto parecchio piacere), entrano in scena una sfilza di personaggi nuovi di zecca, i quali facevano parte della vita invernale e scolastica di Vanessa, e tra cui spiccano la nuova fiamma di Paige, Riley, e Parker, terzo incomodo del triangolo amoroso venutosi a creare intorno a Vanessa. Parker è di certo un personaggio ben definito e particolareggiato, dietro al quale, però, si cela una certa somiglianza con Simon che di certo non passa inosservata. Simon stesso, tra l’altro, viene messo da parte nella seconda metà del romanzo, per ritornare nella conclusione, che, sicuramente, è la parte migliore del volume. A differenza di quello un po’ più frettoloso di Sirene, il finale de Il richiamo della sirena è ben studiato e particolare, che fa ritornare il lettore ai tempi di Sirene, dove tutto si svolgeva nei dintorni di Winter Harbor.

A proposito, vorrei spendere un paio di parole per le ambientazioni, che ne Il richiamo della sirena vengono quasi totalmente stravolte, visto il cambio di città, e che rendono la parte iniziale del romanzo leggermente confusa.

Concludo dicendo che Il richiamo della sirena si potrebbe definire un romanzo di transito e rivelatore, dove molti dei misteri nutriti dal primo libro della trilogia vengono svelati, lasciando il loro posto ad altri, nuovi enigmi, ai quali il lettore non vede l’ora di dare una risposta. Una lettura piacevole, ma che di certo sfiora solamente gli alti livelli di Sirene.


Tricia Rayburn
Siren Trilogy
  1.   Sirene, 2011 (Siren, 2010) qui, la mia recensione
  2.   Il richiamo della sirena, 2012 (Undercurrent, 2011)
  3.   inedito in Italia (Dark Water, uscita prevista negli USA per l’estate 2012)


Consigliato a chi ha amato Sirene, che però non deve riservare troppe aspettative
nei confronti de Il richiamo della sirena.


Voto: 3 ½


P.S.: Attendo con ansia il seguito, Dark Water, per scoprire l'esito del triangolo amoroso. Io sono Team Simon!

P.P.S.: Molto bella la cover italiana, anche se avrei preferito che si seguisse la scia della cover di Sirene, prendendo quindi in considerazione quella UK.


Tricia Rayburn

Nonostante abbia paura di tutte le creature del mare, continua ad essere attirata dall’acqua e vive in una cittadina sulla costa di Long Island in America. Per la collana Freeway ha già pubblicato Sirene.

venerdì 24 febbraio 2012

Recensione: Black Moon. Desiderio di sangue di Keri Arthur

Ciao a tutti!

Rieccoci qui con una recensione su un romanzo in uscita proprio oggi per Newton Compton, che ringrazio infinitamente per la copia! Grazie mille, Newton! Inoltre vorrei ricordarvi che oltre al suo sito ufficiale, la Casa Editrice nostrana ha dato vita ad un profilo Twitter ufficiale, che potete seguire cominciando a cliccare questo link.

Rullo di tamburi!

Il desiderio può uccidere
Ma è impossibile resistergli…


Titolo: Black Moon. Desiderio di sangue
Autore: Keri Arthur
Titolo originale: Deadly Desire
C. E.: Newton Compton Editore
Prezzo: 9.90 euro
Pagine: 283
Genere: Urban Fantasy Adult

TramaRiley Jenson, giovane guardiano del Dipartimento Razze Diverse di Melbourne, è sempre alle prese con gli assassini più spietati. Ancora una volta una scia di sangue sta sconvolgendo la città: diverse donne sono morte, vittime di un rituale inspiegabile e misterioso, e la stessa sorte è toccata ad altrettanti vampiri, uccisi in maniera cruenta ed efferata. Due serie di crimini che non sembrano in relazione fra loro, ma che forse sono opera della stessa mano omicida… La coraggiosa Riley procede con le indagini, aggiungendo un tassello alla volta al complicato mosaico, ma nel frattempo la luna piena comincia ad avvolgere la città con la sua luce magica e sensuale, impedendole di tenere a freno i suoi istinti. Soprattutto se un uomo sexy e pericoloso, il cacciatore di taglie Kye Murphy, riappare improvvisamente nella vita di Riley…


La mia opinione

Black Moon è una di quelle serie che fanno interamente parte della lista dei miei romanzi preferiti. Non ho mai fatto mistero, infatti, che amo profondamente questa saga, tanto che la sempre più vicina uscita del suo ultimo volume (il nono) mi sta facendo andare il cuore in frantumi. Come potrò vivere senza attendere l’arrivo di un nuovo romanzo di questo fantastico ciclo letterario? Dopo questo sfogo, posso finalmente cominciare a parlare di Desiderio di sangue, settimo romanzo della saga, nonché seguito del meraviglioso Un bacio prima di morire (qui, la mia recensione).

Cover US
Al termine di Un bacio prima di morire, avevamo lasciato Riley, la nostra eroina per metà vampiro e per metà licantropa, ormai divenuta anche mutaforma e guardiana del Dipartimento Razze Diverse (un’associazione legalizzata dal governo che mette sulla retta via gli esseri sovrannaturali che l’hanno persa) tra le braccia del suo, o meglio, del nostro amato Quinn, pronta a vivere una relazione seria con lui. Però, come ormai Keri Arthur ci ha insegnato a prevedere nei precedenti sei volumi della serie, il lavoro di Riley e la brama sessuale causatale dal plenilunio lunare, porteranno nuovamente il loro rapporto in una situazione alquanto instabile. Riley, infatti, in Desiderio di sangue, avrà a che fare con due casi all’apparenza completamente scollegati, ma che verteranno in un’unica origine, ed è proprio durante le sue indagini, incontrerà Kye, un licantropo cacciatore di taglie, nonché una sua vecchia conoscenza, che accenderà in modo impressionante il fuoco che la nostra lupa preferita ha dentro, portandola più di una volta sull’orlo del precipizio che è la tentazione, quindi a un passo dal tradire Quinn. Riuscirà Riley a resistergli e a tenersi stretto il vampiro millenario che professa di amare?

Inutile ripetersi, Keri Arthur è geniale. Anche in questo romanzo, questa splendida autrice, riesce a mostrare al lettore tutte le splendide sfaccettature della mitologia da lei creata nella serie Black Moon attraverso il suo solito stile delizioso e sublime, ma allo stesso tempo crudo e violento, che renderà la lettura di Desiderio di sangue rapida, convincente e irrefrenabile. Sono giunto a chiudere il tomo, infatti, dopo solo un paio d’ore dal momento in cui l’avevo cominciato.

Cover UK
Riley è, come sempre, perfetta e unica, un personaggio al quale è quasi impossibile paragonare altre protagoniste del genere Urban Fantasy Adult, anche se, a dire il vero, in questo romanzo la sua spensieratezza viene espressa in modo più ristretto rispetto ai precedenti a causa della pressione psicologica a cui la nostra protagonista viene sottoposta per colpa della situazione venutasi a creare con Kye.

Devo pure ammettere che ho trovato Quinn leggermente evanescente, ma pare ovvio che si sia preferito mettere appositamente in risalto il rapporto tra Kye e Riley, accantonando giusto momentaneamente quello tra Riley e Quinn.

Ottima la parte mystery, tra le altre cose. Davvero molto interessante. Mi ha tenuto letteralmente incollato alle pagine per sapere come sarebbe andata a finire.

E prima di chiudere, credo sia giusto rendere omaggio alla Newton che ancora una volta ci vizia con una cover a dir poco sensazionale, unica e splendida tanto quanto le precedenti. Davvero grandi, cari amici della Newton!

In conclusione, vorrei consigliare, come per ogni post riguardante la saga incentrata sul personaggio di Riley Jenson, la serie Black Moon, che spicca sicuramente nel panorama Urban Fantasy Adult.



Keri Arthur
  Riley Jenson Guardian Series - Serie Black Moon
    1. Black Moon. L’alba del vampiro, 2010 (Full Moon Rising, 2006) qui, la mia recensione
    2. Black Moon. I peccati del vampiro, 2010 (Kissing Sin, 2007) qui, la mia recensione
    3. Black Moon. La tentazione del vampiro, 2010 (Tempting Evil, 2007) qui, la mia recensione
    4. Black Moon. Il gioco del vampiro, 2011 (Dangerous Games, 2007) qui, la mia recensione
    5. Black Moon. L’abbraccio della notte, 2011 (Embraced by Darkness, 2007) qui, la mia recensione
    6. Black Moon. Un bacio prima di morire, 2011 (The Darkest Kiss, 2008) qui, la mia recensione
    7. Black Moon. Desiderio di sangue, 2012 (Deadly Desire, 2009) 
    8. Black Moon. L’ombra del cuore, 2012 (Bound to Shadows, 2009) qui, la mia recensione
    9. Black Moon. Chiedi alla luna, previsto in Italia per ottobre 2012 (Moon Sworn, 2010)
  Dark Angel Series (serie spin-off e sequel della Riley Jenson Guardian Series, incentrata sulle vicende di Risa, figlia di Dia, personaggio principale all’interno della serie-origine. Non ci sono novità riguardo la sua pubblicazione in Italia)
    1. inedito in Italia (Darkness Unbound, 2011)
    2. inedito in Italia (Darkness Rising, 2011)
    3. inedito in Italia (Darkness Devours, previsto negli USA per il 26 giugno 2012)
    4. inedito in Italia (Darkness Hunts, previsto negli USA per il 6 novembre 2012)
    +. eventuali altri


Consigliato a chi ama la saga e agli amanti dell’Urban Fantasy Adult


Voto: 5 +


Keri Arthur

Nata e cresciuta a Melbourne, in Australia, vive ancora lì con sua figlia. Dichiara di avere avuto una grande passione per il mondo degli elfi, dei draghi, dei lupi mannari, dei vampiri e dei... cavalli parlanti, sin da piccola. Prima di dedicarsi solo alla scrittura si è occupata anche di meteorologia e cucina. I suoi libri e racconti, che spaziano dal paranormale all’urban fantasy, hanno ricevuto importanti riconoscimenti di critica e un grande successo di pubblico.

mercoledì 22 febbraio 2012

Recensione: Fallen in Love di Lauren Kate

Salve, cari amici!

Rieccoci qui con una recensione nuova di zecca! Il romanzo che prenderemo in considerazione è il quarto (o forse il cosiddetto intermedio tra il terzo e il quarto) di una saga da me inizialmente amata alla follia e in seguito detestata dal profondo, anche se, dopo la lettura di questo volume, credo che l’autrice si stia avvicinando nuovamente a quella storyline che mi avevano fatto impazzire all’inizio.

Rullo di tamburi!

Quando l’amore ha spiccato il volo
bisogna lasciarlo andare
con le sue ali. Nei cieli. E oltre.


Titolo: Fallen in Love
Autore: Lauren Kate
Titolo originale: Fallen in Love
C. E.: Rizzoli
Prezzo: 15.00 euro
Pagine: 239
Genere: Urban Fantasy YA

Trama: Viaggiando nel tempo e nello spazio, com'è abitudine degli angeli, Shelby e Miles si ritrovano in una cittadina medioevale inglese alla vigilia della Fiera di San Valentino: una rustica festa cortese che con danze e doni onora le ragioni del cuore. Ma come tutti sanno non sempre amore e felicità si danno la mano: l'umile cavaliere Roland si strugge d'amore per la nobile Rosaline; Arriane non sa darsi pace da quando la sua Tess è tornata per sempre tra le tenebre di Lucifero. E per Luce e Daniel, destinati a inseguirsi nei secoli, la sorpresa più bella sarebbe potersi liberare almeno per un giorno della maledizione che li perseguita.


La mia opinione

Fallen in Love è, come detto sopra, uno di quei soliti romanzi brevi che vengono pubblicati tra un libro e un altro di una saga che, guarda caso, ha riscosso un grande successo. Trovata pubblicitaria e commerciale? Certo che sì, eppure, grazie a Dio, ci sono alcuni autori che, al di là di tutto ciò, riescono a creare qualcosa di tanto intenso, nonostante breve, da impressionare il lettore. Se la grande Melissa de la Cruz ci ha provato con Bloody Valentine. Le ombre di Schuyler (qui, la mia recensione) nella saga Sangue blu, e riuscendoci così e così, Lauren Kate, invece, mi ha stupito, lasciandomi coinvolgere in modo impressionante da queste duecentocinquanta pagine scarse.

Fallen in Love è un romanzo suddiviso in quattro parti, ognuna narrante il giorno di San Valentino dal punto di vista di quattro differenti coppie. Ricordo, inoltre, che in linea di pubblicazione, nonché temporale, Fallen in Love è collocato tra Passion (qui, la mia recensione) e Rapture, rispettivamente il terzo ed il quarto romanzo della saga Fallen.

Chi ha già letto la mia recensione su Passion, saprà, ormai, che questa è una saga, per quel che mi riguarda, molto particolare. Partita con ottime premesse, l’idea-base della serie, però, è stata un po’, oppure troppo, allungata, creando un grande divario di qualità tra il primo e il secondo libro, per non parlare poi del terzo, che è praticamente un volume in più, un volume di pausa, completamente privo di avvenimenti utili per il proseguimento del plot narrativo.

Eppure, con vostro grande stupore (ma anche mio, devo ammettere), Fallen in Love mi è piaciuto tanto da poterlo quasi paragonare a Fallen, primo volume della saga.

Come sono solito fare nelle recensioni riguardanti romanzi di questo genere, il post sarà suddiviso in quattro parti che recensiranno separatamente ogni parte del tomo, per infine chiudere il tutto con un’analisi più generale.


L’amore dove meno te lo aspetti. Il San Valentino di Shelby e Miles

Al termine di Passion avevamo lasciato Shelby e Miles che ritornavano alla Shoreline, l’accademia scolastica dove, in Torment, avevano conosciuto la nostra protagonista Luce. Quando sembrano ad un passo da casa, però, i nostri due Nephilim si accorgeranno che non si trovano in California, e nemmeno nel XXI secolo… Che cosa e successo? In che epoca sono collocati? Tra chi nascerà questo «amore dove meno te lo aspetti»?

Be’, di certo questo racconto non spicca per originalità o per colpi di scena, ma la parte storica è molto interessante e dettagliata, fermo restando che, comunque, la cosa realmente positiva di questo primo quarto di Fallen in Love è sicuramente la sua conclusione. Un finale, anche se in realtà non è proprio un finale, semplice ed efficace, che colpisce il lettore e, inevitabilmente, lo fa sorridere.


Lezioni d’amore. Il San Valentino di Roland

E anche qui ritroviamo il nostro caro Roland, personaggio molto amato dai lettori della Fallen Saga. Un Roland che, però, viene messo sotto una nuova, diversa luce. Una luce più profonda, più romantica, più commovente, più drammatica. Nel Medioevo, infatti, nel periodo della società feudale, il nostro Angelo Caduto era stato innamorato di una nobildonna, Rosaline. Lezioni d’amore. Il San Valentino di Roland racconta proprio la loro storia, quella di un amore struggente e passionale, che coinvolge il lettore in maniera a dir poco assurda.

La drammaticità di questa semplice pila di fogli è quasi impressionante. Stranamente mi ha suscitato uno strano senso di vuoto, appena terminata, un senso di tristezza che mi ha quasi commosso. Un racconto che va promosso a pienissimi voti, che rende Fallen in Love ancora più bello.


Amore bruciante. Il San Valentino di Arriane

Ah, Arriane, Arriane. Non so voi, ma questa minuta e aggraziata apparente ragazza ha fatto breccia nel mio cuore sin dal primissimo capitolo della saga di Fallen, quando si complimenta con Luce per il suo taglio di capelli mascolino. Per quel che mi riguarda è, quindi, il personaggio più rilevante di tutti i volumi sino ad ora letti, ragion per cui questo racconto è stato una chicca imperdibile per il sottoscritto.

In Amore bruciante. Il San Valentino di Arriane, viene infatti narrata una struggente storia, triste quasi quanto quella di Roland, riguardante l’unico vero amore dell’esistenza di Arriane, Tess, o meglio Tessriel, un Demone di Lucifero. Ma possono davvero un Angelo Caduto ed un Demone amarsi?

Impossibile non adorare questo racconto, davvero. Unico e magnifico, quasi commovente. In sole cinquanta pagine la Kate è stata abilissima a narrare un amore profondo e sincero come pochi altri (a differenza di quello che caratterizza Luce e Daniel, che è un amore abbastanza… Evanescente?).


Amore senza fine. Il San Valentino di Daniel e Lucinda

Sapete che io non sono neanche lontanamente un fan di questa coppia, in nessuna delle loro innumerevoli reincarnazioni, e quella narrata in questo racconto non è da meno. Ci troviamo, infatti, dinanzi ad un’ennesima Lucinda, innamorata sempre dello stesso Daniel che, nel momento in cui la bacia, la uccide.

Stop. Punto.

Classica, semplice, ripetuta, masticata storia. Dopo un intero romanzo incentrato su episodi di questo tipo (Passion), la Kate vuole ancora rifilarci sempre la stessa cosa?


Fallen in Love

Nonostante io non ami spassionatamente questa saga, non ho mai criticato lo stile narrativo di Lauren Kate che, in questo romanzo ancora di più, mi piace. Trovo che la Kate abbia una penna molto rilassante e poetica, una penna raffinata ed elegante, che sarebbe sicuramente potuta esser sfruttata per una storia di maggior spessore. Una storia che, magari, si sarebbe potuta creare su amori struggenti omologhi a quelli di Roland e Arriane.

Tutto sommato, al di là dell’ultimissimo racconto che lascia un po’ a desiderare, Fallen in Love mi è piaciuto, mi ha convinto, e sono proprio curioso di sapere come finirà questa saga con l’ultimo, a questo punto imperdibile, quarto volume: Rapture, in uscita a giugno 2012.


Lauren Kate
Fallen Saga
1.      Fallen, 2010 (Fallen, 2009)
2.      Torment, 2010 (Torment, 2010)
3.      Passion, 2011 (Passion, 2011) qui, la mia recensione
+.    Fallen in Love, 2012 (Fallen in Love, 2012)
4.      Rapture, in uscita in Italia a giugno 2012 (Rapture, in uscita negli USA a giugno 2012)


Ecco le cover degli altri romanzi della saga...




Consigliato a chi ama la saga, ma anche a chi, come me,
era quasi sul punto di abbandonarla.


Voto: 4 +


P.S.: Vi ricordo che in Fallen in Love sono anche contenuti il prologo ed il primo capitolo di Rapture in anteprima.

P.P.S.: Questa è la cover più bella di tutti e cinque i libri! Unica!


Lauren Kate

Lauren Kate è nata a Dallas, si è trasferita ad Atlanta, e ha cominciato a scrivere a New York. Ora vive a Los Angeles con il marito. La fortunata saga di Fallen, venduta in trentacinque paesi, include Torment, Passion e Rapture, in uscita nel 2012. Fallen diventerà un film Disney.