In seguito ad una giornata di
assenza, rieccomi qui per proporvi una recensione nuova di zecca. Il romanzo
fulcro del presente post sarà il sequel di
un tomo che, lo scorso anno, mi aveva particolarmente colpito per l’originalità
di cui era intrisa la sua trama. Sarà accaduto anche con il suo seguito?
Rullo di tamburi!
Il nemico più spietato ha il volto di un angelo.
Autore: L.A.
Weatherly
C. E.: Giunti, collana Y
Prezzo: 16.50 euro
Pagine: 760
Genere: Urban Fantasy
Young Adult
Trama: La Chiesa degli Angeli sta diventando sempre
più potente e solo Willow, la bella e coraggiosa mezzo angelo, e Alex, il suo
premuroso fidanzato nonché spietato Angel Killer, hanno la possibilità di
combatterla. È tempo di addestrare altri AK, formare una legione e sconfiggere
per sempre il male. Uno dei sogni visionari di Willow porta i due ragazzi fino
in Messico dove incontrano i guerrieri da addestrare per la loro battaglia, fra
questi c'è Kara, una bellezza esotica riemersa dal passato di Alex. Molti dei
nuovi arruolati però mostrano una certa diffidenza nei confronti di Willow,
data la sua natura ambigua. Così la ragazza si trova a combattere non solo
contro gli angeli malvagi, ma anche contro nemici assai più terreni come la
gelosia, l'insicurezza e la mancanza di fiducia da parte della sua truppa.
Inoltre, a mettere a dura prova Willow sono le inquietanti rivelazioni sulla
sua famiglia. E soprattutto Seb, un ragazzo misterioso che le appare in sogno e
la turba così tanto che lei non trova il coraggio di parlarne nemmeno ad Alex.
Seb è l'unico altro mezzo angelo vivente ed è alla disperata ricerca di Willow.
Quando i due finalmente si incontrano, i sentimenti che la ragazza prova per
Alex vacillano. Seb è bellissimo ed essendo un ibrido proprio come lei, la può
comprendere meglio di chiunque altro. Una tentazione irresistibile anche per
una ragazza così "angelica".
La mia opinione
Come
tanti altri lettori appassionati di genere Urban Fantasy, la primavera dello
scorso anno lessi contemporaneamente due pubblicazioni targate Giunti, collana
Y, che sbarcarono fra gli scaffali delle librerie nostrane nello stesso
periodo. Sto parlando di Angel di L.A. Weatherly e Paranoralmente
di Kiersten White, e contrariamente a quest’ultimo, che, a causa di qualche
elemento di troppo, mi aveva lasciato storcere il naso, Angel mi aveva
colpito parecchio. Avevo ampiamente apprezzato la mitologia base del volume, i
personaggi che ne animavano la trama e soprattutto l’utilizzo che l’autrice
faceva delle creature angeliche, sino a quel momento viste quasi perennemente
come figure benevole e mai malevole. Ma, nonostante ciò, con l’imminente
pubblicazione da parte dell’efficiente Casa Editrice Giunti dei primi sequel
di ambedue i romanzi, Caccia alle fate per Paranormalmente (qui,
il mio post di Prossima Uscita) e Angeli tentatori. Angel Fire -
protagonista indiscusso del presente post - per Angel, il desiderio di
leggere Caccia alle fate si è rivelato maggiore rispetto a quello di
poter cominciare Angeli tentatori. Angel Fire. Ammetto che,
inizialmente, neanche io ne riuscivo a comprendere il motivo, poi ho rammentato
tutto. Se c’era una cosa che in Angel mi aveva lasciato perplesso era la
parte conclusiva, fin troppo confusa, mentre con Paranormalmente era
accaduto l’esatto contrario. Quando, però, Angeli tentatori. Angel Fire
è giunto a casa, non ho resistito alla tentazione, cominciandolo seduta stante
e terminandolo in meno di un paio di giorni. Mi sarà andato a genio? Prima di
rispondere a questo quesito, sprofondiamo pure negli abissi delle angeliche
acque del plot narrativo di Angeli tentatori. Angel Fire.
Cover US |
Il
secondo volume della discretamente apprezzata Angel Trilogy comincia a
raccontare le vicende presenti fra le sue righe proprio a partire dal momento
in cui, al termine di Angel, avevamo abbandonato i due protagonisti
della storia - i due adolescenti Willow e Alex, rispettivamente semiangelo e
AK, ovvero Angel Killer - i quali, ricordiamo, nell’ultima parte del precedente
tomo si erano dichiarati amore. Anche se, però, Angeli tentatori. Angel Fire,
prima di puntare la propria macchina da presa sulla motocicletta con cui Willow
e Alex stanno viaggiando, presenta al lettore un nuovo, conturbante personaggio,
dedicando a lui il suo intero primo capitolo. Si tratta di Seb, un teenager di
certo coetaneo di Willow e Alex che pare possedere le stesse qualità
preveggenti della nostra semiangelo. Che anche lui sia un discendente di
entrambe le razze dominanti sul nostro pianeta? Nel mondo in cui vengono
contestualizzati gli avvenimenti di cui la trilogia tratta, infatti, gli angeli
si sono rivelati agli umani, e L.A Weatherly non vede gli angeli come creature
buone e gentili, dallo stile di vita armonioso e delicato, ma come creature
malvagie, capaci di trasmettere agli uomini il cosiddetto fuoco sacro, elemento
tanto intriso di negatività da riuscire a far ammalare i mortali, rendendoli
deboli o persino moribondi. Willow e Alex, però, sono a conoscenza del fatto che,
effettivamente, esiste un modo per sterminare la figura degli angeli dalla
faccia della terra, per liberare gli umani, e Willow dovrebbe essere il fulcro
di questo avvenimento. Ma non sanno di cosa, nello specifico, si tratti. In Angeli
tentatori. Angel Fire, i due, nella disperata ricerca della maniera per
sconfiggere i temibili angeli, si ritroveranno fra i vicoli e le stradine di
Città del Messico, dove incontreranno vecchie conoscenze di Alex e niente poco
di meno che Seb. Cosa accadrà? Alex si ricongiungerà agli AK, oppure resterà al
fianco di Willow? Riuscirà Willow a non cadere in tentazione e a restare fedele
al suo Alex? Neutralizzeranno mai i nostri eroi gli angeli?
Se mi
verrebbe chiesto quali, secondo il mio parere, sono i principali elementi
positivi presenti in Angel e Angeli tentatori. Angel Fire io
risponderei di soppiatto, senza pensarci su nemmeno un istante: «Lo stile di
L.A. Weatherly e l’innovativa veste in cui l’autrice presenta gli angeli».
Della penna di L.A. Weatherly apprezzo ampiamente, in effetti, la linearità con
cui vengono narrate le vicende, una linearità fresca e di certo di rapida
lettura che rende gli intrighi, gli intrecci e i complotti estremamente
semplici e impattanti, nonché di facile apprensione. Per non parlare della
lieve e deliziosa prolissità di cui i suoi romanzi sono colmi, una prolissità
che rende le sue opere, pagina dopo pagina, sempre più parte integrante del
lettore stesso, a cui basta ben poco per riuscire a intrufolarsi nelle psichi
dei protagonisti, di farle proprie e di etichettarle in maniera del tutto
personale come simpatiche o meno, una caratteristica che rende senza
ombra di dubbio i personaggi principali della Angel Trilogy veri. E di sicuro
tutto ciò non è neanche lontanamente negativo. Per quanto riguarda, invece,
«l’innovativa veste in cui l’autrice presenta gli angeli», posso solo
ammettere, visto che già nel primo paragrafo della presente recensione cercavo
di alludere a questo, che di angeli malvagi ne abbiamo trovati proprio pochi,
nel corso degli anni e delle letture.
Cover primo volume |
Per
non parlare, inoltre, della delicata aria pseudo-apocalittica di cui ci si
riempie i polmoni una riga sì, una riga no in Angeli tentatori. Angel Fire
più che in Angel, il quale avevo trovato fin troppo introduttivo. Credo
che i tanti elementi colmi di azione di cui il romanzo è pieno siano
incredibilmente avvincenti, nonché degni di nota. E poi, personalmente, ne
avevo alquanto bisogno. Però, se fino a questo momento non ho fatto che
esaltare Angeli tentatori. Angel Fire con pregi e peculiarità positive,
ora è giunto il momento di denunciare la pecca principale del romanzo,
l’elemento che più di qualsiasi altro ha rovinato la mia avventura con Angeli
tentatori. Angel Fire: il masticato e rimasticato triangolo amoroso. Ebbene
sì, miei cari, il morbo da triangolo amoroso, di cui ormai il novanta percento
degli scrittori di genere Urban Fantasy è affetto, ha intaccato anche L.A.
Weatherly, la quale, prima di cadere nella rete, si era rivelata una grande
promessa. Con l’arrivo di Seb, infatti, come potevamo già prevedere, Willow si
troverà intricata in una situazione sentimentale divisa a metà: Seb o Alex? E
io non posso che gridare: «Basta!». Ormai i triangoli amorosi sono
divenuti dannatamente estenuanti, per non parlare della noia che infliggono a
colui che si ritrova a leggere di sbaciucchiamenti ed effusioni romantiche a
tre. A questo punto non riesco a trattenermi dal domandare: «Cara L.A., quanta
necessità c’era di aggiungere in un plot forte già di suo, oltre alla
classica coppietta Young Adult su cui avrei potuto anche sorvolare», un po’ di
zucchero ci vuole sempre nella vita, no? «un terzo incomodo?».
In
conclusione consiglio di certo la lettura della Angel Trilogy, e quindi
anche di Angeli tentatori. Angel Fire, agli amanti del genere Urban
Fantasy, scommetto che l’apprezzerete sino in fondo, ma con una riserva: per
poter gustare una trama deliziosamente perfetta, sarete costretti a pagare un
ingente prezzo, ovvero dovrete sorbirvi il classico e ripetitivo triangolo amoroso.
A voi la scelta.
L.A.
Weatherly
Angel Trilogy
1. Angel, 2011 (Angel, 2010)
2. Angeli Tentatori. Angel Fire, 2012
(Angel Fire, 2011)
3. inedito in Italia (Angel Fever,
previsto negli USA per il 2013)
Consigliato agli amanti del genere Urban Fantasy.
Voto: 4
L.A. Weatherly
L.A.
Weatherly è nata nel 1967 a Little Rock, in Arkansas. Autrice di moltissimi romanzi YA,
vive ora in Inghilterra col marito, coltivando non solo la grande passione per
la scrittura, ma anche quella per le rane e i gatti. Una curiosità: L.A.
Weatherly in realtà è uno pseudonimo per Lee Weatherly, che a volte si firma
anche Titania Woods.
Devo procurarmi il primo! Magari prendo l'ebook e ci faccio un penserino (:
RispondiEliminaNon è molto invitante la nota sul triangolo LOL in effetti certi chichè iniziano a stancare X°D
Sono pienamente d'accordo. Anzi, se proprio dovrei aggiungere qualcosa, cara Deni, ti dico che il cliché del triangolo amoroso, preso in considerazione alla Nightshade di Andrea Cremer, mi sta proprio bene. Ma nella maniera in cui viene introdotto nella Angel Trilogy... Ma anche no XD
EliminaLOL a volte ce lo mettono proprio perchè ce lo vogliono mettere XD
EliminaAhahahhahahahah... Jeanclaude, mi sei sembrato Renato Zero! Il Triangolo no! Davvero divertente! E quel pizzico di ironia, con cui ogni tanto condisci i tuoi commenti, non guasta mai. Bravo!
RispondiEliminaAhahahhaahah ^^ Sono contento che apprezzi il mio spirito sarcastico, cara Deborah ;)
EliminaE come non potrei? Inoltre, nel contesto che hai descritto, il termine "sbaciucchiamenti" l'ho trovato esilarante. Ancora una volta mi sono resa conto che sei allergico alle moine e alle troppe sdolcinatezze. Anche se, dovrei leggere il libro per definire meglio i limiti di tali eccessi mielosi, che urtano il tuo modo di essere. Ma a dire il vero Jeanclaude, questo libro non mi ispira per niente.
Elimina:D Be', allora dovresti proprio girarci alla larga, Deborah. Se la Angel Trilogy non ti attira, difficilmente potrebbe colpirti ^^
EliminaOh si Jeanclaude, scherzi a parte e triangolo a parte avevo già deciso che la suddetta trilogia non facesse per me. Ciao!
EliminaIl primo mi era piaciuto molto, mentre questo devo ancora comprarlo, ma sulla storia del triangolo amoroso concordo pienamente con te. Insomma, è proprio necessario? Ormai sembra che se in un libro manca il terzo incomodo non è pubblicabile!
RispondiEliminaComunque lo prenderò sicuramente, perché sono troppo curiosa di sapere come continuerà la storia :)
LOL :D Esattamente. E' ciò che mi domando anche io! XD Non vedo l'ora di scoprire cosa penserai a riguardo ^^
EliminaIl primo mi era piaciuto molto proprio per l'assenza del triangolo amoroso!Non riesco a credere che lo inseriscano in ogni libro, soprattutto in questo, che ha una storia cosi originale :(
RispondiEliminaA chi lo dici, Juliette. E va be', L.A. ci ha voluto tendere un tranello :(
EliminaIo nn vedo l ora ke e esce il terzo
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