In seguito alla più che sentita
recensione riguardo il bel Green di
Kerstin Gier (qui), eccomi nuovamente qui in occasione di un’ulteriore
recensione, stavolta incentrata su un tomo sbarcato fra gli scaffali delle
librerie nostrane da davvero poco tempo.
Rullo di tamburi!
Miglior romanzo sui vampiri.
Miglior romanzo romantico con suspense.
Miglior romanzo Fantasy.
Autore: J.R. Rain
Titolo originale: Vampire Moon
C. E.: Giunti, collana A
Prezzo: 9.90 euro
Pagine: 270
Genere: Urban Fantasy
Adult
Trama: C’è sempre troppa luce per Samantha Moon,
mamma-detective con gli occhiali scuri. Da quando è stata morsa da un vampiro e
trasformata in una creatura della notte, ha dovuto dire addio al suo
matrimonio, alla deliziosa villetta con giardino, e soprattutto ai suoi
magnifici bambini. Ora vive in una desolata stanza d’albergo con i vetri
rigorosamente oscurati, e due obiettivi da raggiungere, costi quel che costi:
spedire in galera (o all’altro mondo, dipende) i farabutti che si aggirano per
la città, e sfruttare il suo sesto senso sempre più affinato per mettere con le
spalle al muro quel vigliacco del suo ex marito e riprendersi i figli. Ma la
posta in gioco si fa sempre più alta, il lavoro minaccia la sua vita privata e
Sam rischia di mandare all’aria anche la tenera (si fa per dire) storia d’amore
con Kingsley, il suo misterioso – e spaventoso! – cavaliere. E inoltre, chi si
nasconde dietro Zanna, il fedele amico con cui chatta tutte le notti e che
conosce i suoi segreti più inconfessabili? E perché all’improvviso Zanna non si
accontenta più di scriverle, ma insiste per incontrarla di persona? Tenace fino
allo stremo, romantica malgrado le apparenze, comica senza volerlo, Samantha
Moon è la mamma vampira più irresistibile che si sia mai incontrata nelle
pagine di un libro.
La mia opinione
Devo
ammetterlo, la lettura di Moon Dance di J.R. Rain (qui, la mia
recensione), primo volume della saga A.A.A. Vampiri offresi di genere
Urban Fantasy destinata ad un pubblico più o meno maturo, mi aveva colpito. E
parecchio. J.R. Rain, l’autore del romanzo - che, vi ricordo, comincia a
pubblicare le proprie fatiche lo scorso 2009 on-line, raggiungendo un
successo tanto grande da riuscire a sbarcare nelle librerie dei paesi
esteri - era riuscito a conquistarmi. Con una storia semplice,
lineare, completamente priva di clichés era stato capace di convincermi
sino in fondo, riuscendo a soddisfare in pieno le mie aspettative. Però, e non
domandatemene il motivo - vi prego -, dallo scorso gennaio ad adesso, nel
giro di pochi mesi, le tante, forse fin troppe promesse che Vampire Moon - il protagonista indiscusso della presente recensione e sequel di Moon Dance - mi aveva trasmesso nelle veci di Moon Dance, si
erano un po’ affievolite. Certo, anche prima della lettura di Vampire Moon
custodivo un ricordo ancora ben vivido delle sensazioni trasmessemi da Moon
Dance o della piacevolezza con cui ne portai avanti la lettura, ma da Vampire
Moon non riuscivo ad aspettarmi più di tanto. Qualcosa mi teneva con i
piedi per terra. Invece ho il piacere di comunicarvi che anche questa volta ho
dovuto ricredermi. Vampire Moon ha custodito tutti i pregi di cui Moon
Dance poteva vantarsi, riuscendo persino a migliorarsi sotto certi aspetti.
Ora, addentriamoci pure all’interno delle animate acque rappresentanti il plot
di Vampire Moon.
Cover US |
In Moon
Dance eravamo stati introdotti nella stramba quotidianità
dell’investigatrice privata, mamma, ex-moglie e vampira Samantha “Sam” Moon.
Avevamo conosciuto i suoi giovani figli, il suo odioso marito Danny, la sua
dolce sorella Mary Lou, ma soprattutto avevamo cominciato a conoscere proprio la
stessa Sam. E, questo posso già anticiparvelo, le pagine di Vampire Moon
contengono la stessa ricetta utilizzata nel godibile Moon Dance, ricetta utile per la creazione di un buon testo. In Vampire
Moon, J.R. Rain ci propone nuovamente - accostato ad un paio di casi che
l’investigatrice privata, una volta agente federale, presente in Sam dovrà
tentare di risolvere - un proseguo della triste storyline raccontata in Moon
Dance. Vi va di fare un bel recap? Nel
bel mezzo della lettura del primo volume del ciclo letterario A.A.A. Vampiri
Offresi, il marito di Sam aveva scoperto la natura vampiresca di sua moglie,
avvenimento che aveva rischiato di far saltare la copertura della nostra
protagonista - ovvero il fatto che raccontasse a tutti, nel caso qualcuno le
ponesse domande riguardo il doppio strato di crema solare con cui rivestiva la
propria cute durante il giorno per accompagnare i suoi figli a scuola o
riguardo i grandi cappelli che vestiva nelle ore di luce, di essere malata. Il
nostro detestabile Danny, infatti, era riuscito a ricattare Sam proponendole un
accordo: lui avrebbe chiesto il divorzio e lei sarebbe stata d’accordo con
ognuna delle clausole, altrimenti avrebbe reso pubblico il fatto che non fosse
più tanto umana. Sam, alle strette, aveva accettato, inconsapevole di ciò che
Danny teneva in serbo per lei… Se da una parte, però, la vita di Sam prendeva
una brutta piega, da un’altra sembrava esserci qualche svolta positiva. Innamorata
segretamente del suo amico virtuale Zanna, Sam aveva cominciato a frequentare
il lupo mannaro - o almeno così a lui piaceva definirsi - Kingsley. Vampire
Moon avrà il compito di prendere le redini della situazione, e continuare a
cucire i fili narrativi della storia, una storia ingenua ma allo stesso tempo
discretamente ricca di colpi di scena. Quali saranno i nuovi casi su cui Sam
dovrà indagare? Riuscirà mai a rimpossessarsi della propria esistenza?
Okay,
adesso posso finalmente ammetterlo: come dicevo qualche istante fa, nonostante
la trama caratterizzante la saga A.A.A. Vampiri Offresi di J.R. Rain sia
fin troppo lineare, l’autore è capace di coinvolgere grazie a sconvolgenti
inserimenti di colpi di scena. Quasi analogamente alla parte finale di Moon
Dance, intrigante soprattutto a causa delle numerose svolte inaspettate di
cui era stata intrisa la trama, Vampire Moon è particolareggiato da una
struttura curiosa, che rende veloce la lettura. Dopo esser accompagnato in un
rapido ripasso di ogni situazione in cui la nostra Sam si era cacciata in Moon
Dance, il lettore entra nel vivo di Vampire Moon senza neanche
accorgersene, immergendosi contemporaneamente nei due casi a cui Sam comincerà a
indagare e nella vita privata della nostra mamma vampira preferita. Tutto ciò
non potrà che spingere colui che si ritrova fra le righe del romanzo a non abbandonare
la lettura di Vampire Moon troppo presto, e a finirla in davvero poco
tempo. Anche se, però, pure lo stile narrativo dell’autore ha la propria parte,
in tutto ciò. Caratterizzata da frasi secche e decise, coincise e brevi, la
prosa di J.R. Rain rapisce. Più in Vampire Moon che in Moon
Dance, magari perché l’introduzione alle vicende era ormai già avvenuta, sono
tanto riuscito ad apprezzare lo stile narrativo dell’autore, da decidere di evidenziarlo
all’interno della presente recensione. E non è una cosa da poco.
Cover di Moon Dance |
Il
personaggio di Sam, inoltre, è letteralmente sensazionale. Un personaggio
umano, vero. Incredibilmente reale. Una volta terminato Vampire Moon,
sembra quasi che si tratti di una vecchia amica. Un’amica che, mentre state prendendo un caffè a casa tua, non ha ancora
terminato di raccontare gli ultimi avvenimenti che hanno caratterizzato
la sua vita da qualche settimana a questa parte perché è dovuta correre via a
causa di un imprevisto. Senza
ombra di dubbio, la protagonista indiscussa della saga A.A.A. Vampiri
Offresi cede la sua parte nel momento in cui ogni sua piccola sfumatura della trama viene apprezzata dal lettore. Adesso vorrei spezzare, prima di chiudere,
un’ultima lancia, stavolta a favore della Casa Editrice Giunti. Ora che ho
davanti agli occhi entrambi i volumi sino ad ora pubblicati, posso permettermi
di ammettere che queste copertine, tanto particolari ed evocative, nonostante a
primo impatto potrebbero apparire piuttosto strambe, danno un’ulteriore laccata
di originalità al tutto, rendendo il ciclo letterario più famoso di J.R. Rain
ancora più unico di quanto già non fosse.
Concludo
consigliandovi caldamente questa saga. Se siete fan del genere Urban Fantasy e
siete in cerca di un'avventura leggera, di rapida lettura, parecchio
coinvolgente e indubbiamente ben scritta, Moon Dance e Vampire Moon
fanno al caso vostro. Se. invece, avete già letto Moon Dance ma non vi è andato particolarmente a genio, allora, secondo me, fareste meglio a lasciar
stare anche Vampire Moon: magari A.A.A. Vampiri Offresi non fa proprio
per voi.
J.R. Rain
A.A.A. Vampiri Offresi
2. Vampire Moon, 2012 (Vampire Moon, 2010)
3. inedito in Italia (American Vampire, 2011)
4. inedito in Italia (Moon Child, 2011)
5. inedito in Italia (Vampire Dawn, 2012)
6. inedito in Italia (Vampire Games, in seguito)
7. inedito in Italia (Moon Island, in seguito)
Consigliato agli amanti dell'Urban Fantasy per Adulti.
Voto:
4 +
J.R. Rain
A quale stile narrativo contemporaneo, paragoneresti quello di J.R.Rain?
RispondiEliminaBella domanda, Deborah... ^^ Guarda, durante la lettura di Vampire Moon, lo confesso, avevo delle terribili e nostalgiche reminiscenze riguardo la serie Black Moon di Keri Arthur. Certo, gli stili dei due scrittori non sono proprio identici, ma effettivamente la Arthur non si dilunga mai più del necessario, e quindi il suo essere coincisa ricorda vagamente J.R. Rain. Anzi, Rain ricorda la Arthur (avrai capito che per me lei è una delle Sacre XD) :D Anche la Johnson - l'autrice di Shades. Jack lo Squartatore è tornato - possiede una prosa piuttosto secca, ma non quanto Rain :D Come mai questa domanda? :)
EliminaCiao Jeanclaude.
EliminaArrivo subito al sodo spiegandoti il perché della mia domanda. Come sempre, ho letto con interesse la tua recensione e un po’ mi ha sorpresa che, sebbene tu preferisca in genere i racconti dettagliati, lo stile asciutto di J.R.Rain ti abbia conquistato; ma, poiché non ho letto il libro e tu sì, non posso giudicare “Vampire Moon” solo da questo. Mi spiego meglio: di solito considero gli stili secchi e concisi privi di quella profondità capace di farti partecipare agli eventi della storia. Scorrono veloci sì, ma senza scuotere l’anima più di tanto. Inoltre, rischiano di non approfondire argomenti su cui magari ne vorresti sapere di più. Naturalmente, questa è solo la mia modesta opinione, non ho letto molti libri del genere e per questo mi son chiesta se J.R. Rain mi avrebbe dato la possibilità di ricredermi. Tu che ne dici?
Essì, Deborah, ormai conosci proprio bene i miei gusti letterari XD Ritornando a Vampire Moon, ti dico: sarà stato a causa del fatto che in questo periodo dell'estate - la quale, lasciami aggiungere, si sta rivelando fin troppo afosa e torrida - io necessiti di letture quasi soltanto leggere e rapide, o sarà stato il fatto che Samantha Moon e le sue avventure mi ricordino vagamente la mia amata Riley - protagonista di Black Moon -, ma la schiettezza di Rain è rientrata fra le mie favorite... :) Secondo me, se desideri una bella e veloce lettura da ombrellone, capace di conquistare in quattro e quattro otto, o di una lettura completamente priva di clichés dovresti dargli una possibilità :D
EliminaL'ho cominciato oggi e già mi ci sono affezionato come col precedente :) Leggere nuovamente di Samantha è stato come ritrovare una cara, vecchia amica! Bella recensione :D
RispondiEliminaGrazie mille, Mik :D Eh sì, Sam ti conquista in quattro e quattro otto :)
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