A distanza di un solo giorno
dalla pubblicazione della mia recensione riguardo il discreto Biancaneve e il cacciatore di Lily Blake
(qui), rieccoci nuovamente riuniti su “Gocce d’inchiostro” in occasione di una
recensione che vien fuori direttamente dal mio cuore. Una recensione riguardo
un romanzo che mi ha rapito, catturato, fatto suo in tempi davvero brevi.
Rullo di tamburi!
«Una storia dark dove l’amore e la magia proiettano il lettore in una
dimensione fantastica».
(Vogue)
Titolo: Black
Friars. L’ordine della penna
Autore: Virginia de
Winter
C. E.: Fazi Editore
Prezzo: 17.50 euro
Pagine: 476
Genere: Gothic Fantasy
Trama: Altieres, l’antica dinastia regnante nel
Vecchio Continente, si è estinta dopo la violenta morte di tutti i suoi eredi e
a portare il nome dell’antica casata sono rimasti solo i vampiri Blackmore,
creature immortali a cui regnare non è permesso. Ma qualcosa ora è cambiato: Sophia
Blackmore, unica erede della dinastia, creduta morta da anni, è stata
ritrovata, e la Vecchia Capitale non sarà più la stessa. Gli oscuri segreti
degli Altieres stanno tornando a calare ombre sulla città e spettri senza volto
si aggirano per le strade terrorizzando cittadini e studenti. Mentre Sophia sta
invece imparando a conoscere la sua nuova vita e cosa significhi essere una
Blackmore, Eloise Weiss, coraggiosa eroina protagonista dei due romanzi
precendenti, deve affrontare forze che nemmeno i suoi poteri possono governare.
I morti non possono infatti riposare in pace, disturbati nel loro eterno sonno
da forze oscure e implacabili, forse collegate al ritorno dell’erede di
Altieres e alle sconvolgenti verità che i vampiri Blackmore nascondono da secoli
e ora sono sfuggite al loro controllo.
La mia opinione
Era lo
scorso giugno 2011 quando resi pubblica, fra le pagine ingiallite di “Gocce
d’inchiostro”, la mia prima recensione, la recensione riguardante Black
Friars. L’ordine della spada. Il romanzo d’esordio dell’autrice Virginia de
Winter, italiana fino al midollo, mi aveva colpito così tanto da lasciar
divenire il mio parere a riguardo il primo pubblicato di sempre. E come se non
bastasse, a distanza di una manciata di giorni, il post di Prossima Uscita
riguardo Black Friars. L’ordine della chiave fu il principio della
rubrica Prossime Uscite. A questo punto, quindi, pare quasi inutile ammettere
che nutro nei confronti della ciclo letterario Black Friars,
inizialmente concepito solo come una trilogia, parecchio affetto. Black
Friars ha segnato il mio cammino di Blogger e di lettore. Le opere che
costituiscono questa serie, tanto apprezzata da critica e non, lasciano
sistematicamente una cicatrice in me, un solco indelebile, un promemoria di
primaria importanza. Nonostante non abbia ancora letto Black Friars.
L’ordine della chiave a causa di sconfinate ragioni,
anche se bramo quel volume in maniera a dir poco morbosa, Black
Friars. L’ordine della penna, terzo volume della serie letteraria e
protagonista indiscusso della presente recensione, mi ha conquistato nel vero
senso della parola. Sorvolando apertamente sul fatto che consti una mole di ben
quattrocentosettanta pagine, Black Friars. L’ordine della penna mi ha
tenuto incollato alle sue pagine sino al momento in cui non l’ho concluso con un certo rammarico accostato ad un senso di colpa degno di nota per non
aver potuto gustare, in precedenza, il tanto acclamato Black Friars.
L’ordine della chiave - ormai, comunque, già in ordine presso ibs.it. Ma
cosa mi avrà tanto convinto? Quali sono i pregi di Black Friars. L’ordine
della penna? Prima di scoprirlo, immergiamoci pure nelle medievali acque
del plot di cui Black Friars. L’ordine della penna può ampiamente vantarsi.
Cover primo volume |
Se
nello stupefacente Black Friars. L’ordine della spada l’abile Virginia
de Winter ci aveva introdotti in un mondo unico, affascinate e caratterizzato
da protagonisti intrigantemente carismatici e se in Black Friars. L’ordine
della chiave erano state raccontate le vicende antecedenti agli avvenimenti
presenti in Black Friars. L’ordine della spada, in Black Friars. L’ordine della penna la regina quasi indiscussa del
panorama letterario Gothic italiano sposta la sua attenzione quasi in maniera
totale dalla storia di Eloise Weiss, Axel Vandemberg e Ashton Blackmore,
protagonisti principali dei precedenti due volumi, sulla giovane principessa
Sophia Blackmore, in precedenza creduta morta e ritrovata giusto nella sezione
finale di Black Friars. L’ordine della spada. Essendo la nuova erede al
trono della Vecchia Capitale, la caparbia e tenace Sophia sarà messa a dura
prova in diverse circostanze, circostanze che le faranno comprendere quanto
complesso sia divenire una vera Blackmore e che, soprattutto, la condurranno
diritta dinanzi ad una verità che la riguarda, qualcosa che la sta
perseguitando. Pare, infatti, che nella Vecchia Capitale qualcosa di oscuro
stia facendo capolino fra i vicoli, le strade, gli edifici. Qualcosa che
segnerà la vita dei nostri protagonisti, e che li porteranno ad avvicinarsi a
culti religiosi d’invidiabile originalità. Cosa succederà stavolta?
L’eleganza,
la classe e la raffinatezza che caratterizzano le opere della cara Virginia de
Winter sono evidenti anche soltanto leggendo una sola
frase appartenente a uno dei suoi volumi. Il suo stile narrativo è
particolareggiato da grande cura per i dettagli, persino per le più piccole
minuzie, da frasi deliziosamente traboccanti di peculiari descrizioni e
brillanti riflessioni, da sequenze dialogiche intriganti e coerenti con il
periodo pseudo-storico in cui sono ambientate le vicende, e, cosa ancor più
degna di nota, come dicevo sopra, in Black Friars. L’ordine della penna più che in Black
Friars. L’ordine della spada tutto ciò si può evincere sin da primo
acchito. È evidente quanto in maniera scrupolosa Virginia de Winter abbia preso
atto delle critiche che col tempo, incastonate fra sfilze interminabili di pregi e
complimenti, le sono state fatte, e di come le abbia rese proprie, lasciandole
tramutare in ottimi consigli per un miglioramento sempre più marcato. Il modo in cui i suoi personaggi, poi, prendono vita è
incredibile. Durante la lettura di Black Friars. L’ordine della penna mi son
ritrovato a domandarmi una miriade di volte come mai gli avvenimenti
riguardanti le vite di Sophia, ed Eloise, e Axel, e Ashton, e Gabriel, e Bryce, e tutti
coloro che ne seguono mi prendessero tanto, come mai m’inducessero a non riuscire a staccarmi dalle righe del volume e dal volerlo leggere continuamente.
Cover secondo volume |
Lo
ribadisco ancora una volta: il mio più grande dispiacere nel leggere il
magnifico Black Friars. L’ordine della penna è stato farlo senza aver
potuto in precedenza deliziarmi attraverso la lettura di Black Friars.
L’ordine della chiave, il quale, di certo, sarà una delle mie imminenti
letture. Il fatto che si tratti di un prequel delle vicende narrate in Black
Friars. L’ordine della spada, comunque, mi rincuora, ma la questione che
Virginia abbia disposto la struttura del suo ciclo letterario in questa maniera
mi lascia comprendere facilmente che, in effetti, sarebbe stato più completivo
gustarmi, prima di Black Friars. L’ordine della penna, Black Friars.
L’ordine della chiave. Adesso non vedo proprio l’ora che giunga. Non vedo
l’ora di potermi tuffare nuovamente in quel fantastico mondo dall’ambientazione
medievaleggiante caratterizzata da venature Dark e Gothic che solo ieri ho
terminato di assaporare per la seconda volta, e che già mi manca. Non vedo
l’ora di incontrare ancora quei personaggi che ho imparato ad amare e
apprezzare, che mi hanno lasciato sognare e che mi hanno sublimemente
intrattenuto.
Per
concludere, inutile dire che consiglio caldamente a chiunque adori le storie
particolari, originali, innovative la serie Black Friars. Non ve ne
pentirete, ve lo assicuro. E suggerisco in particolare Black Friars.
L’ordine della penna anche a coloro che non hanno particolarmente
apprezzato Black Friars. L’ordine della spada. Ragazzi, secondo me
dovreste dargliela, a questa saga, un’altra possibilità: in Black Friars.
L’ordine della penna Virginia dà al tutto un taglio molto differente
rispetto al primo volume, più snello e decisamente apprezzabile in maniera più
ampia. Almeno tentate. Credetemi, ne vale la pena.
Virginia
de Winter
Black Friars
1. Black Friars. L’ordine della spada, 2010
(qui, la mia recensione)
2. Black Friars. L’ordine della chiave,
2011, prequel
3. Black Friars. L’ordine della penna, 2012
+ almeno un altro a seguire
Consigliato a chi adora le storie sui generis ad ambientazione storica.
Voto:
5
Virginia
de Winter
Meglio conosciuta sulla rete come Savannah, Virginia
de Winter ama poco parlare di sé, lasciando agli altri la libertà di immaginare
chi sia. Tra un libro e una fan fiction si gode il sushi e la compagnia di sua
sorella, mentre ascolta metal operistico o ammira gli eleganti volteggi del suo
pattinatore preferito.
Ottima recensione, Jean! Non vedo l'ora di leggerlo, ma il fato mi è avverso xD
RispondiEliminaMi sarebbe dovuto arrivare oggi, ma per sbaglio ho ricevuto una seconda copia di Il diario di London lane :-/
Grazie mille, Mik! Gentilissimo ^^ LOL XD Ti assicuro che non sei il solo ad avere questa grande fortuna XD
Eliminache bella recensione.. a settembre inizierò questa saga..sono molto curiosa!!!
RispondiEliminaGrazie mille, Saya! :D Fammi sapere cosa ne pensi, allora! Mi raccomando ^^
EliminaQuesta è in assoluto una delle mie saghe preferite! Lo stile di Virginia de Winter è sublime, così come la trama e i personaggi... Ho ordinato L'Ordine della Penna, spero arrivi presto! :)
RispondiEliminaNon vedo l'ora di leggere la tua recensione, allora, cara Clary ^^
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaL'unica pecca che ho trovato e che è solo di 476 pagine... già mi manca Bryce... come faremo fino al prossimo anno?!
RispondiEliminap.s. Secondo me l'ordine dell penna è il migliore dei tre libri.
p.p.s Non vedo l'ora di leggere la tua opinione su l'ordine della chieve! :D
Giusto, Nymeria :D Era fin troppo breve XD L'ordine della chiave *w* Non vedo l'ora di stringerlo fra le dita :)
EliminaMa come faccio a sopravvivere? Non posso e basta.
RispondiEliminaSono qui abbracciata a Black Friars-l'ordine della spada e non faccio altro che pensare agli altri due libri che, se non fosse per il buco enorme nel mio portafoglio inesistente, sarebbero già tra le mie mani. E poi arrivi tu con una recensione così splendida che mi fa venire le lacrime agli occhi per la frustrazione...basta, per il mio compleanno voglio Virginia De Winter con un fiocco in testa.
Fate una colletta e mi regalate quel genio di donna o sono guai, guai seri.
LOL XD Sto rotolando per tutta la camera grazie all'immagine di Virginia de Winter con un fiocco sulla testa XD Ritorno serio... Emh... Emh... :) Grazie mille per i complimenti, Elena ^^ Vedrai, resisterai un paio di settimane. Giusto il tempo di ricucire insieme il buco che abbiamo tutti nel nostro portafoglio, e poi assalteremo qualche libreria :D
EliminaEro serie su Virginia De Winter.
EliminaAhahaahahah. No, povera Virginia, se ce l'avessi la tratterei un po' alla "Misery non deve morire" soltanto per divertirmi XD
P.s. Prego, complimenti più che meritati ;)
Buaahahahahah XD Povera Virginia ^^ E grazie ancora per i complimenti :D
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