Ed eccomi nuovamente qui, in
occasione, per l’ennesima volta, di una recensione. Una recensione stavolta
riguardante un romanzo da poco sbarcato fra gli scaffali delle librerie
italiane. Una recensione riguardante un romanzo particolarmente atteso da gran
parte dei lettori amanti delle storie caratteristiche e sui generis.
Rullo di tamburi!
«Con un pizzico di Fantasy e una pennellata di mistero,
Cat Patrick cattura il lettore sin dalla prima pagina.»
(Publishers Weekly)
Autore: Cat Patrick
Titolo originale: Forgotten
C. E.: Fazi Editore
Prezzo: 9.90 euro
Pagine: 288
Genere: Young Adult
Trama: London Lane ha sedici anni e ogni volta che
si addormenta sa che al risveglio, l’indomani mattina, il suo mondo sarà
svanito. Ogni notte, precisamente alle 4:33, perde ogni traccia della memoria
della giornata che ha appena trascorso e quando si risveglia è in grado di
“rivivere” solo scene che riguardano il suo futuro. Un diario su cui annotare
tutti gli avvenimenti della giornata è l’unico mezzo, insieme al sostegno della
sua migliore amica e di sua madre, per tenere insieme la sua vita. Quando
London conosce Luke, un nuovo studente del suo liceo, qualcosa dentro di lei
cambia: inizia a essere tormentata da strani incubi che sembrano perseguitarla
anche durante il giorno. Si tratta di tetre previsioni o traumi legati al
passato? La strana forma di amnesia che affligge London può essere in qualche
modo curata? Perché non riesce a vedere Luke nel suo futuro?
La mia opinione
Sin
dal momento in cui ne lessi on-line la trama ufficiale, gentilmente resa
disponibile dall’efficiente Casa Editrice Fazi con quasi un mese di anticipo
rispetto alla pubblicazione del volume, m’invaghii del caratteristico plot
narrativo del romanzo Il diario di London Lane, esordio in libreria
dell’autrice statunitense Cat Patrick. Autoconclusivo, destinato ad un pubblico
di giovani adulti e appartenente ad un genere letterario a metà strada fra
l’Urban Fantasy e il Romantico, il promettente Il diario di London Lane
sembrava essere la chicca dell’estate che stiamo vivendo, il romanzo per
adolescenti più di rilievo di questo periodo, quel tomo capace di catturare e di
far propri i suoi lettori. Inutile dire, inoltre, che con il tempo l’attesa del
suo sbarco in libreria non ha fatto che suscitare in me ancora più aspettativa,
così tanta da spingermi a bramare Il diario di London Lane fino al
midollo. Ovviamente, però, al contempo anche la cover, davvero particolare e
intrigante, faceva la sua parte. In parole povere: non vedevo proprio l’ora di
poterlo stringere fra le dita. Appena giunto a casa assieme agli allettanti Morti
tutti insieme di Charlaine Harris (qui, la mia recensione) e Black
Friars. L’ordine della penna di Virginia de Winter, sono stato parecchio
tentato dal leggere seduta stante Il diario di London Lane, ma non
potevo mica sorvolare sui tomi che avevano indubbiamente la priorità, come il
mediocre Vampire Empire. La principessa geomante di Clay Griffith &
Susan Griffith (qui, la mia recensione). Finalmente, però, dopo soli cinque
giorni da quando l’avevo tirato fuori dall’involucro plastificato a cui devo il
suo arrivo in ottime condizioni, l’altra sera ho potuto cominciarlo,
terminandolo già il mezzogiorno successivo. Avrà soddisfatto la mia
aspettativa? Mi avrà deluso? Prima di scoprirlo, immergiamoci pure negli abissi
delle tormentate acque della trama de Il diario di London Lane.
Cover Hardcover US |
La
prima delle due più grandi delusioni che Il diario di London Lane, o
meglio, che la prima metà de Il diario di London Lane mi ha dato,
riguarda senza ombra di dubbio lo stile narrativo dell’autrice, accostato,
comunque, alla maniera in cui viene strutturato il volume. Cat Patrick, e vi
assicuro che lo si può notare sin dalla prima riga del libro, ha, infatti, una
prosa fin troppo acerba e fin troppo piatta. Fra dettagli sorvolati e dialoghi
poco brillanti, nella prima parte del tomo ho avuto il (dis)piacere di notare
uno dei difetti che maggiormente detesto in un romanzo raccontato in prima
persona: ho in poco tempo constatato che lo scambio di battute fra i vari
personaggi e i pensieri di London s’intersecavano in maniera non del tutto
precisa, non del tutto intelligente, di certo non positiva. Non per niente,
durante la lettura delle prime cento pagine de Il diario di London Lane,
mi sono ritrovato più e più volte a storcere il naso, ad adattare il mio volto
in espressioni sicuramente poco compiaciute e a domandarmi il motivo di molte,
tante, troppe sbavature. Tutto, sempre e solo nella prima parte del tomo,
appare confusionario, per nulla chiaro. Se non viene letta la trama presente
sull’aletta del volume, devo proprio dirlo, non si riesce mai a comprendere
sino in fondo cosa accade a London. Abbiamo gli appunti, le smemoratezze, gli
spezzoni riguardo il futuro, però non sono presenti spiegazioni. Spiegazioni
che in un romanzo del genere servono. Eccome se servono. Come accennavo più su,
poi, non ho nemmeno particolarmente apprezzato la maniera in cui il tutto viene
strutturato. Sarebbe bastato che l’autrice si fosse anche solo minimamente
preoccupata di utilizzare il corsivo per le sezioni del volume ambientate nei
ricordi futuri di London, e ogni cosa sarebbe stata più cristallina.
Cover Paperback US |
Ma,
l’ho ripetuto già più e più volte, ciò vale quasi esclusivamente per la prima
parte del tomo, ovvero la sezione più lenta - per quanto, in fondo, Il
diario di London Lane possa essere lento - del romanzo. Nella seconda metà
del volume tutto diviene, infatti, più comprensibile. La prosa dell’autrice arranca
verso una propria identità, i caratteri e i carismi dei personaggi principali
prendono a modellarsi, la sottotrama Mystery inizia ad interessare in modo maggiore
il lettore e, finalmente, Il diario di London Lane acquista senza dubbio
più valore. Ho apprezzato molto, ad esempio, il momento in cui Cat Patrick
decide di spiegare al lettore il motivo per cui la relazione che lega London a
Luke e viceversa sia sbocciata in tanto poco tempo, così come mi è andato
particolarmente a genio il fatto che il sogno ambientato nel cimitero, quel dettaglio
che in principio sembrava soltanto una fioca luce colma di positività
nell’iniziale guazzabuglio confuso rappresentante la trama de Il diario di
London Lane, divenga in seguito la fine del tunnel, la salvezza del volume,
l’elemento che più lascerà nascere quel po’ di stima la quale al termine del
volume nutriremo nei confronti di Cat Patrick.
In
conclusione, Il diario di London Lane non è una lettura perfetta. Se vi
aspettate il romanzo psicologico dell’anno per giovani adulti cambiate pure
rotta, non fa per voi. Ma se desiderate un’ottima lettura estiva, leggera,
senza alcuna pretesa, a tratti divertente e dal plot innovativo e
mai sentito prima, lanciatevi pure fra le braccia… Emh, le pagine de Il
diario di London Lane. E poi, ammettiamolo, il prezzo davvero conveniente e
il fatto che sia un libro autoconclusivo rende tutto ciò sempre più possibile,
per non parlare, infine, della splendida cover.
Consigliato a coloro che desiderano una lettura estiva
senza alcuna pretesa.
Con l’avvertenza che non si tratta del romanzo perfetto.
Voto:
3
Cat Patrick
Nata a Cheyenne, la capitale di
Wyoming, dopo il college ha iniziato a lavorare per diverse agenzie di
Pubbliche Relazioni, per poi dedicarsi alla famiglia, alla lettura in
particolare dei libri di Maichael Connelly e alla scrittura. Il Diario di London Lane è il primo
romanzo. Nel 2012 è uscito il America un secondo lavoro, Revived, mentre per il 2013 è prevista l’uscita per The Originals.
Lo sto leggendo e la penso come te. L'autrice è parecchio acerba. A volte ci sono delle battute a cui i personaggi ridono e mi ritrovavo a chiedere "be? cosa c'è da ridere?".
RispondiEliminaOrmai ho superato la metà quindi sono curiosa, sono entrata nell'ottica "giusta" però è un peccato, certi elementi potevano essere sfruttati alla grande, soprattutto in un libro autoconclusivo dove di solito succedono una marea di cose. Tipo Blood Magic.
Come non esser d'accordo con ciò che hai detto? Quoto su tutto :) Trovo che la trama sia troppo complicata da gestire per un'autrice ancora agli albori della sua carriera. Fossi in lei avrei temporeggiato prima di dedicarmi alla scrittura di un plot del genere, in modo da poterlo rendere al meglio con il passare del tempo... Ma va be', ormai è andata. Almeno possiamo incrociare le dita riguardo le sue future pubblicazioni ^^
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSe non sei convinto, ti consiglio di lasciar perdere. Magari potresti prenderlo più in là ;) Io le trovo tutte molto carine, le covers ^^
EliminaConcordo appieno con la tua opinione! In tutto e per tutto! Anche io nella prima parte mi sentivo un po' persa... poi si è ripreso (:
RispondiEliminaCome hai detto tu una lettura leggera, senza troppe pretese :D
E ancora una volta siamo pienamente d'accordo XD Ormai non dovremmo più stupirci, Deni ^^
Eliminagià! ormai non c'è più da sorprendersi XD
EliminaSiamo d'accordo perfino sul voto xD
RispondiEliminaLOL :)
EliminaIo l'ho trovato molto carino.
RispondiEliminaLa fine l'ho trovata un pò'....Così, come dire.
Mi trovo d'accordo sulla confusione iniziale, ma nel complesso è un libro molto carino :)
a me è piaciuto, la storia mi ha colpita, io adoro i libri romantici, ma ormai si parla solo o di "vampiri-umani" o demoni-angeli-umani" insomma, l'idea di vedere solo ricordi del futuro e ogni giorno dimenticarsi il passato mi piace. anche secondo me però in certe parti non era chiaro quello che voleva dire la scrittrice.
RispondiEliminala fine mi ha lasciata sospesa ad un filo, insomma, non può finire così, ormai sono curiosa di sapere se c'è un continuo. qualcuno sa se ne scriverà altri su london lane?