martedì 18 ottobre 2011

Recensione: Skyland. La guerra dell’acqua di David Carlyle

Rieccoci qua, cari amici, con una nuova recensione del Blog Gocce d’inchiostro!

Prima di iniziare ringrazio ancora una volta la Piemme Freeway che ha accettato d’inviarmi l’intera trilogia “Skyland”! Grazie!

Ma ora…

Rullo di tamburi!


Cover del terzo volume
Titolo: Skyland. La guerra dell’acqua
Autore: David Carlyle
C. E.: Piemme Freeway
Prezzo: 18.00 euro
Pagine: 333
Genere: Distopico YA

Trama: Sopravvissuti per miracolo a una catastrofe planetaria, la dottoressa Lily Carlyle e il pilota Sven impiegano tutte le loro energie per cercare di ricomporre i pezzi di un’umanità frammentata e priva di risorse. Ma una nuova minaccia sta prendendo forma e, per contrastarla, Lily dovrà affrontare un lungo e terribile viaggio tra le isole di ghiaccio del grande Nord.Due secoli dopo, è scoppiata la guerra per il controllo delle riserve idriche del nuovo mondo di Skyland. L’invincibile flotta della Sfera si prepara a sferrare un devastante attacco contro l’ultimaroccaforte della ribellione. Per Valery e Lorenzo, e per il loro amore mai sbocciato, sembra arrivata la fine, ma forse c’è ancora un’ultima, remotissima speranza: un segreto sconvolgente, in grado di cambiare ogni cosa. L’ultima battaglia sta per cominciare.


La mia opinione

Come ormai avrete ben intuito, per me è stato un immenso piacere addentrarmi negli intrecci narrativi di questa magnifica trilogia.

Sin dalle prime pagine di Skyland. Le isole nel vento (qui, la mia recensione) i personaggi e le ambientazioni di questi tre romanzi sono state così vivide, così reali e ben costruite, che nessuno potrebbe non adorarle.

Cover del primo volume
In Skyland. La nave delle tempeste (qui, la mia recensione) il tutto si è maggiormente concentrato, intridendosi di maggiori particolari, di maggiori personaggi e di novità.

Skyland. La guerra dell’acqua è stato, come avrete già capito, una conclusione unica per questa splendida trilogia.

Avevamo lasciato la nostra cara Dott.sa Lily Carlyle nel bel mezzo di una catastrofe, infatti la Terra è mutata, diventando Skyland. Lily crede di non essere sopravvissuta, invece il suo fidato Sven l’aiuta a riprendere conoscenza, e ad illustrarle il nuovo pianeta su cui saranno destinati a vivere fino alla fine dei loro giorni.

Nel frattempo, due secoli dopo, Lorenzo, Valery e Véro (la mia amatissima!) si preparano a combattere l’imminente guerra per il controllo delle risorse idriche di Skyland, e quando tutto sembra perduto, un ultimissimo asso nella manica salverà le sorti di Skyland.

Gli amori promessi, ma mai sbocciati, in questo terzo romanzo dalla splendida cover (I Love Piemme Freeway) verranno espressi, e tutti i personaggi verranno visti sotto una nuova, ultima luce.

Lo stile fresco e semplice di David Carlyle viene riproposto in queste trecentocinquanta pagine in modo a dir poco fantastico.

Cover del secondo volume
Valery… è Valery.

Lorenzo… Sì, lo so, a me non è mai particolarmente sceso, ma qui è davvero ben particolareggiato.

Véro… Non mi esprimo! Io adoro Véro! Il solo pensiero di abbandonarla mi fa venire i brividi…

E proprio di questo stavo per parlarvi: della nostalgia che ho provato dal momento in cui ho chiuso l’ultima pagina di questo romanzo.

Mi sono troppo affezionato a quei personaggi sopracitati per abbandonarli! Anche se, infondo, so che va bene così.

Skyland ha fatto il suo corso, gustando il lettore in modo squisito e donandogli fantastici momenti che, però, prima o poi, sarebbero dovuti terminare.

Concludo ringraziando David Carlyle per aver dato vita a questi splendidi romanzi, la Piemme per averli pubblicati, e poi ringrazio tutti quegli “Skylandiani” che mi hanno così tanto divertito!


 David Carlyle
Skyland Trilogy
   1. Skyland. Le isole nel vento, 2009
   2. Skyland. La nave delle tempeste, 2010
   3. Skyland. La guerra dell'acqua, 2011 


Consigliato agli amanti dei distopici, soprattutto al pubblico maschile, e a chi non riesce a fare a meno dello Sci-Fi.


Voto: 3 ½


David Carlyle

Appassionato di motori e di viaggi, ha iniziato a girare il mondo a soli 11 anni, e non ha più smesso. Quando non è impegnato a esplorare il pianeta o a costruire mongolfiere, studia il futuro della sua famiglia, che gli dà ispirazione per i suoi romanzi.

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