Ed eccoci nuovamente qui, su
“Gocce d’inchiostro” in occasione di una nuova recensione, riguardante,
stavolta, un romanzo mediocremente apprezzato in patria e maggiormente amato
qui in Italia. Un romanzo che vanta il possesso di una cover incredibilmente
evocativa, originale e intrigante, capace di attirare chiunque.
Rullo di tamburi!
Ogni cuore nasconde un segreto.
Autore: Essie Fox
Titolo originale: The Somnambulist
C. E.: Castelvecchi
Prezzo: 18.50 euro
Pagine: 381
Genere: Thriller Storico
Trama: Quando, nella Londra di fine Ottocento, la diciassettenne Phoebe Turner
aveva accettato la proposta dell'eccentrico Nathaniel Samuels e, dalla capitale
inglese, si era trasferita a Dinwood Court, pensava che tutto si sarebbe
risolto in una nuova esperienza; lavorare come dama di compagnia per Lydia, la
moglie del signor Samuels, una donna fragile e malata di nervi. Ma c'è un
passato tenebroso che non vuole essere dimenticato: un'ombra che segue la
giovane Phoebe in quell'isolata residenza di campagna per svelarle la vicenda
di un'amante dal cuore spezzato, di una giovane attrice costretta ad
abbandonare il palcoscenico, di un maggiordomo in preda a desideri
inconfessabili e di una povera ragazza, Esther, la figlia di Nathaniel e di
Lydia, ritrovata morta assiderata, tanto tempo prima, nei campi che circondano
la casa di Dinwood Court. Al centro di questo labirinto di inganni e
tradimenti, Phoebe scoprirà di non essere la persona che aveva sempre creduto.
E che la sua venuta a Dinwood Court non era certo stata frutto del caso. Ma
dopo aver regalato il suo amore a un ragazzo che potrebbe essere suo fratello e
ora che, nel cuore della notte, i tormenti della povera Esther puntano il dito
contro un insospettabile assassino, Phoebe è costretta a spalancare le porte
che sbarrano i segreti di una casa. Scoprirli sconvolgerà la sua vita,
trascinando ogni suo gesto, ogni sua parola, ogni sua emozione nelle pieghe
oscure di una trama di un grande romanzo gotico.
La mia opinione
Okay,
lo ammetto. Sin dal momento i miei occhi incontrarono, tempo fa, la cover
de La sonnambula, fu amore a prima vista, tanto che desiderai il romanzo
ardentemente. Sin dal giorno della sua uscita, tante volte è rientrato nel mio
Carrello, prima di un acquisto on-line, per poi essere sfortunatamente
rimpiazzato da qualcosa che aveva la priorità. Ma è stato il momento in cui ho
visto per la prima volta la copertina dal vivo, quando ho scartato l’involucro
che aveva permesso il suo intatto arrivo a casa, che mi ha dato, per così dire,
il colpo di grazia. Immediatamente mi sono fiondato all’interno delle sue
pagine, non potevo farne a meno. La sonnambula, come potete notare, ha
il vantaggio di possedere una cover intrigante, quasi persino invitante,
che attira il lettore affamato di storie strambe, sui generis,
particolari. La trama de La sonnambula prometteva proprio questo: epoca
vittoriana, intrighi, misteri familiari, paranormale. Tutto ciò che un romanzo,
per piacermi, potrebbe avere. Sarà andata esattamente così? Oppure la
sonnambula sarà stata una nuova delusione, in seguito al tanto bramato
insoddisfacente Chi è Mara Dyer? Prima di scoprirlo, immergiamoci pure
nelle ingarbugliate acque fine-Ottocentesche rappresentanti il plot de La
sonnambula.
La sonnambula,
primo volume dell’esordiente autrice britannica Essie Fox, volume
autoconclusivo di genere Thriller dalle sfumature paranormali e le
ambientazioni storiche, narra le vicende che girano attorno alla diciassettenne
Phoebe Turner e la sua famiglia. Phoebe, in tutta la sua esistenza, non si è
mai allontanata da sua madre Maud, per lei è sempre stata un punto di
riferimento, una figura indispensabile, un modello da seguire. Eppure qualcosa,
ben presto, dividerà le due. È proprio nelle prime pagine del romanzo che tutto
ha inizio: Phoebe e Maud vanno a fare visita alla zia Cissy, ex-attrice che da
tempo si è ritirata dal palcoscenico, donna a cui Phoebe è parecchio legata.
Durante un’apparizione in teatro di Phoebe, infatti, salirà tutt’un tratto sul
palco la zia Cissy, la quale, cantando come solo un usignolo potrebbe fare, non
solo riesce a rubarle la scena, ma lascia anche trasparire qualcosa che
comincia a turbare Phoebe. Subito dopo aver visto un uomo, seduto fra gli
spettatori, Cissy comincerà a piangere. Non disperatamente, ma così in silenzio
che solo Phoebe potrà scorgere le lacrime che solcheranno il viso della donna.
Dopo la morte della povera zia, però, ecco che Phoebe e Maud dovranno, come
anticipato più su, separarsi. Il nobile Nathaniel Samuels domanderà alla nostra
diciassettenne, per salvare lei e sua madre dai debiti che devono pagare, di
divenire la dama di compagnia di sua moglie, Lydia Samuels, una donna triste e
cupa. Sarà così che, accostato ad una storia d’amore tormentata, qualcosa
prenderà a perseguitare la nostra Phoebe. Un segreto oscuro, irrivelabile, che
affonda le radici nel passato. Riuscirà la nostra protagonista a venirne a
capo?
Lo
stile narrativo di Essie Fox è davvero molto intrigante. Sin dalle prime pagine
è possibile scorgere una consapevolezza da parte dell’autrice della propria scrittura
degna di nota. Tra dialoghi basati su un accurato studio degli usi e delle
usanze appartenenti all’epoca e descrizioni incredibilmente dettagliate di vani
e palazzi e ville, Essie Fox ricalca quello che è il mio favorito modello di
prosa, a metà strada fra il prolisso e il minuzioso. Eppure c’è stato qualcosa
che ha intoppato il tutto. Qualcosa che non ha lasciato ingranare La
sonnambula. Qualcosa che ha reso la sua lettura pesante, lenta,
sconclusionata. Qualcosa che mi ha quasi infastidito, ad un certo punto.
Qualcosa a cui devo darvi una spiegazione. La prima cosa che mi viene in mente
è la pacatezza quasi snervante che viene addensata persino in sezioni del tomo
dove di certo non serve. Persino nelle parti adrenaliniche, che avrebbero
dovuto possedere il compito di colmare d’ansia il lettore, tutto è tranquillo.
Inutile nasconderlo, La sonnambula non possiede alcuna precisione nei
ritmi, niente è calibrato in precedenza. Per non parlare del fatto che il
mistero comincia a sorgere soltanto intorno a pagina cento, quando, ormai,
tutto dovrebbe esser partito, ormai in viaggio per uno sviluppo degli
avvenimenti più coinvolgente e per una preparazione al finale piuttosto
bramata. Io, al contrario, non ho riscontrato praticamente nulla di tutto ciò.
La fetta Mystery del plot de La sonnambula mi è sembrata piatta,
scialba, priva di dinamiche emozionanti e interessanti, che, invece, avrebbero potuto
perfettamente combaciare con il sublime stile narrativo dell’autrice. Senza il
quale, per l’appunto, il calibro de La sonnambula si sarebbe potuto
sgonfiare parecchio.
Un’altra
pecca che mi sento di denominare, come molti hanno già fatto on-line, riguarda
la questione della trama presente fisicamente sul retro del romanzo. Quella che
potete leggere sulla scheda ufficiale del tomo, più su, per intenderci.
Ragazzi, la mia domanda è: perché svelare nel plot che dovrebbe
soltanto invogliare all’acquisto del volume gli unici, pochi spunti intriganti
degli intrecci narrativi de La sonnambula? Non credo riuscirò mai a
ricevere una risposta. Spero soltanto che voi, miei cari amici lettori, non
abbiate ancora letto quel trafiletto e vi siate limitati al mio breve riassunto
riguardo il plot, altrimenti difficilmente troverete la lettura de La
sonnambula avvincente e interessante. Quella quarta di copertina è fin
troppo carica di spoilers. Prima di giungere ad una conclusione
ufficiale, però, vorrei spezzare un’ulteriore lancia a favore del volume,
altrimenti non giustificherei più di tanto il voto finale. Un voto non di certo
alto, ma sicuramente mediocre e nemmeno lontanamente stroncante oppure
distruttivo. Sto parlando di Phoebe, la protagonista. Nonostante in alcuni
punti la sua poca perspicacia mi sia parsa poco veritiera, devo dire che
leggere dei suoi pensieri e delle sue riflessioni sia stato uno dei punti
maggiormente a favore de La sonnambula. Phoebe è una protagonista piuttosto
innovativa. Una dama d’Ottocento, che non può non ammaliare il lettore
affascinato dall’epoca.
Per
concludere, quindi, consiglio di certo il romanzo a coloro che adorano gli
stili narrativi ricchi di abbellimenti, particolareggiati da una prolissità
apprezzabile, e non a chi, invece, ama le prose impattanti, secche e
disarmanti. La sonnambula, poi, è un romanzo prettamente indirizzato
agli amanti dell’epoca dal volume presa in considerazione: il tardo Ottocento
londinese, per cui, se non siete fans sfegatati di questo periodo storico
cambiate rotta e lasciate La sonnambula lì dov’è. Infine, giusto per un
appunto, sicuramente La sonnambula non è una lettura estiva. È una
lettura complessa, che va preferibilmente letta accanto al camino, nel bel
mezzo di un freddo pomeriggio invernale.
Consigliato agli amanti del genere Storico.
Voto:
3 -
Essie Fox
Essie Fox è nata e cresciuta
nell’Herefordshire, in Inghilterra, ha lavorato come editor e come
illustratrice prima di concentrarsi sul suo vero amore: la scrittura. Autrice
del popolare blog virtualvictorian.blogspot.com, sta già lavorando a un nuovo
romanzo. Vive tra Londa e
Windsor insieme a suo marito e a sua figlia. Il sito dell'autrice:
www.essiefox.com
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RispondiEliminaAllora, secondo me, lo apprezzerai molto più di quanto abbia fatto io :D
Eliminaaushua noooo ho letto il plot! uffa X°D che iella! va beh D: comunque si in effetti l'epoca intriga molto anche me (:
RispondiEliminaAllora secondo me una chance potresti dargliela, Deni ^^
EliminaIo ero rimasta stregata dalla copertina come te XD ma anche se l'avevo nella libreria da mesi, non l'ho mai incominciato... un pò perchè le pagine sono tantissime e un pò perchè avevo sentito qualcuno dire che era deludente. Dopo questa recensione (bellissima inoltre), mi è passata totalmente la voglia! Lo scambierò XD
RispondiEliminaGrazie mille per i complimenti, Noe :D E mi sa che fai bene. Credo proprio che non faccia per te ^^
Eliminainfatti è pronto per una nuova casa XD
EliminaNonostante ami l'ambientazione e la copertina, credo che non lo aggiungerò nella wish. Bella recensione, come sempre, J :D
RispondiEliminaGrazie mille, Ronnie ^^
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