Se ieri abbiamo dedicato la
nostra attenzione ad un romanzo di genere Urban Fantasy destinato ad un
pubblico di Young Adults dai mille pregi - e sto parlando di Muses di Francesco Falconi (qui, la mia
recensione) -, quest’oggi puntiamo i riflettori di “Gocce d’inchiostro” su un
romanzo che ho ugualmente apprezzato, giunto nelle librerie italiane da
pochissimo tempo per conto della Casa Editrice Tre60 - ormai denominata «l’imbattibile nel rapporto qualità-prezzo» -, un romanzo che, analogamente a come è accaduto con Muses,
ho terminato nel giro di poche ore.
Rullo di tamburi!
«Una ventata d’aria fresca nel panorama dell’Urban Fantasy:
finalmente!»
(Kirkus Review)
Autore: Cherie
Priest
Titolo originale: Bloodshot
C. E.: Tre60
Prezzo: 9.90 euro
Pagine: 348
Genere: Urban Fantasy Adult
Trama: A Raylene Pendle non
piace essere una vampira e, soprattutto, lei non vuole avere niente a che fare
con i suoi simili. Ecco perché i suoi clienti sono esclusivamente esseri umani,
sebbene si tratti sempre di personaggi poco limpidi. Raylene, infatti, è una
ladra professionista: su commissione, ruba opere d’arte d’inestimabile valore e
rarissimi gioielli antichi. Il giorno in cui viene contatta da Ian Scott, un
vampiro, Raylene è quindi molto diffidente. E i suoi dubbi si moltiplicano
quando Ian le racconta di essere stato la cavia di un progetto segreto
finanziato dal governo per scoprire l’origine dei poteri dei vampiri e
sfruttarli in ambito militare. Purtroppo gli esperimenti a cui è stato
sottoposto lo hanno reso cieco e ora, grazie all’aiuto di Raylene, lui si vuole
vendicare, recuperando alcuni documenti che proverebbero i crimini commessi dal
responsabile del progetto, il maggiore Bruner. Non appena accetta l’incarico,
però, la vampira entra nel mirino di spietati agenti speciali, disposti a tutto
pur di fermarla. E anche il dottor Keene, il medico che ha preso in cura Ian
dopo la fuga dal laboratorio dell’esercito, sembra nascondere troppi segreti:
capire di chi si può fidare non è semplice, ma per Raylene potrebbe rivelarsi
l’unico modo per restare in vita…
La mia opinione
Qualche
tempo fa, nel momento in cui la gentilissima ed efficientissima Casa Editrice
Tre60 m’invio la mail d’anteprima riguardante Ladra di sangue, letta la
trama e analizzata per bene la copertina, ne chiesi immediatamente una copia. Ladra
di sangue, infatti, primo volume di una attuale duologia di genere Urban
Fantasy destinato ad un pubblico di adulti - dico «attuale» perché, dato
il buon successo ottenuto in patria, pare sia destinata a crescere -, sembrava
possedere tutte le carte in regola per poter divenire una delle mie serie del
filone letterario a cui appartiene preferite. Eh già. Se un paio d’anni fa, in
effetti, le Case Editrici italiane diedero vita ad un exploit
incredibile, pubblicando palate e palate di tomi appartenenti al genere Urban
Fantasy per adulti, oggi sembra stiano cominciando ad allentare la presa. E ciò
non fa che intristirmi, anche se, in tutta franchezza, non le biasimo: ci sono
i seguiti delle saghe da loro precedentemente pubblicate da portare avanti.
Fatto sta che, però, avendole lette quasi tutte, cercavo qualcosa di nuovo da
un bel po’, e Ladra di sangue capitava proprio al momento giusto.
Adesso, dopo questa introduzione, come d’abitudine, piuttosto personale,
addentriamoci pure all’interno della trama del romanzo.
Ancora
una volta, a narrare le vicende, proprio come un degno Urban Fantasy destinato
ad un pubblico di adulti richiede, è la protagonista stessa, e nel caso di Ladra
di sangue stiamo parlando della vampira-dalla-veneranda-età-ma-dall’aspetto-più-che-giovanile
Raylene Pendle, nonché ladra di professione. Ebbene sì, miei cari, avete letto
bene - e forse per una volta una Casa Editrice nostrana decide d’affibbiare ad
un romanzo il titolo che più lo rappresenta -, Raylene, caratterizzata da
sinuosi capelli corti e occhi scuri, è proprio una ladra. Da tutte le parti
viene contattata per svolgere dei furti, i quali, però, a volte si rivelano
vere e proprie missioni di spionaggio. Ma a Raylene non importa, le piace così tanto la
sua occupazione che non la svolge neanche per scopo di lucro. Il
principio principale su cui si basa l’esistenza di Raylene non sono i soldi, né il sesso, né il sangue - ormai è vecchia anche per quello -, ma quello di starsene alla larga dagli altri vampiri. E non solo dai vampiri che
vagano solitari nel mondo, come lei, ma soprattutto dalle Casate, ovvero gruppi
di non-morti capitanati da un patriarca o da una matriarca che detta ai propri
seguaci ordini da seguire. E Raylene non è la seguace di nessuno, se non di sé
stessa. Ecco perché vive uno stile di vita lontano da quello di un redivivo appartenente ad una Casata. Ritornando al plot principale di Ladra di sangue, nelle prime pagine del tomo, Raylene viene intercettata da qualcuno in un modo alquanto strano: per mezzo di una lettera, e non attraverso i suoi contatti,
come avviene di solito. Raylene e i suoi istinti vampireschi comprendono
all’istante che non è opera di un umano, si tratta di un redivivo. E un
redivivo che conosce anche il posto in cui vive. Nulla di positivo. Quando
Raylene, però, riesce a contattare il suo cliente, il ricco vampiro Ian Scott, ascoltata
la sua storia, a causa della sua spudorata curiosità, accetterà il compito che Ian
vuole per affidarle. Un compito che la metterà, ben presto, in guai seri.
Raylene, infatti, tra infiltrazioni, spionaggi, furti e scoperte, si ritroverà
a fare i conti niente poco di meno che con il governo stesso. Riuscirà Raylene
a cavarsela anche stavolta?
Se lo
state pensando, miei cari amici lettori, sì, è vero: il plot narrativo
di Ladra di sangue è a tutti gli effetti un misto di clichés e
originalità, caratteristica degna d’esser evidenziata in una recensione che si
rispetti. Abbiamo, in effetti, già incontrato parecchie volte la figura della
Casata di vampiri, elemento colonna portante della mitologia-base di Ladra
di sangue - mi vengono in mente, ad esempio, la saga incentrata sulla
sterminatrice di vampiri Anita Blake di Laurell K. Hamilton (qui, la mia
recensione riguardo Resti mortali, secondo volume del ciclo) e quella
incentrata sulla vampira Merit di Chloe Neill, inaugurata in Italia lo scorso
settembre con Alcune ragazze mordono (qui, il mio post di Prossima
Uscita), anche se personalmente non l’ho ancora letta. Ma se quello appena
enunciato era a tutti gli effetti un cliché, non posso mica tralasciare
il fatto che le figure maschili presenti in questo testo non sono i palestrati
supersexy a cui siamo abituati, ma un cieco e una drag queen, come non posso
dimenticarmi che la figura della vampira ladra, chiusa in sé stessa, non aperta
al mondo è del tutto innovativa. Il carattere e il carisma di Raylene, in
effetti, sono degni di nota. Per non parlare della personalmente
apprezzatissima caratterizzazione del personaggio di Raylene che il testo
vanta, una caratterizzazione ben fatta, ben costruita, una caratterizzazione
che, a differenza di altri romanzi appartenenti allo stesso genere letterario
di Ladra di sangue, rendono Raylene una vera vampira. Una vampira
che non si fa scrupoli nel bere sangue da qualcuno, e nemmeno nell’ucciderlo.
Non dimentichiamo, in effetti, che la figura del vampiro, prima di venire
completamente stravolta, ribaltata, ricostruita, rappresentava il Predatore,
non la Preda, come, invece, da un po’ di tempo a questa parte le storie degli
scrittori a noi contemporanei continuano a raccontarci. E, francamente, non
posso che vedere in tutto ciò il pregio per eccellenza di Ladra di sangue.
Un
pregio che va ad accostarsi ad un discreto stile narrativo dell’autrice. Cherie
Priest, autrice famosa, all’estero, per la sua saga appartenente al genere
Steampunk The Clockwork Century, ancora inedita in Italia (qui, la mia
recensione riguardo Red Love. Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio
di Kady Cross, appartenente a questo filone letterario), possiede una prosa
piuttosto giovanile, fresca, di rapida lettura. Una prosa che, però, molte
volte va ad appesantirsi a causa di un allungamento piuttosto spropositato
delle situazioni. Nelle trecentoquarantasette pagine che costituiscono Ladra
di sangue, infatti, gli avvenimenti principali che portano avanti la trama
del romanzo si possono quasi contare sulla punta delle dita. Se per qualcuno
ciò potrebbe rappresentare un pregio, per qualcun altro no. Come la penso io?
Ragazzi, sapete che, personalmente, amo molto i romanzi prolissi. Mi piace
addentrarmi sino in fondo all’interno della trama di un libro, e viverla completamente
assieme ai personaggi: emozioni che un romanzo breve e rapido difficilmente
potrebbe darmi. Il problema di lentezza, anzi, di appesantimento delle situazioni
che solo all’inizio ho riscontrato in Ladra di sangue, quindi, non era dovuto
al romanzo in sé, ma al fatto che effettivamente mi aspettavo qualcosa di
diverso. Come dicevo più sopra, credevo di ritrovarmi di fronte ad una nuova Riley Jenson
(qui, la mia recensione riguardo Black Moon. L’ombra del cuore di Keri
Arthur, ottavo e penultimo volume del ciclo letterario a lei dedicato), invece Raylene è
qualcosa di completamente differente, ma allo stesso tempo innovativo.
In
conclusione, alla base di tutto ciò che ho enunciato in precedenza, mi sento di
consigliare la lettura di Ladra di sangue a quella fetta di lettori
appassionati al genere Urban Fantasy che desiderano «una ventata d’aria
fresca», ricordando la citazione di Kirkus Reviews sopra riportata, e che magari apprezzano maggiormente delle letture prolisse in paragone a delle
letture brevi. E, se proprio desiderate che sia preciso e dettagliato, a coloro a cui piacciono le storie di spionaggio.
Cherie
Priest
Cheshire Red Reports
1. Ladra
di sangue, 2012 (Bloodshot, 2011)
2. inedito
in Italia (Hellbent, 2011)
+. la duologia potrebbe avere dei
seguiti
Consigliato a coloro che desiderano una bella ventata
d’aria fresca.
Voto: 4
Cherie Priest
Cherie Priest è nata a Tampa, in
Florida, nel 1975. Laureata in Letteratura inglese, grazie al successo di Ladra
di sangue si è subito imposta come nuova regina dell’urban fantasy e,
dall’inizio del 2011, collabora anche con una società che produce videogame.
Vive a Seattle con suo marito e un grosso gatto nero.
Jeanclaude...sei davvero meraviglioso, grazie! Mi aspettavo di leggere al più presto la suddetta recensione perché avevo già adocchiato il libro "Ladra di Sangue" e volevo saperne di più. Come al solito non ti sei smentito e hai inserito quei particolari che interessavano pure a me. "Una bella ventata d' aria fresca" e "Raylene è qualcosa di completamente differente, ma allo stesso tempo innovativo" le frasi che mi hanno definitivamente convinto a comprarlo al più presto assieme a "Muses" di Francesco Falconi(altra bellissima e particolareggiata recensione). Spero che riusciranno a coinvolgermi come mi aspetto, ti farò sapere, ciao!
RispondiEliminaAh, quanto mi mettono gioia commenti del genere *w* Grazie mille a te :D Grazie, grazie, grazie! Non sai quanto mi gratificano le tue parole ^^ Mi raccomando, non lasciarti sfuggire né uno né l'altro, e vedrai che non te ne pentirai ;) Fammi sapere cosa ne pensi :)
EliminaI complimenti li meriti tutti, per il tuo lavoro e la tua dedizione, le tue parole trasudano energia al cento per cento, praticamente sono innamorata del tuo stile. Non considerarmi esagerata, credimi che penso e sento ciò che dico, sinceramente. Spero che non cambierai mai il tuo modo di esprimerti. Appena ho letto le nuove recensioni mi sono sentita intrigata ed emozionata, la lettura è il mio hobby per eccellenza e queste novità mi hanno fatto davvero gola. Li commenterò di sicuro con te. Ti chiedo scusa in anticipo per due domande che voglio porti, che non centrano con gli autori che stai trattando, ma poiché sei un Blogger penso che ne sai più di me. Si tratta rispettivamente di Robin McKinley e il suo "Sunshine" e di Karen Marie Moning e il terzo volume della serie Fever(Il segreto del libro proibito e Il mistero del talismano perduto i primi due tomi). Ho indagato su Internet per sapere se il primo libro che ho citato ha o avrà un seguito(voci incerte), mentre della seconda autrice vorrei sapere quando uscirà il terzo romanzo in Italia. Naturalmente lo so che non hai la bacchetta magica, spero solo,se è possibile, di avere qualche notizia in più e intanto ti ringrazio di tutto cuore. Buona Domenica Jeanclaude!
EliminaAncora grazie :) Davvero. Non so quasi cosa dire, se non ringraziarti ^^ Per le domande stai tranquilla/o, sono qui per questo :) Per quanto riguarda Sunshine, no, non ci saranno dei seguiti, il romanzo è autoconclusivo, mentre, per quanto riguarda il terzo volume della serie Fever di Karen Marie Moning, che s'intitolerà La maledizione della luna nera, l'uscita è prevista sempre per Leggereditore per il prossimo settembre ^^ Spero d'esserti stato d'aiuto!! :)
EliminaP.S.: Per qualsiasi domanda di questo genere, o consigli letterari, o richieste di recensioni, puoi contattarmi sempre attraverso gli indirizzi che trovi nella sezione contatti, più su :)
Devo dire Jeanclaude che nessuno, finora, mi aveva dato del maschio nonostante io scriva al femminile... ahahahahaha. Scherzi a parte ti devo delle scuse per non essermi firmata come al solito "Un'appassionata lettrice di fantasy", ma è stata una svista poiché ero troppo coinvolta nello scrivere i commenti sopra pubblicati. Mi spiace che "Sunshine" non abbia un seguito, il finale mi è sembrato aperto a nuovi sviluppi futuri piuttosto che autoconclusivo e poi è difficile, per me, dimenticare Constantine... menomale che invece l’altro libro di cui ti avevo chiesto arriva a settembre, speriamo di scoprire qualcosa di più sul misterioso Gerico Barrons. Per le prossime domande "fuori luogo" approfitterò della sezione da te segnalatami, sei stato gentilissimo e soprattutto pieno di tatto a trattare le mie "mancanze". Ancora grazie Jeanclaude, alla prossima.
EliminaUn'appassionata lettrice di fantasy
No, ma figurati! Puoi anche continuare a commentare, a me fa piacere, solo che magari attraverso i miei contatti potrei darti risposte leggermente più esaustive :) Comunque grazie ancora per i complimenti :) Gentilissima ^^
EliminaP.S.: Avevo intuito fossi tu, però, sai, non volevo commettere un errore :D
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