venerdì 1 giugno 2012

Recensione: Muses di Francesco Falconi

Salve a tutti, miei cari amici lettori!

A distanza di un giorno dall’ultima volta in cui mi son fatto sentire, in occasione della mia recensione riguardo al discreto La profezia del Lupo. L’eredità dell’ombra di Marilù Monda (qui), edito dalla Casa Editrice Piemme Freeway, quest'oggi i riflettori di “Gocce d’inchiostro” sono puntati su un romanzo da poco giunto sugli scaffali delle librerie nostrane, un romanzo che ha incantato tutti coloro i quali lo hanno tenuto stretto fra le proprie le dita, un romanzo originale, introspettivo, vero. Qualcuno lo ha denominato «ruvido». Un romanzo che non dovete nella maniera più assoluta lasciarvi sfuggire, ragazzi.

Rullo di tamburi!

«Un libro appassionante, ricco di colpi di scena,
che tiene incollati alle pagine e con una protagonista indimenticabile.»
(Licia Troisi, autrice de I regni di Nashira. Il sogno di Talitha)


Titolo: Muses
Autore: Francesco Falconi
C. E.: Mondadori, collana Chrysalide
Prezzo: 17.00 euro
Pagine: 488
Genere: Urban Fantasy Young Adult

Trama: Quando scappa da Roma  diretta a Londra, coperta di tatuaggi e piercing, Alice sente che la sua vita potrebbe cambiare per sempre. Ha appena scoperto di essere stata adottata, ma per lei questa  notizia è quasi un sollievo. Cresciuta con un padre violento e una madre incapace di esprimere il proprio affetto, ora Alice deve scoprire le sue radici e l’eredità che le ha lasciato la sua vera famiglia. Decisa, risoluta, ribelle, è una violinista esperta ed è dotata di una voce straordinaria. Ed è proprio questa voce a guidarla verso la verità: le antiche nove Muse, le dee ispiratrici degli esseri umani, non si sono mai estinte. Camminano ancora tra noi. I loro poteri si sono evoluti. E Alice è una di loro. La più potente. La più indifesa. La più desiderata da chi vorrebbe sfruttarne gli sconfinati poteri per guidare gli uomini, forzarli se necessario, fino alle conseguenze più estreme. Ma un dono così può scatenare l’inferno. E sta per accadere.


La mia opinione

Miei cari amici lettori, lo ammetto, confessarvi il fatto di aver divorato Muses pare quasi un eufemismo. Cominciato ieri sera, stanco dopo un’intera giornata passata fuori casa, non sono più riuscito a staccarmene. Praticamente, nelle ultime ore, non ho fatto altro che leggere Muses. Ieri notte, questa mattina, questo pomeriggio. Assieme ad Alice sono riuscito a trascorrere momenti così intensamente colmi di emozione, adrenalina, tensione, stupore, timore, che il tempo impiegato per giungere alla conclusione del tomo mi è parso un battito di ciglia. Le pagine del romanzo, presentate da una cover letteralmente mozzafiato che in una sola immagine pare raccontare tutto ciò che Muses è, mi sono scivolate fra le dita come nulla, non lasciandomi nemmeno il tempo di prender fiato. I miei occhi, famelici di dettagli e di spiegazioni, dopo un primo personale momento carico di titubanza, scorrevano fra le righe del volume in modo incredibilmente rapido. Poche altre volte mi era capitato tutto ciò. Ebbene, dopo questa piccola introduzione del tutto soggettiva, passiamo alla nostra classica immersione all’interno del plot narrativo del romanzo protagonista del post, Muses.

A narrare le vicende raccontate dalle righe di Muses, primo volume di una duologia di genere Urban Fantasy destinato ad un pubblico di Young Adults, è Alice, protagonista del tutto indiscussa del tomo. Alice De Angelis: vent’anni; romana; capelli corti tinti di un biondo ossigenato; piercing e tatuaggi in ogni parte del corpo; aspirazione, la musica; occupazione, membro di una rock band dal discreto successo locale, i Blood Tears. È questa la ragazza che ci viene presentata nelle prime pagine del volume. Un’Alice cupa, testarda, solitaria. Chiusa in sé stessa. Una ventenne piena di problemi, familiari e non. Una giovane dall’anima intristita e dal cuore congelato per colpa di un vissuto che le ha lacerato l’esistenza. Ma Alice non desidera altro che scappare dalla sua vita. Non desidera altro che cambiare. Non essere più vittima dell’Angelo Oscuro che da sempre sceglie al posto suo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Ed è sulla base di tutto questo che Alice deciderà di abbandonare ogni cosa pur di andare a scavare in un passato di cui non sa nulla, un passato nuovo, un passato che affonda le proprie radici nelle sue origini, un passato che, sino a questo momento, non aveva neanche immaginato di possedere. Un passato irreversibilmente collegato a Londra. E sarà proprio per le vie della città-simbolo dell’eleganza e della raffinatezza britannica che Alice si ritroverà a fare i conti con la sua stessa natura, una natura spaventosa, temibile, una natura che ha origine nella sua vera famiglia. Gli Evans. Così, tra intrighi, complotti, situazioni surreali, eventi che la segneranno per sempre, Alice scoprirà di essere una delle Nove Muse, Dee quasi del tutto scomparse, i cui poteri, rari e in via d’indebolimento, sono bramati da gente pericolosa, malvagia. Di chi si potrà mai trattare? Riuscirà Alice a capire quale sarà la parte giusta dalla quale stare?

Come dicevo nella premessa iniziale, ovvero quella precedente alla scheda del romanzo, Muses e il suo plot narrativo non possono che rappresentare musica per le orecchie degli appassionati di Urban Fantasy. Ne abbiamo lette di storie, negli ultimi anni, storie alla cui base siamo riusciti a trovare ogni sorta di elemento sovrannaturale, ma quello delle Muse, accostato ad una bravura stilistica da parte di Francesco Falconi indubbiamente degna di nota, non era mai stato neanche sfiorato. Attraverso la sua prosa ben calibrata, infatti, Francesco Falconi è capace d’incantare, quasi ammaliare il lettore che si ritrova a sfogliare le pagine di Muses, lasciandolo divenire prigioniero delle Dee delle Arti, lasciandolo vivere sino infondo una trama speciale, a tratti drammatica, amara, una trama disegnata da una prosa impattante, priva di censura, cruda e tagliente, una prosa che va a intersecarsi, quasi come fossero due tessere di uno stesso puzzle, ad una storia altrettanto ruvida, profonda, oscura. E tutto ciò non può che andare a genio, non può che condurre Muses diritto in cima alla lista di romanzi di genere Urban Fantasy che hanno più segnato questo filone letterario.

Ma, accanto ad un plot interessante, intrigante e uno stile narrativo colmo di maestria, troviamo anche una protagonista così ben tratteggiata da parer reale, viva. Alice sembra quasi respiri sotto la carta, durante la lettura, e sapete che non spreco facilmente commenti del genere. Non sto esagerando. Sembra di sentirla proprio accanto a sé mentre si legge delle vicende che caratterizzano la sua esistenza. Di udire il suono melodioso della sua voce. La sua voce di Musa. Di sentirla cantare Dark Angel accompagnata dai Blood Tears al Circolo degli Artisti, di sentirla intonare la colonna sonora di Muses dinanzi ad Ian, e a Ray, a Dolores, a Patricia e a Lourdes. Di toccare quasi con mano la sua vulnerabilità, la sua incostanza, le sue problematiche. E di esser spettatori visivi del progredire del suo percorso di formazione morale, rimanendo affascinati dalla sua forza d’animo, dalla sua determinazione e caparbietà. Però, inutile non affermarlo, questa veridicità di Alice non può che essere un’arma a doppio taglio per Muses. Alice, infatti, potrebbe esser tanto capace di scavarsi un posticino tutto suo nel cuore di un lettore così come potrebbe esser detestata sino al midollo da un altro lettore. Ribadisco: è come se si trattasse di una persona, non di un personaggio, potrebbe risultare antipatica tanto quanto simpatica. Personalmente come la penso a riguardo? Non lo nascondo, inizialmente non ho provato poi tutto questo amore nei suoi confronti, ma devo ammettere che con il proseguo della lettura, e arrivando a conoscere ogni sfaccettatura del suo carattere, ho imparato ad apprezzarla sino infondo.

Quindi, in conclusione, Muses si è rivelato una vera e propria scoperta. Un libro emozionante, che non potrebbe non andare a genio a quegli amanti dell’Urban Fantasy i quali si sono un po’ stancati di ritrovarsi dinanzi ad un copia-incolla della stessa storia. Muses abbatte ogni sorta di cliché, divenendo uno dei principali esponenti del panorama Urban Fantasy italiano. Ragazzi, non lasciatevelo sfuggire.


Francesco Falconi
  Muses
    1. Muses, 2012
    2. ancora privo di titolo, attualmente in scrittura
    +. possibili eventuali altri
  

Consigliato.
Un romanzo che si legge tutto d’un fiato.


Voto:  4 ½


P.S.: Conoscendo i miei lettori, adesso molti di voi si staranno chiedendo il motivo per cui non ho alimentato un po’ di più il voto. La risposta l’avete letta nel penultimo paragrafo della recensione: è, infatti, relativo alle titubanze iniziali che riscontravo nei confronti di Alice. Anche se si sono via via dileguate, non posso non prenderne atto.

P.P.S.: Non credo resisterò a sopravvivere nell’attesa del suo sequel… Ragazzi, preparatevi ad un finale half-cliffhanger!


Francesco Falconi

Francesco Falconi è nato a Grosseto il 26 giugno 1976. Nel 2002 si laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni a Siena, per poi trasferirsi a Roma, dove lavora come consulente per Altran Italia. Nel 2006 esordisce nel mondo editoriale con la saga fantasy Estasia. Successivamente, nel 2008, pubblica Prodigium, una nuova saga rivolta a un pubblico di giovani adulti, seguita nel 2010 da Gothica – l’Angelo della Morte, L’Aurora delle Streghe – Underdust, Nemesis – L’Ordine dell’Apocalisse, edito Castelvecchi Editore ed Evelyn Starr - Il diario delle due lune accompagnato dal suo sequel, Evelyn Starr - La regina dei Senzastelle, creati a quattro mani con Luca Azzolini. Muses è il suo ultimo lavoro.

16 commenti:

  1. Bella recensione, Jean. Mi hai indotta a comprare questo libro, anche se non so come fare dato che sto in Inghilterra :/ Spero di vincerlo nel giveaway, altrimenti mi tocca farmelo comprare e spedire da mia nonna in Italia ahah

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    1. Ehi, Vero :) L'importante è non lasciartelo sfuggire, mi raccomando! ^^

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  2. Inutile dire che la pensiamo in maniera diversa XD anche perchè avrai letto la mia recensione... però sono contenta che ti sia piaciuto!

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    1. Eh sì, la pensiamo in maniera diversa e ho letto la tua recensione :) Sono contento, però, che tu, alla fine, ti sia ricreduta (anche se solo per poco) :D

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  3. Ciao Jean, finalmente sono riuscita a leggere la tua recensione... fantastica come sempre!!! Come sai ho ricevuto questo libro pochi giorni fa ed ora sono ancora più impaziente di leggerlo soprattutto perché non conosco ancora lo stile di Falconi!

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    1. Ehi Saraaa! :) Attendevo con ansia il tuo commento (non so perché, ma sapevo che riguardo a questa recensione avresti commentato ^^). Grazie mille per i complimenti, cara *w* Grazie grazie grazie!! Non vedo l'ora di leggere la tua recensione :)

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  4. Oh bene bene.. tu e la PUTTA NOEMI mi avete incuriosita con questa "guerra" delle recensioni.. inutile dire che siete agli opposti! Rimango comunque dell'idea che questa protagonista un po' acida semi-avvelenata dal suo passato non mi ispira tantissimo.. soprattutto se dici che all'inizio eri leggermente indeciso! Io ho un problema con i libri se non mi prendono da subito diventa quasi impossibile finirli!
    Al di la di questo, la tua è un'ottima recensione, ben scritta come sempre che soddisfa la mia curiosità!

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    1. Uh :) Grazie mille per il commento, Momy. E grazie infinite per i complimenti!! *w* Gentilissima ^^

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  5. Hihi, ormai credo tu abbia capito quali sono i miei gusti!! :)
    Un abbraccio!

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  6. Davvero bella recensione! Concordo, anche se la protagonista mi ha convinta da subito. Io l'ho trovata molto fragile più che arrogante per questo ho amato questo libro.

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    1. Benvenuta, Serena :) Grazie mille per i complimenti :D Sono contento che anche a te sia piaciuto ^^ Muses è davvero bello :D

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  7. :)) seguirò il tuo blog mi sa che abbiamo gli stesso gusti.

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  8. Come sai, l'ho tanto voluto e, alla fine, ne è valsa la pena :)
    Un ottimo inizio, uno svolgimento che non mi ha entusiasmato poi tanto e un finale che mi ha lasciato a bocca aperta. E' il primo libro che ho letto dell'autore e il suo stile mi ha veramente impressionato! Concordo con tutto quello che hai detto, anche se, in attesa del seguito, ho dato messa stellina di meno nella mia recensione. :)

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    1. Sono così contento che finalmente tu l'abbia letto! E ancora di più che ti sia piaciuto, Mik *^*

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