sabato 31 marzo 2012

In My Mailbox [38]

Ciao a tutti!

E rieccomi qui, con la fantastica rubrica “In My Mailbox” creata da Kristi di The Story Siren.

Vediamo ciò che ho trovato nella mia cassetta delle lettere negli ultimi tempi…


TitoloIl diario di Carrie
Autore: Candace Bushnell
C. E.: Piemme Freeway
Prezzo: 16.50 euro
Pagine: 401
Genere: Chick-Lit YA

Trama: Chi pensa che le avventure di Carrie Bradshaw siano finite troppo presto, chi non ha mai smesso di sognare il giorno in cui metterà piede da Tiffany per un anello di diamanti e chi continua a chiedersi come si fa a diventare la regina di New York non può certo perdersi questo romanzo. Il diario di Carrie è la puntata mancante di Sex and the City, quella che ci racconta vita, amori e sogni di gloria della protagonista di una delle più celebri serie televisive di sempre prima che potesse permettersi le scarpe di Jimmy Choo. In pratica, l'equivalente cartaceo di un taxi fino a Manhattan. Per una ragazza di provincia convinta che la vita possa essere molto, molto eccitante.

Ricevuto dalla Casa Editrice Piemme Freeway, che ringrazio infinitamente.


TitoloThe Help
Autore: Kathryn Stockett
Titolo originaleThe Help
C. E.: Mondadori, collana Omnibus
Prezzo: 18.00 euro
Pagine: 516
Genere: Classico moderno

Trama: È l'estate del 1962 quando Eugenia "Skeeter" Phelan torna a vivere in famiglia a Jackson, in Mississippi, dopo aver frequentato l'università lontano da casa. Sua madre, però, vuole per la figlia solo un buon matrimonio. Ma Skeeter sogna in segreto di diventare scrittrice e l'unica persona che potrebbe comprenderla è l'amatissima Constantine, la governante che l'ha cresciuta, ma che sembra svanita nel nulla...





Acquistato on-line.
Ecco qui già pronta la mia recensione.


TitoloLe relazioni pericolose
Autore: Pierre Choderlos de Laclos
Titolo originaleLes Liaisons dangereuses
C. E.: Giunti Y
Prezzo: 7.00 euro
Pagine: 513
Genere: Classico

Trama: In un intrico di trame diaboliche un uomo e una donna senza scrupoli si procurano piacere vedendo soffrire chi ha meno malizia di loro. Il visconte di Valmont e la marchesa di Merteuil mettono in atto un piano perfido che ha come obiettivo il disonore di una ragazza sprovveduta e la distruzione della reputazione di una signora perbene. Ma non tutto si conclude come previsto e anche gli artefici del raggiro finiscono per pagare le conseguenze del proprio comportamento. Un romanzo dalla fama scandalosa, tanto grande quanto il suo successo tra i lettori del tempo.


Acquistato on-line.
Già terminato, anche se, ovviamente, essendo un classico, non ne farò una recensione.
Sento, comunque, di potermi permettere di dire che mi aspettavo qualcosa di meglio, molto meglio.



E voi? Cosa avete trovato nella vostra cassetta delle lettere?

venerdì 30 marzo 2012

Recensione: The Help di Kathryn Stockett

Buongiorno, miei cari lettori!

Ebbene sì, quest’oggi prenderò in esame un romanzo a dir poco splendido, a dir poco magnifico, a dir poco unico, a dir poco commovente. Un romanzo di cui vale proprio la pena parlare. Premetto, comunque, che questa recensione sarà un po’ sui generis, una recensione molto più prolissa del solito, ma molto, e sottolineo molto, sentita.

Rullo di tamburi!

Il vento della libertà inizia a soffiare.


TitoloThe Help
Autore: Kathryn Stockett
Titolo originaleThe Help
C. E.: Mondadori, collana Omnibus
Prezzo: 18.00 euro
Pagine: 516
Genere: Classico moderno

Trama: È l'estate del 1962 quando Eugenia "Skeeter" Phelan torna a vivere in famiglia a Jackson, in Mississippi, dopo aver frequentato l'università lontano da casa. Sua madre, però, vuole per la figlia solo un buon matrimonio. Ma Skeeter sogna in segreto di diventare scrittrice e l'unica persona che potrebbe comprenderla è l'amatissima Constantine, la governante che l'ha cresciuta, ma che sembra svanita nel nulla...






La mia opinione

Dio solo sa quanto ho agognato The Help, quanto l’ho desiderato, quante volte sono stato proprio sul punto d’acquistarlo, quante volte, a causa di qualche altra priorità, ho sempre rimandato, quante volte sono passato dalla sua pagina aNobii per leggerne le recensioni, quante volte sono rimasto incollato con la faccia davanti alla sua cover. Insomma, dire che tra me e The Help ci sia stato da subito un certo feeling, a questo punto, pare quasi inutile. E vi anticipo che questo feeling è cresciuto sempre più, sino a divenire un vero e proprio amore.

Proprio così, io ho amato The Help alla follia, l’ho amato nei suoi pregi e nei suoi difetti, nella sua schiettezza e nella sua poesia, nella sua drammaticità e nella sua ironia, nei suoi personaggi e nelle sue ambientazioni. Ogni cosa che lo riguarda mi ha conquistato, mi ha rapito, mi ha fatto suo prigioniero, mi ha spinto a tenere il tomo sempre accanto a me per più di quarantotto ore di fila: quando ero a scuola, The Help era sotto il banco; quando ero sotto le coperte, The Help era sul comodino; quando ero seduto a tavola, The Help era sul frigorifero; quando ero in giardino, The Help era sulla sdraio. Una vera full immersion nel libro, che, vi posso assicurare, merita, eccome se lo merita, di esser messo in luce.

Cover UK
The Help è, infatti, il racconto drammaticamente vero di una realtà che per anni ha caratterizzato la nostra storia, di una realtà che, se anche ci voltassimo solo un secondo a guardare indietro nel tempo, ci viene sbattuta in faccia con ferocia e crudeltà, una realtà che forse, ancora oggi, ci perseguita. Ci troviamo nell’agosto del 1962 a Jackson, nel Mississippi, Stato situato nel profondo Sud degli Stati Uniti. A parlare è una donna, non molto giovane, che ci presenta dettagliatamente lo scenario in cui verrà ambientato il romanzo, uno scenario afoso, descritto in maniera così sublime che pare quasi di essere lì, con lei. In seguito scopriamo che la voce narrante ha un nome, e per di più piuttosto strano: Aibileen. Aibileen si trova al lavoro, è la domestica di casa Leefolt e, nel momento in cui parla, sta accudendo la piccolina di famiglia. Ci spiega che accudire bambini e casa, al posto delle signore, è il suo mestiere. Ci spiega che è ciò che fa da sempre, da quando era una ragazzina. Ci spiega che ormai ha accudito la bellezza di diciassette bambini, anche se ora nemmeno uno di loro si degna più di guardarla in faccia, che nessuno di loro l’ha mai ringraziata. Ci spiega che il suo incarnato è nero, e allora tutto torna. Dopo un paio di capitoli e una quarantina di pagine, la voce narrante cambia. È quella di Minny Jackson. La vita di Minny non è poi tanto differente da quella di Aibileen: anche il suo mestiere è fare la domestica, anche lei è una «nera», anche lei viene guardata con disprezzo dai «bianchi», anche lei viene trattata da schiava. Minny, però, al contrario di Aibileen, ha perso da poco il suo lavoro: Missus Walters è stata ricoverata in un centro per anziani, e sua figlia Hilly non ha bisogno di domestiche. Minny, allora, è in cerca di una nuova casa da tenere in ordine e di nuovi bambini da crescere mentre i suoi cinque figli sono da soli nella sua, di casa. Ma Minny deve portare avanti la baracca, così, con il suo fare tutto divertente e ironico, grazie alla sua amica Aibileen, sarà indirizzata da qualcuno, una nuova arrivata a Jackson, una certa Miss Celia. E ancora una volta, dopo aver sfogliato, bramosi di dettagli, le pagine, ci ritroviamo dinanzi ad un’ultima, nuova voce narrante. Il suo nome è Miss Skeeter. A questo punto è quasi impossibile che non ci torni alla memoria quando, all’inizio di The Help, avevamo incontrato quella ragazza che aveva avuto il coraggio di dare filo da torcere alla maligna, nonché presuntuosa, Hilly. E sorridiamo. Entrare nella sua psiche è tutto ciò che desideriamo. Miss Skeeter, a differenza di Aibileen e Minny, ha la pelle bianca e sogna di diventare una scrittrice. Appena tornata dall’università, fresca di laurea, non vede l’ora di raccontare tutto a Costantine, la domestica di colore che da sempre si è presa cura di lei. Però, quando arriva a casa, Costantine non c’è. Eppure Miss Skeeter ha bisogno di parlarle, di confidarsi, di sfogarsi. Deve trovarla. 

Ed è così che Kathryn Stockett, nel suo romanzo d’esordio, narra al lettore di una serie di vicende tutte particolari, che lo segnano nel profondo, parlando direttamente alla sua anima, spingendolo, di tanto in tanto, a chiudere gli occhi, soffermandosi, così, a pensare, pensare, pensare. Riflettere su quanto possa essere dura, malvagia, quasi spietata la vita. Su quanto ci dovremmo ritenere fortunati. Kathryn Stockett lo fa senza alcuna forzatura, deliziando il lettore attraverso uno stile pieno di minuzie particolarmente gradite, di spontaneità e di una sottile e squisita ironia che cerca di celare fra le pagine una grande drammaticità, la quale, però, di certo non passa inosservata.

E ad accompagnarla ci sono tre, grandi, magnifiche, indimenticabili, conturbanti protagoniste. L’una diversa dall’altra, ognuna riconoscibile per carisma, forza, coraggio, accomunate da un solo desiderio: quello di cambiare le cose, quello di dare una svolta, quello di essere libere. Aibileen, con la sua triste vita segnata da una grande, dolorosa perdita, Minny, con la sua mania d’esser schietta, infischiandosene apertamente del contesto in cui si trova, e Miss Skeeter, con la sua voglia di diventare grande, di abbattere qualsiasi pregiudizio che da tempo ormai la etichetta, rendono, in effetti, The Help un grande romanzo. Un vero e proprio classico moderno. Un testo che deve esser presente fra gli scaffali di una libreria domestica che si rispetti. Un volume impossibile da non amare. Un libro che lascia il segno.

Avventurandosi in un Mississippi degli anni Sessanta, un Mississippi colmo di razzismo, di crudeltà, di falsità, di omertà, di odio nei confronti degli altri, il lettore di The Help non può che sorridere, o magari persino dilungarsi in una sana e grassa risata, davanti alle tante esclamazioni sarcastiche di Minny, non può che commuoversi di fronte alle storie di vita di Aibileen, profonde e sincere, non può che rispecchiarsi nella moderna e più vicina a noi Miss Skeeter. Non può che amare The Help sino all’ultima riga.

Ragazzi, concludo in modo molto semplice, e quindi contrapponendomi di netto a tutto il resto della recensione, consigliandovi calorosamente The Help, nel caso non l’abbiate ancora letto. Non ve ne pentirete. Questo è certo.


Consigliato.


Voto:  5 ½ ♥
(diritto nella lista dei miei romanzi preferiti)


P.S.: Per chi non ne fosse a conoscenza, anche se ne dubito, da The Help è stato tratto, nel 2011, un lungometraggio che ha riscosso altrettanto successo, e di cui qui sotto trovate il trailer ufficiale. Io non ho ancora avuto il piacere di vederlo, ma rimedierò molto presto.




Kathryn Stockett

Kathryn Stockett è nata e cresciuta a Jackson, in Mississippi. Dopo la laurea in letteratura si è trasferita a New York, dove ha lavorato nove anni nell'editoria e nel marketing di periodici. Attualmente vive ad Atlanta con il marito e la figlia. The Help, pubblicato originariamente da Mondadori nel 2009 con il titolo L'aiuto, è il suo primo romanzo. 

giovedì 29 marzo 2012

Recensione: Hunger Games. La ragazza di fuoco di Suzanne Collins

Salve a tutti, cari amici lettori!

Oggi parleremo del seguito di un romanzo che ho amato alla follia, un seguito che merita a tutti gli effetti d’esser il secondo romanzo di una delle trilogie distopiche, a mio parere, migliori degli ultimi anni.

Rullo di tamburi!

Un gioco a cui non si può sfuggire. 
Con un vincitore solo.


TitoloHunger Games. La ragazza di fuoco
Autore: Suzanne Collins
Titolo originale: Catching Fire
C. E.: Mondadori
Prezzo: 17.00 euro
Pagine: 375
Genere: Distopico YA

Trama: Non puoi rifiutarti di partecipare agli Hunger Games. Una volta scelto, il tuo destino è scritto. Dovrai lottare fino all'ultimo, persino uccidere per farcela. Katniss ha vinto. Ma è davvero salva? Dopo la settantaquattresima edizione degli Hunger Games, l'implacabile reality show che si svolge a Panem ogni anno, lei e Peeta sono, miracolosamente, ancora vivi. Katniss dovrebbe sentirsi sollevata, perfino felice. Dopotutto, è riuscita a tornare dalla sua famiglia e dall'amico di sempre, Gale. Invece nulla va come Katniss vorrebbe. Gale è freddo e la tiene a distanza. Peeta le volta le spalle. E in giro si mormora di una rivolta contro Capitol City, che Katniss e Peeta potrebbero avere contribuito a fomentare. La ragazza di fuoco è sconvolta: ha acceso una sommossa. Ora ha paura di non riuscire a spegnerla. E forse non vuole neppure farlo. Mentre si avvicina il momento in cui lei e Peeta dovranno passare da un distretto all'altro per il crudele Tour della Vittoria, la posta in gioco si fa sempre più alta. Se non riusciranno a dimostrare di essere perdutamente innamorati l'uno dell'altra, Katniss e Peeta rischiano di pagare con la vita...


La mia opinione

Prima di cominciare ufficialmente con i miei pareri sul romanzo, premetto dicendo di aver acquistato Hunger Games. La ragazza di fuoco immediatamente dopo aver concluso Hunger Games (qui, la mia recensione). In tutta sincerità non avevo intenzione di prenderlo subito, anche perché ero a conoscenza del fatto che il secondo volume della trilogia Hunger Games di Suzanne Collins avesse un finale cliffhanger, poi, però, constatando che il terzo romanzo, Hunger Games. Il canto della rivolta, sbarcherà nelle librerie nostrane il prossimo 15 maggio, mi son detto: «Perché aspettare tanto?». Inutile dire che a distanza di due istanti Hunger Games. La ragazza di fuoco era nel mio carrello IBS.

E ora è il momento del nostro breve salto all’interno della trama di Hunger Games. La ragazza di fuoco. Vi ricordo, comunque, che questa recensione sarà letteralmente piena di spoilers per chi ancora non ha avuto il piacere di gustarsi Hunger Games.

Prima cover italiana
(Primo volume della
trilogia)
Al termine di Hunger Games, per l’appunto, Katniss e Peeta erano usciti vivi e vegeti dall’Arena grazie all’aiuto delle bacche velenose con cui avevano minacciato Capitol City di suicidarsi entrambi, un suicidio che non solo non avrebbe portato ad alcun vincitore della settantaquattresima edizione degli Hunger Games ma anche al mettere in ridicolo le autorità che governano su Panem. Così erano stati proclamati ambedue vincitori del crudele reality show organizzato dal Governo. In Hunger Games. La ragazza di fuoco si viene a scoprire che tutto, nei mesi successivi, pare filare liscio come l’olio. O non proprio tutto. Infatti Gale, amico d’infanzia di Katniss, si allontana da lei senza uno specifico motivo, anche se Katniss sa che è a causa di Peeta e della pseudo-relazione che condivide con lui. Il patto, infatti, era che Katniss e Peeta avrebbero dovuto fingersi una coppia solo durante gli Hunger Games, per accalappiarsi la fiducia e la compassione del pubblico, ma la messinscena è dovuta continuare anche dopo la proclamazione dei vincitori, dato che il Presidente Snow in persona ha chiesto a Katniss di non destare sospetti riguardo alla questione delle bacche: tutti devono credere che ciò è avvenuto solo ed esclusivamente per amore, altrimenti il popolo potrebbe decidere d’insorgere nei confronti del Governo di Panem. Però, nonostante tutto ciò, nell’aria si comincerà a sentire una certa essenza di ribellione, che ben presto si tramuterà in realtà. E Katniss, assieme al suo portafortuna, una spilla ritraente una ghiandaia imitatrice, diverrà un vero e proprio capro espiatorio…

Ritrovarmi catapultato nuovamente nella crudeltà e nella spietatezza di Panem, è stato qualcosa d’indescrivibile. Nonostante questa terra faccia da sfondo alla serie tutta ingarbugliata di avvenimenti crudi e privi di pietà, ma al contempo commoventi e a volte romantici, della trilogia Hunger Games, passare qualche ora nei suoi dodici Distretti è qualcosa di sensazionale. Nonché puramente reale.

In Hunger Games. La ragazza di fuoco, ho anche ritrovato il magnifico e superbo stile narrativo della Collins. Quello stile che in Hunger Games mi aveva letteralmente rapito, catturato, fatto suo, facendomi amare alla follia il romanzo e facendolo rientrare con una prepotenza degna di nota nella lista dei miei romanzi preferiti. Eppure, anche se un po’ mi dispiace ammetterlo, in Hunger Games. La ragazza di fuoco non sono riuscito più di tanto a badare allo stile dell’autrice. Certo, nelle prime cento pagine mi è risultato quasi inevitabile, ma in seguito, intorno alla metà del romanzo, gli avvenimenti mi hanno travolto, allontanandomi da tutto ciò che mi circondava, facendomi immergere in una storia letteralmente speciale, una storia unica, senza precedenti, che non potrà che incantare chiunque avesse voglia di leggerla. 

Seconda cover italiana
(Primo volume della
trilogia)
Mi sono ritrovato di nuovo al fianco della mia Katniss, e automaticamente di fronte a nuovi, inaspettati problemi e pericoli. Katniss Everdeen: l’eroina perfetta, che non scappa, che si assume le sue responsabilità, che va incontro al pericolo, che rapisce il lettore e che entra di diritto nel suo cuore. Inoltre ho potuto conoscere meglio Gale, un Gale che nel primo romanzo era stato un po’ evanescente (nonostante Katniss si ostinasse a riesumare la sua presenza in continuazione), un Gale che a molti è andato parecchio a genio. Io, portando quindi avanti le teorie della precedente recensione, in Gale non vi ho trovato più di tanto, infondo. Vi state domandando se, allora, continuo ad essere parte integrante del Team Peeta? Assolutamente sì. Il rapporto di Peeta con Katniss è obiettivamente più intrigante, avvincente, vero, reale, rispetto a quello che lega Katniss e Gale.

Un ulteriore pregio, quasi impossibile da non enunciare, da affibbiare a Hunger Games. La ragazza di fuoco riguarda gli innumerevoli colpi di scena che accompagnano la lettura del romanzo. Sono rimasto letteralmente estasiato da alcune pieghe che di tanto in tanto l’autrice ha voluto dare al plot narrativo, rendendolo sempre più avvincente, sempre più intrigante, sempre più perfetto.

Ho amato, e letteralmente, poi, l’introduzione dei nuovi personaggi che, ovviamente, si accostano ai veterani, creando quindi un ventaglio ben assortito di caratteri che animano le pagine di questa trilogia. Difficile non nominare la new-entry più amata, ovvero l’ammaliante Finnick, che, ormai, occupa uno dei posti principali all’interno della trama di Hunger Games

In conclusione, non avendo proprio nient’altro da commentare - ormai ho speso tutti gli aggettivi positivi presenti nel mio vocabolario - vorrei dire: leggete la trilogia Hunger Games, leggete Hunger Games. La ragazza di fuoco. Se non l’avete fatto, fatelo. Non sapete proprio cosa vi perdete, miei cari.


Suzanne Collins
The Hunger Games
   1. Hunger Games, 2009 (The Hunger Games, 2008) qui, la mia recensione
   2. Hunger Games. La ragazza di fuoco, 2010 (Catching Fire, 2009)
   3. Hunger Games. Il canto della rivolta, previsto in Italia per il 15 maggio 2012 (Mockngjay, 2010)


Consigliato a chiunque voglia leggere qualcosa di puramente splendido.


Voto:  5 ½ ♥
(diritto nella lista dei miei romanzi preferiti)


P.S.: Quasi dimenticavo: preparatevi al finale cliffhanger!


Suzanne Collins

La sua carriera inizia nel 1991, quando inizia a scrivere sceneggiature per programmi televisivi per bambini. Vive nel Connecticut con il marito e i due figli. Ha due gatti. È diventata famosa grazie al romanzo Hunger Games, primo di una trilogia.

mercoledì 28 marzo 2012

W... W... W... Wednesdays [15]



Ciao a tutti! Eccoci qui per la nuova puntata della rubrica W... W... W... Wednesdays!

Ripetiamo in cosa consiste W... W... W... Wednesdays: innanzitutto, questa rubrica, è stata creata da MizB dShould be Reading, e consiste nel rispondere, da parte di noi Blogger e anche da voi miei cari lettori e futuri commentatori (spero), alle seguenti domande:


• What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
• What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
• What do you think you’ll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)


Ecco le mie risposte, ma voi sentitevi liberi di commentare con le vostre. Sarò molto lieto di leggerle!


Sto leggendo... The Help di Kathryn Stockett. Un romanzo semplicemente splendido, che mi sta prendendo in maniera quasi assurda. Sono intorno alla metà e sinceramente credo che la mia opinione non cambierà sul finale. Tutto, comunque, si rimanda alla mia recensione che arriverà, come sempre, nei prossimi giorni.

È l'estate del 1962 quando Eugenia "Skeeter" Phelan torna a vivere in famiglia a Jackson, in Mississippi, dopo aver frequentato l'università lontano da casa. Sua madre, però, vuole per la figlia solo un buon matrimonio. Ma Skeeter sogna in segreto di diventare scrittrice e l'unica persona che potrebbe comprenderla è l'amatissima Constantine, la governante che l'ha cresciuta, ma che sembra svanita nel nulla...









Ho appena finito di leggere... Il circo della notte di Erin Morgestern. Ecco qui la mia recensione.

Appare così, senza preavviso. La notizia si diffonde in un lampo, e una folla impaziente già si assiepa davanti ai cancelli, sotto l'insegna in bianco e nero che dice: "Le Cirque des Rèves. Apre al crepuscolo, chiude all'aurora". È il circo dei sogni, il luogo dove realtà e illusione si fondono e l'umana fantasia dispiega l'infinito ventaglio delle sue possibilità. Un esercito di appassionati lo insegue dovunque per ammirare le sue straordinarie attrazioni: acrobati volanti, contorsioniste, l'albero dei desideri, il giardino di ghiaccio,.. Ma dietro le quinte di questo spettacolo senza precedenti, due misteriosi rivali ingaggiano la loro partita finale, una magica sfida tra due giovani allievi scelti e addestrati all'unico scopo di dimostrare una volta per tutte l'inferiorità dell'avversario. Contro ogni attesa e contro ogni regola, i due giovani si scoprono attratti l'uno dall'altra: l'amore di Marco e Celia è una corrente elettrica che minaccia di travolgere persino il destino, e di distruggere il delicato equilibrio di forze a cui il circo deve la sua stessa esistenza.


In seguito credo proprio che leggerò Dark Pleasure di Kresley Cole, ho letto qualche tempo fa Dark Love, suo prequel nonché primo volume della saga a cui entrambi appartengono, e mi era piaciuto abbastanza discretamente. Ma, in tutta sincerità, dubito che riuscirò a prenderlo in mano presto: sono in arrivo parecchi romanzi da parte delle Case Editrici. Ma staremo a vedere.

Partita alla volta della Russia per uccidere un vampiro che terrorizza un villaggio, Kaderin Cuordighiaccio si ritrova a esitare prima di sferrare il colpo di grazia al nemico. Quella stessa esitazione mostrata in passato era costata la vita delle due sorelle e da quel momento la donna aveva smesso di provare emozioni. Il vampiro davanti a lei però è diverso: si chiama Sebastian Wroth e un tempo era stato un umano. Il cuore dell'uomo ricomincia di colpo a battere: Kaderin lo ha risvegliato, è la sua sposa. La donna rimane sbigottita nel provare di nuovo sentimenti e una certa attrazione nei suoi confronti, così decide di scappare e di prepararsi alla caccia al talismano, la gara che si svolge ogni duecentocinquanta anni e che mette sempre in palio una chiave in grado di far tornare chiunque nel passato per ben due volte. Ma quando raggiunge il tempio della dea Riora, scopre che anche Sebastian parteciperà alla competizione. Tra tentativi di seduzione, ricatti e sconvolgenti rivelazioni su ciò che li attende, i due scoprono di essere ormai inesorabilmente legati, ma solo la conquista del talismano potrà permettere loro di salvarsi e vivere fino in fondo l'amore che il destino gli ha riservato.



E voi? Rispondete a W... W... W... Wednesdays!

martedì 27 marzo 2012

Teaser Tuesdays [17]


Ciao a tutti amici!

Oggi, con il nuovo appuntamento di "Gocce d'inchiostro", ci dedicheremo alla splendida rubrica... Teaser Tuesdays!

Per chi non  la conoscesse, ricordiamo che è stata inventata dal Blog Should Be Reading ed è a cadenza settimanale.

Le sue regole sono molto semplici, ma la cosa più bella è che anche voi  lettori del Blog potete partecipare scrivendomi nei commenti e condividendo i vostri teaser!

Per cui, ecco le regole:

1. Prendi il libro che stai leggendo

2. Aprilo in una pagina a caso;

3. Condividi un breve spezzone di quella pagina

4. Attento a non fare spoiler!

5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

Bene, cominciamo!

Da The Help di Kathryn Stockett



«Non puoi tenerti la Cadillac fino a domani: è la macchina più bella, e ci serve per andare in chiesa.»
   Lui arriverà tra mezz’ora a casa di Hilly. Io devo vestirmi e truccarmi là per non insospettire la mamma. Non posso prendere il camion nuovo di papà perché è pieno di fertilizzante e so che gli serve domattina all’alba.
   «Benissimo, allora prendo il camion vecchio.»
   «Credo che ci sia attaccato il rimorchio. Vai a chiederlo a papà.»
   No, non posso farlo: potrei cedere di fronte all’espressione ferita sua e degli altri due perché me ne vado. Allora prendo le chiavi del camion vecchio. «Non importa» dico «tanto vado direttamente da Hilly.» Esco sbuffando, e vedo che al camion vecchio è attaccato un rimorchio, ma che sul rimorchio troneggia un trattore da cinque tonnellate.

(P. 140)




E voi? Lasciate pure il vostro Teaser!

Recensione: Il circo della notte di Erin Morgenstern

Salve a tutti, cari amici lettori!

Quest’oggi prenderemo in analisi un romanzo apprezzato in tutto il mondo, da cui la Summit Entertainment, casa di produzione di Twilight, è in procinto di trarne un film, e sbarcato in Italia lo scorso gennaio.

Rullo di tamburi!

«Cupo come la fuliggine e splendente come le stelle,
Il circo della notte è un grandiosa storia d’amore 
che invita il lettore a entrare in un mondo di una bellezza intollerabile».
(Brunonia Barry, autrice de La lettrice bugiarda)


TitoloIl circo della notte
Autore: Erin Morgenstern
Titolo originale: The Night Circus
C. E.: Rizzoli
Prezzo: 18.50 euro
Pagine: Storico YA

Trama: Appare così, senza preavviso. La notizia si diffonde in un lampo, e una folla impaziente già si assiepa davanti ai cancelli, sotto l'insegna in bianco e nero che dice: "Le Cirque des Rèves. Apre al crepuscolo, chiude all'aurora". È il circo dei sogni, il luogo dove realtà e illusione si fondono e l'umana fantasia dispiega l'infinito ventaglio delle sue possibilità. Un esercito di appassionati lo insegue dovunque per ammirare le sue straordinarie attrazioni: acrobati volanti, contorsioniste, l'albero dei desideri, il giardino di ghiaccio,.. Ma dietro le quinte di questo spettacolo senza precedenti, due misteriosi rivali ingaggiano la loro partita finale, una magica sfida tra due giovani allievi scelti e addestrati all'unico scopo di dimostrare una volta per tutte l'inferiorità dell'avversario. Contro ogni attesa e contro ogni regola, i due giovani si scoprono attratti l'uno dall'altra: l'amore di Marco e Celia è una corrente elettrica che minaccia di travolgere persino il destino, e di distruggere il delicato equilibrio di forze a cui il circo deve la sua stessa esistenza.


La mia opinione

In tutta sincerità, inizialmente non ero intenzionato a leggere Il circo della notte. Non di certo perché la storia non mi attirasse, ma il fatto che fosse stato apprezzato da così tanta gente aveva creato in me molta aspettativa, che temevo potesse restare delusa. Però un giorno sono andato in libreria, dove una copia de Il circo della notte era lì, su quegli scaffali, intenta a fissarmi. Ed è stata magia. Il giorno dopo non ho potuto che ordinarlo on-line.

Ma di cosa narrerà mai Il circo della notte?

Cover US
Come vien suggerito dal titolo stesso, il fulcro degli eventi narrati del romanzo è un circo, il Cirque de Rêves, che, sin dalle primissime pagine, fa da sfondo agli avvenimenti trattati da Il circo della notte, divenendo quindi il suo protagonista principale. Il Cirque de Rêves non è, comunque, un circo come tanti, è un circo abbellito e colorato solo dalle due tonalità bianco e nero, un circo che appare in luoghi diversi di varie città così, come per incanto. Nel primo capitolo de Il circo della notte il lettore viene trasportato indietro nel tempo, nel 1873, e più specificatamente nel momento in cui Prospero l’Incantatore, un illusionista di fama mondiale, incontra la sua dolce figlioletta di cinque anni, Celia, la quale sin da subito dimostra un grande talento nell’illusionismo, tanto che Prospero deciderà di cominciare ad insegnarle tutto ciò che sa. E cosa ancora più importante, chiederà ad un suo amico di dare il via ad una sfida, che, tra le altre cose, pare non sia la prima. Una sfida le cui regole sono sconosciute, una sfida che combatteranno Celia, dalla parte di Prospero, e un certo Marco, dalla parte del suo amico, una sfida che durerà anni, una sfida che avrà come arena proprio il nostro Cirque de Rêves. Chi vincerà?

Spero di non esser stato molto confusionario, anche perché non vorrei andare a rivelarvi quei particolari che, infondo, rendono la trama de Il circo della notte incredibilmente affascinante. Eppure, vi confesserò, anche se il plot narrativo pare così nuovo, originale, particolare, magico, personalmente ho ritrovato nel testo qualcosa che ancor più della trama mi ha fatto innamorare perdutamente de Il circo della notte.

Sto parlando dello stile narrativo dell’esordiente scrittrice Erin Morgenstern, nonché autrice del romanzo. Vi dirò, poche volte, nella mia vita, nonostante abbia letto un’infinità tremenda di romanzi, mi son ritrovato di fronte a una scrittura tanto bella. E non credo potrei trovare altri attributi per definirla. Mi risulterebbe un compito molto arduo, anche se, come chi mi segue da un po’ già saprà, è un mio habitué criticare, in positivo e negativo, alle penne degli autori, prestando, quindi, nella lettura particolare attenzione allo stile utilizzato per stilare un determinato tomo. La scrittura della Morgenstern è pura poesia: dolce, candida, ricercata, priva d’imperfezioni, così tanto reale che persino le particolarità più surreali proposte da Il circo della notte risultano vivide e incredibilmente vere.

Cover UK
Vere quasi quanto i personaggi che popolano e animano Il circo della notte. Per il Cirque de Rêves passano, infatti, molti, moltissimi personaggi, personaggi che, dal più carismatico al più piatto, non possono non lasciare un segno. Io, adesso, prenderò in esame solo i sue principali, quelli che mi hanno fatto sognare ad occhi aperti, ma lo faccio solo perché non mi va di spoilerare tantissimo sulla trama. Partiamo da Marco. Marco è sicuramente un personaggio molto particolare. Meno carismatico della sua avversaria, viene messo in risalto per il suo coraggio e la sua intelligenza, non rendendolo quindi uno di quegli ormai numerosissimi belli e tenebrosi che ritroviamo spesso e volentieri, negli ultimi tempi, fra le pagine dei romanzi che abitualmente leggiamo. Abbattendo quindi ogni tipo di cliché, Marco, pian piano, riesce ad impadronirsi quel posto di personaggio principale nella trama che gli spetta di diritto, rientrando nelle grazie del lettore. Il discorso cambia in modo nettamente più positivo, se ci soffermiamo su Celia. Sì, Celia. Non avete idea di quanto questo personaggio mi mancherà nelle prossime letture. Celia è, dapprima bambina, poi ragazza, carismatica, vera, piena di forza d’animo, unica, tanto che non può non andare a genio. Non può che rientrare tra quelli che sono i personaggi maggiormente adorati da un lettore.

L’unica pecca che secondo me è possibile attribuire a Il circo della notte riguarda il modo con cui è stato strutturato il romanzo sulla base dell’amore che circa a metà tomo sboccia tra Celia e Marco. Pare come se l’autrice, in realtà, abbia sfruttato quelle duecentocinquanta pagine antecedenti al loro primo avvicinamento come qualcosa in più, qualcosa che introducesse solamente quello che il realtà sarebbe diventato il vero plot del romanzo. Personalmente avrei preferito che, invece di abbandonare le sopracitate duecentocinquanta pagine iniziali al caso, Erin Morgenstern avesse lanciato qualche piccolo, breve indizio su quel rapporto così distante che in seguito si sarebbe tramutato in una storia d’amore struggente e sensazionale.

Per quanto riguarda l’edizione italiana, tra l’altro costosissima, avrei qualcosina da dire, sia in positivo che in negativo. Parto con il positivo. Mi è piaciuta parecchio l’intestazione delle pagine. Anche se a primo impatto potrebbe sembrare un po’ scialba e priva di qualunque tipo di abbellimento, infondo serve per non creare troppa confusione nel lettore. Il circo della notte, infatti, non è un romanzo corto, gli avvenimenti sono tanti, e apportare ulteriori arricchimenti al livello grafico nel testo avrebbero solo potuto confondere. E ora il negativo. Se all’interno del volume l’intestazione semplice e lineare è perfetta, esteriormente, fossi stato il curatore grafico del tomo, avrei azzardato di più. Sicuramente la cover è magnifica, resa molto bene anche in Italia, ma magari se il formato fosse stato più grande o lievemente più imponente, oppure se sotto la sovraccoperta ci fosse stato qualche disegnino (sul cartone che riveste le pagine, in parole spicciole), il romanzo avrebbe acquistato maggior valore.

Tutto sommato Il circo della notte è un romanzo intrigante, particolare e misterioso, che non deve assolutamente mancare nelle vostre librerie. Per nulla al mondo. Quindi, se non l’avete ancora letto, fossi in voi correrei ad acquistarlo. Non ve ne pentirete. E poi è autoconclusivo, per una volta!


Consigliato a coloro che vogliono perdersi in una lettura particolare e avvincente,
magica e romantica, che non potrà non piacervi.


Voto: 5 +

Erin Morgenstern

Scrittrice e artista multimediale, Erin Morgenstern ha 33 anni e vive nel Massachusetts. Questo è il suo primo romanzo.

domenica 25 marzo 2012

Prossima Uscita: Fateful di Claudia Gray

Bentornati, miei cari amici!

Ed eccoci qui con una nuova segnalazione della rubrica Prossime uscite! Lo so, sono stato assente con questo tipo di post per un bel po’ di tempo, ma adesso è meglio recuperare. E quale modo migliore se non con un’anteprima di un romanzo della fantastica, e da me molto amata, Claudia Gray? Per non seguisse il Blog assiduamente, qui potete trovare tutto lo speciale che ho dedicato alla sua serie Evernight, una serie che ha segnato il mio ingresso nell’ambito del genere letterario Urban Fantasy. E la nuovissima fatica di Claudia Gray mi attira forse anche di più della precedente quadrilogia, una fatica in uscita in Italia il prossimo 17 aprile per la Casa Editrice Mondadori nella neo-collana Chrysalide. Lo scenario del romanzo in questione è niente poco di meno che il Titanic, da me amato nelle varie contestualizzazioni dei plot narrativi di lungometraggi e romanzi (ad esempio, vi rimando qui alla mia recensione de La strada in fondo al mare di Leah Fleming, un tomo davvero magnifico). Anche se stavolta il nostro tanto romantico quanto sventurato transatlantico sarà occupato dai licantropi. Ecco che la mia curiosità sale alle stelle. Sarà davvero così?

Rullo di tamburi!


Titolo: Fateful
AutoreClaudia Gray
Titolo originaleFateful
C. E.: Mondadori, collana Chrysalide
Prezzo: 17.00 euro
Pagine: 325
Genere: Storico, Paranormal Romance YA

TramaAlec e Tess stanno per imbarcarsi sul maestoso transatlantico Titanic, ma ancora non sanno che il viaggio da sogno si trasformerà in un incubo. Tess ha diciotto anni e viaggia in terza classe, al servizio della famiglia Lisle. Spera di incontrare un grande amore, ma è sicura che per una cameriera come lei questo rimarrà sempre e soltanto un miraggio. Eppure, non aspetta altro che iniziare una nuova vita e ha già programmato tutto fin nel minimo dettaglio: una volta raggiunta New York, si darà alla fuga. Quando i suoi occhi incrociano per un istante quelli di Alec, però, scatta una scintilla che cambierà le loro vite per sempre. Presto Tess scoprirà il tremendo segreto che si nasconde dietro lo sguardo di questo ragazzo misterioso. Figlio di uno degli uomini più ricchi e potenti degli Stati Uniti, Alec sta scappando dall'Europa, per sfuggire a una setta di potenti licantropi che lo insegue, e che ora insegue anche Tess. Intrappolati sul Titanic, dovranno lottare per sopravvivere all'inevitabile e fatidico scontro con il destino.


Non trovate che la cover sia letteralmente mozzafiato? La luna sullo sfondo, la ragazza con quel magnifico abito rosso, il mare... Spettacolare! Inutile dire che io attenderò questo libro con una certa foga. E voi? Cosa mi dite a riguardo?


Claudia Gray


Claudia Gray è lo pseudonimo dell’autrice newyorkese Amy Vincent. Prima di iniziare a scrivere ha cambiato un sacco di lavori: è stata avvocato, giornalista, disc-jockey e cameriera. Per creare il mondo di Evernight ha tratto ispirazione dai suoi interessi e dalle cose che la appassionano, come le vecchie case abbandonate, i classici del cinema, lo stile vintage e la storia.

Prossima Uscita: Flashback di Dan Simmons

Salve a tutti amici!

Quest’oggi, a distanza di mesi dall’ultima segnalazione nella rubrica Prossime uscite del Blog “Gocce d'inchiostro”, sono di nuovo qui per annunciarvi un’uscita davvero promettente, che arriverà nelle nostre librerie il prossimo 29 marzo per conto della Casa Editrice Fanucci. Si tratta di un romanzo che ha creato molto scalpore negli USA, anche perché tratta del futuro di questo paese, e pare che l'autore, Dan Simmons, che ha già alle spalle l’amatissimo ciclo di romanzi I canti di Hyperion, abbia voluto far assumere alle sue pagine dei toni parecchio provocatori. Sarà davvero così?

Rullo di tamburi!


Titolo: Flashback
AutoreDan Simmons
Titolo originaleFlashback
C. E.: Fanucci Editore, collana Tif Extra
Prezzo: 9.90 euro
Pagine: 588
Genere: Distopico

TramaGli Stati Uniti sono vicini al collasso totale, ma gran parte della popolazione non se ne preoccupa: sono tutti dipendenti da flashback, un farmaco che permette di rivivere i momenti migliori della propria vita. Dopo che la moglie dell’ex-detective Nick è morta in un incidente d’auto, lui ha iniziato ad assumere flashback per stare con lei; ma nel frattempo ha perso il lavoro, il figlio adolescente, e la vita che aveva prima. Nick sembrerebbe perduto, ma sa fare ancora bene il suo lavoro di poliziotto, così viene assunto per indagare sull’omicidio del figlio di un alto consigliere governativo. Ed è lui l’unico uomo in grado di cambiare il corso di un’intera nazione che si sta allontanando dal futuro per vivere nel passato.


Io sono proprio curioso: non vedo l'ora di avere tra le mani questo romanzo! E voi?


Dan Simmons

Dan Simmons è nato nel 1948 in Illinois. Nel 1970 ha conseguito una laurea in Lettere presso il Wabash College, per poi proseguire gli studi alla Washington
University di St. Louis con un master in Pedagogia. Ha lavorato a lungo come insegnante nelle scuole elementari. La sua produzione letteraria spazia tra diversi generi: fantasy, fantascienza, horror e thriller. Con il ciclo I canti di Hyperion, pubblicato di recente da Fanucci Editore, ha vinto numerosissimi premi. Tra le sue opere principali ricordiamo anche Il ciclo di Ilium.

sabato 24 marzo 2012

In My Mailbox [37]

Ciao a tutti!

E rieccomi qui, con la fantastica rubrica “In My Mailbox” creata da Kristi di The Story Siren.

Vediamo ciò che ho trovato nella mia cassetta delle lettere negli ultimi tempi…


TitoloUn uso qualunque di te
Autore: Sara Rattaro
C. E.: Giunti, collana A
Prezzo: 12.00 euro
Pagine: 201
Genere: -

Trama: È quasi l’alba di un giorno di primavera e Viola, madre e moglie inquieta e distratta, riceve una telefonata. È il marito che le dice di correre subito in ospedale. Ma Viola non è nel suo letto. Comincia a rivestirsi in fretta e, tra un reggicalze che non si chiude e le décolleté lasciate chissà dove, cerca di richiamare Carlo per sapere in quale ospedale andare e che cosa sia successo. E così sullo scolorare della notte, mentre i semafori si fanno sempre meno luminosi e i contorni delle strade diventano più netti, Viola arriva dove avrebbe dovuto essere da ore. Quella che ci racconta senza prendere mai fiato è una vita fatta di menzogne, passione, tradimenti, amore, sensi di colpa e rimpianti. Ma adesso non è possibile mentire, il terrore e la verità la aspettano in quella stanza d’ospedale dove le sue bugie non la potranno più aiutare. Un’emozionante confessione femminile così autentica da lacerare il cuore.

Ricevuto dalla Casa Editrice Giunti, che ringrazio infinitamente.
Ecco qui già pronta la mia recensione.


TitoloL'ordine occulto degli alchimisti
Autore: Karen Mahoney
Titolo originaleThe Iron Witch
C. E.: Newton Compton Editore
Prezzo: 9.90 euro
Pagine: 273
Genere: Urban Fantasy YA

Trama: Quando Donna aveva solo sette anni, una terribile avventura nel bosco la segnò per sempre: una notte suo padre venne ucciso, sua madre impazzì e lei riportò delle ferite gravissime. Il ricordo di quella tragedia è impresso sulla sua pelle, nei tatuaggi che le ricoprono interamente le mani, ricostruite grazie alla magia. Per questo Donna è costretta a indossare sempre lunghi guanti e a tenersi in disparte. Solo l’affetto di Navin Sharma, il suo migliore amico, la salva dalla pazzia. Una sera però Donna conosce Xan, un ragazzo schivo quanto lei, che ha sulla schiena due vistose cicatrici, come se gli fossero state rimosse delle ali. Per qualche strano motivo, Donna sente di potersi fidare di lui, così, quando Navin viene rapito dai malvagi elfi oscuri, la ragazza rivela a Xan ciò che non ha mai detto a nessuno: lei è il più giovane membro dell’Ordine del Drago, una congrega di alchimisti che ha il compito di proteggere gli umani e custodisce il segreto dell’immortalità. Ora però si trova di fronte a una scelta difficile, perché l’unico modo per salvare Navin è tradire l’Ordine, cedendo l’ultima ampolla dell’elisir di lunga vita...

Ricevuto dalla Casa Editrice Newton Compton, che ringrazio infinitamente.
Ecco qui già pronta la mia recensione.



E voi? Cosa avete trovato nella vostra cassetta delle lettere?

Recensione: Il principe vampiro. Desiderio di Christine Feehan

Salve a tutti, cari amici lettori!

Il fulcro di questa recensione sarà un romanzo di cui, proprio qualche giorno fa, ho pubblicato la recensione del suo prequel.

Rullo di tamburi!

Il secondo capitolo della saga che ha rivoluzionato il Fantasy.
Oltre un milione di copie vendute nel mondo.


Titolo: Il principe vampiro. Desiderio
AutoreChristine Feehan
Titolo originaleDark Desire
C. E.: Newton Compton Editore
Prezzo: 14.90 euro
Pagine: 313
Genere: Urban Fantasy Adult

TramaIn fuga sulle remote montagne dei Carpazi, la dottoressa Shea O'Halloran si imbatte in una grotta segreta. All'interno giace un uomo ferito, consumato dalla rabbia e dalla disperazione. La sua anima trema: Shea ha già visto in sogno quest'uomo, torturato e bruciato vivo. E in sogno le parlava di un tormento infinito, di una fame insaziabile, di oscuri desideri. Decide di prendersi cura di lui e a poco a poco, negli occhi brucianti di passione di quell'uomo dal cuore gelido, riconosce l'amato che ha fatto parte della sua vita. Ma è successo tanto tempo fa. Sono passati anni, secoli, forse millenni. Chi è quest'uomo misterioso? Lei è la sua guaritrice o la sua preda? La sua compagna o la sua vittima? Il suo fascino la porterà alla pazzia o alla scoperta dell'unico, vero amore?


La mia opinione

Nella recensione riguardante Il principe vampiro. Attrazione fatale (qui) avevo affermato che Il principe vampiro. Desiderio, secondo romanzo della lunghissima saga Il principe vampiro, arrivata in Italia al quinto volume mentre in patria al ventiduesimo, mi stava entusiasmando più del primo. Ma sarà stato realmente così sino infondo? Sarà riuscita Christine Feehan a caratterizzare a livelli più che buoni come nelle prime pagine tutto il romanzo?

Prima di rispondere a queste domande, però, facciamo il nostro piccolo salto abituale all’interno della trama de Il principe vampiro. Desiderio.

Cover US
Come avevamo già detto nella precedente recensione, nella saga Il principe vampiro la coppia di protagonisti cambia di romanzo in romanzo, e, quindi, se nel precedente volume avevamo seguito da vicino le vicende di Mikhail, il principe dei Carpaziani, in questo secondo tomo l’autrice decide di prendere in considerazione la storia d’amore tra il Carpaziano Jacques, incontrato già ne Il principe vampiro. Attrazione fatale, e la dottoressa Shea O’Halloran. Inoltre, nel primo volume, Christine Feehan aveva introdotto i lettori nel mondo dei Carpaziani, esseri che, nel caso non riuscissero a trovare la propria anima gemella nel giro di un paio di secoli, si tramutano in vampiri, creature spietate e malvagie. Ma ritorniamo a Shea e Jacques. Nelle prime pagine de Il principe vampiro. Desiderio, il medico chirurgo Shea O’Halloran, sentendosi presa di mira da parte di un losco gruppo di cacciatori di vampiri, decide di scappare dal proprio paese, rifugiandosi tra i Carpazi, ed è proprio qui che, nel bel mezzo di una scorrazzata nel bosco, scoverà la caverna segreta dove da sette anni è tenuto prigioniero Jacques. Inutile dire che tra loro scoccherà la scintilla.

Prima di cominciare ufficialmente a commentare il romanzo in ogni suo particolare, vorrei avvertirvi che, analogamente a ciò che è successo anche sopra, sarà quasi inevitabile fare paragoni con il primo volume della saga. Vi avviso prima, poiché non vorrei sembrare né noioso, né ripetitivo.

E come d’abitudine, cominciamo con la scrittura dell’autrice. Già nella scorsa recensione avevo affibbiato allo stile narrativo di Christine Feehan un preciso attributo, un attributo che, secondo me, rispecchia sotto tanti aspetti quella che è la sua penna, una penna molto densa. Cosa voglio dire con questo? La scrittura della Feehan è composta da paragrafi lunghi, ricchi di descrizioni, mi sento anche d’aggiungere abilmente stilate, e frasi quasi interminabili, che rendono il romanzo un agglomerato di vari elementi tanto accavallati tra di loro da farlo risultare denso. Con questo non voglio dire che la Feehan non sappia scrivere, anzi, a me piace particolarmente il suo stile narrativo, però non mi stupirei se qualcuno mi venisse a dire: «È troppo lenta», in parole spicciole.

Per quanto concerne i personaggi, invece, non avrei molto da dire. Shea mi è risultata parecchio simpatica, forse anche più della sua predecessora Raven: persino il suo passato, durante la lettura, mi ha intrigato molto di più rispetto a quello della dolce metà di Mikhail. E a proposito di Mikhail, tra lui è Jacques non ci sono paragoni. Jacques è obiettivamente molto meglio caratterizzato e più approfondito rispetto al principe dei Carpaziani. E in questo, devo ammettere, ho riscontrato un certo processo di maturazione nell’autrice.

Ho adorato, poi, ritrovare ne Il principe vampiro. Desiderio i personaggi che avevo incontrato ne Il principe vampiro. Attrazione fatale, e non sto parlando solo di Raven e Mikhail, ma anche degli altri. In generale, il personaggio che mi intriga maggiormente è Gregori, il fatto che sia specializzato nelle arti mistiche mi attira parecchio, quindi non vedo proprio l’orda di potermi gustare Il principe vampiro. Magia nera, quarto volume della saga, incentrato, per l’appunto, sul personaggio di Gregori.

Anche ne Il principe vampiro. Desiderio, Christine Feehan, come già solamente accennato più sopra, ha riconfermato pienamente il buon giudizio dato nella recensione del precedente volume per quanto riguarda la sua bravura nel saper ben contestualizzare in ambienti vividi e ben caratterizzati le sue storie.

L’unica pecca che mi sento di attribuire al romanzo riguarda la struttura del testo. Durante il primo centinaio di pagine ero molto elettrizzato dall’idea di scoprire di più sul vissuto di Jacques e Shea, il problema è che, però, già a partire da pagina duecento tutto viene rivelato, e il lettore non può che cominciare a perdere quella fame di scoprire che rendeva particolareggiata la trama nella prima parte de Il principe vampiro. Desiderio, rendendo la seconda metà meno valida in confronto alla prima.

Ma tutto sommato, devo ammettere che Christine Feehan non ha deluso le mie aspettative, deliziandomi con una nuova vicenda Paranormal Romance niente male, la quale supera persino il primo volume della saga.


Christine Feehan
Dark Series
  1. Il principe vampiro. Attrazione fatale, 2010 (Dark Prince, 1999) qui, la mia recensione
  2. Il principe vampiro. Desiderio, 2011 (Dark Desire, 1999)
  3. Il principe vampiro. L’oro nero, 2011 (Dark Gold, 2000) qui, la mia recensione
  4. Il principe vampiro. Magia nera, 2011 (Dark Magic, 2000)
  5. Il principe vampiro. Metamorfosi, 2012 (Dark Challenge, 2000)
  6. inedito in Italia (Dark Fire, 2001)
  7. inedito in Italia (Dark Dream/Dark Dreamers, 2001)
  8. inedito in Italia (Dark Legend, 2002)
  9. inedito in Italia (Dark Guardian, 2002)
  10. inedito in Italia (Dark Symphony, 2003)
  11. inedito in Italia (Dark Descent, 2003)
  12. inedito in Italia (Dark Melody, 2003)
  13. inedito in Italia (Dark Destiny, 2004)
  14. inedito in Italia (Dark Hunger, 2004)
  15. inedito in Italia (Dark Secret, 2005)
  16. inedito in Italia (Dark Demon, 2006)
  17. inedito in Italia (Dark Celebration, 2006)
  18. inedito in Italia (Dark Possession, 2007)
  19. inedito in Italia (Dark Curse, 2008)
  20. inedito in Italia (Dark Slayer, 2009)
  21. inedito in Italia (Dark Peril, 2010)
  22. inedito in Italia (Dark Predator, 2011)
  +.   altri romanzi a seguire



Consigliato agli amanti del genere. E magari, se volete cominciare con la Feehan,
 perché no, questo volume potrebbe essere più indicato rispetto al primo.


Voto:  4 +


Christine Feehan

Christine Feehan è una scrittrice a tempo pieno e ha all’attivo oltre 40 romanzi. Ha vinto numerosi premi ed è stata più volte ai vertici delle classifiche di vendita degli Stati Uniti. Con la saga Il principe vampiro (di cui la Newton Compton ha pubblicato Attrazione fatale, Desiderio, L’oro nero, Magia nera e La metamorfosi) ha ottenuto uno straordinario successo in tutto il mondo, conquistando pubblico e critica, e vincendo un gran numero di prestigiosi premi riservati alla narrativa fantasy.