Bentornati su “Gocce d’inchiostro”, miei cari amici lettori! Quest’oggi prenderemo in considerazione un romanzo appartenente ad un altro ramo della letteratura moderna, un ramo non molto differente poi dal genere Paranormal Romance, uno degli habitué di questo Blog, un ramo da me molto amato. Sto parlando del genere Chick-Lit, un genere prettamente femminile ma che, perché no, potrebbe appassionare anche i ragazzi, come succede a me. Prima di cominciare ne approfitto per ringraziare la Casa Editrice Piemme Freeway, che gentilmente me ne ha inviato una copia!
Rullo di tamburi!
Prima di Sex and the City era…
Autore: Candace Bushnell
Titolo originale: Summer and the City
Titolo originale: Summer and the City
C. E.: Piemme Freeway
Prezzo: 16.50 euro
Pagine: 394
Genere: Chick-Lit YA
Trama: Carrie Bradshaw è arrivata a New York! Teoricamente per frequentare un corso estivo di scrittura creativa, in pratica per iniziare una storia d’amore con la Grande Mela che durerà tutta la vita. La giovane Carrie, volata a Central Station come un ingenuo passerotto di campagna (e immediatamente borseggiata) scopre che è magnifico vivere in un posto dove le etichette sociali non contano niente e dove tutti possonoessere protagonisti. Adora i vicini bizzarri, i negozi vintage, le feste scatenate, gli uomini affascinanti e l’idea di diventare una vera scrittrice. Ma trasformarsi nella persona che ha sempre sognato di essere, anche se con l’aiuto di Samantha e Charlotte, le sue nuove e irrinunciabili amiche, non sarà facile come sembra.
La mia opinione
Come ho già scritto nell’incipit, il genere letterario a cui appartiene Summer and the City è un genere che, personalmente, apprezzo proprio tanto. Adoro alla follia addentrarmi, di tanto in tanto, in quelle storie molto lineari, divertenti e particolari, che caratterizzano il genere Chick-Lit, che sia destinato ad un pubblico Young Adult, come nel caso di Summer and the City, oppure Adult. Non per niente, infatti, avrò letto quasi una decina di volte Il diavolo veste Prada di Lauren Weisberger (da cui è stato tratto il celebre, nonché omonimo, film con Anne Hathaway e Meryl Streep, di cui conosco ogni singola battuta a memoria). Volete sapere se il fatto che si tratti di un genere prettamente dedicato ad un pubblico femminile mi dia fastidio? Assolutamente no. Se qualcosa mi piace tanto da rientrare nei miei interessi principali, non bado per nulla a «quale pubblico sia destinato», bado solo al fatto che mi è piaciuto.
Ma adesso ritorniamo a Summer and the City. Come molti di voi avranno intuito, si tratta di uno dei due prequel del best-seller Sex and the City, dal quale sono stati tratti due lungometraggi ed un serial televisivo cult, che sono stati commissionati all’autrice un paio d’anni fa per conto della Casa Editrice statunitense HarperCollins. E, giusto per aumentare l’enfasi, da questi due prequel, già pubblicati anche in Italia con i titoli Il diario di Carrie e, per l’appunto, Summer and the City, nascerà una nuova serie TV destinata ad un pubblico adolescente, proprio come i romanzi, intitolata The Carrie Diaries, che verrà trasmessa in patria a partire dal prossimo autunno sul teen-network The CW, che ne ha acquistato i diritti, con protagonista, nel ruolo della carismatica Carrie Bradshaw, AnnaSophia Robb.
E dopo questi dettagli tecnici, anzi, parecchio tecnici, per i quali molti dei fan della saga saranno contenti, passiamo alla trama di Summer and the City. Anche se prima vorrei informarvi che, sfortunatamente, prima di Summer and the City non sapevo nulla riguardo né la trama, né i protagonisti di tutto ciò a cui fa da prequel.
Carrie Bradshow, aspirante scrittrice, è una diciassettenne che per tutta la vita ha vissuto in campagna, precisamente nella cittadina di campagna Castlebury. Carrie, però, nelle prima pagine di Summer and the City, raggiunge la grande metropoli che è New York, dove passerà un’intera estate in occasione di un corso di scrittura creativa, ritrovandosi faccia a faccia con quella che finalmente può chiamare città. E proprio qui, accompagnata dalla sua cara amica Samantha (che, da quanto ho capito, diventerà una delle quattro protagoniste ufficiali di Sex and the City), tra una festa ed un’altra, avrà il piacere di conoscere molta gente, e, forse, troverà l’amore.
Okay, d’accordo, lo so che siete ancora scioccati dal fatto di aver deciso di tuffarmi in questa lettura senza neanche aver letto Il diario di Carrie, prequel di Summer and the City, ma sinceramente morivo dalla voglia di scoprire di cosa trattasse questa… storia. Anche perché ho a casa il DVD del secondo lungometraggio che ancora non ho visto.
Inizio col dire che la scrittrice ha deciso di fregarsene altamente di chi, proprio come me, non era a conoscenza di un fico secco riguardante la trama di Sex and the City, catapultando, quindi, il lettore nel mondo di Carrie senza alcuna premessa, e, soprattutto, senza uno stralcio di esplicitazione riguardante il passato della protagonista. Ma al di là di ciò, devo ammettere, che Candace Bushnell ha una scrittura davvero apprezzabile, che comunque nasconde la pecca sopracitata. La Bushnell ha, infatti, una penna molto fresca e ironica, che risulta leggera e spassosa, nonché di rapida lettura.
Per quanto riguarda Carrie, invece, in tutta sincerità non ho proprio nulla da dire. Anzi. Non vedo l’ora di gustarmi serie TV, film e libri! Voglio proprio entrare nel mondo di questa storia proprio allettante. Carrie è davvero… Wow! Mi ha incantato. Forse è una delle protagoniste migliori del genere Chick-Lit che abbia mai incontrato.
Per quanto riguarda gli altri personaggi, invece, c’è qualcosina in più da criticate. Innanzitutto quelli prettamente secondari, e quindi L’il, Bernard, Miranda, Maggie e Samantha, sono ben caratterizzati, anche se un po’ troppo stereotipati. E fin qui tutto okay. Ma ciò non posso dirlo di quei personaggi un po’ più marginali, che vengono completamente abbandonati al caso. Sì, qui ho dovuto storcere il naso.
Splendida, però l’ambientazione. New York, come ho già detto e stradetto, è sempre perfetta.
Per cui, in conclusione, posso dire che di certo Summer and the City è un romanzo imperdibile, anche se con qualche difettuccio (ai quali vorrei aggiungere il fatto che forse trecentonovanta pagine sono un po’ troppe), per gli amanti del genere Chick-Lit, come me, ma che sicuramente non sarebbe molto apprezzato da chi non ne è un fan sfegatato. Sicuramente, però, coloro che hanno vissuto Sex and the City non devono proprio perderselo.
Candace Bushnell
The Carrie Diaries (duologia prequel di Sex and the City)
1. Il diario di Carrie, 2010 (The Carrie Diaries, 2010) qui, la mia recensione
2. Summer and the City, 2011 (Summer and the City, 2011)
Consigliato agli amanti del genere Chick-Lit e a coloro che amano Sex and the City.
Voto: 4
Candace Bushnell
Quando la Bushnell lascia la Rice University, negli anni settanta, era conosciuta per essere una assidua frequentatrice di party e feste, ed era molto conosciuta nell'infausto Studio 54. Dopo aver tentato di diventare attrice, successivamente trova lavoro in diverse riviste femminili, come Ladies Home Journal e Self and Mademoiselle. La sua grande occasione si presenta nel 1994: le viene proposto di curare una sua rubrica sul New York Observer, dove può scrivere ciò che vuole. Nasce così la famosa rubrica Sex and the City, in cui Carrie Bradshaw, alter ego della Bushnell, parla delle sue folli notti con le amiche a New York, tra i bar di TriBeCa, le estati negli Hamptons e le gite ad Aspen. I pezzi della Bushnell sono poi raccolti in un libro, che nel 1998 diventa un telefilm di successo per la Home Box Office, con protagonista Sarah Jessica Parker. Il telefilm prosegue fino al 2004 e la Bushnell pubblica due seguiti al primo romanzo.
Mi piace molto come scrivi e quindi ho deciso di seguirti, passa sul mio blog se ti va :)
RispondiEliminahttp://letterandoconmarty.blogspot.it/
Grazie mille, cara Marty :D Farò di certo un salto :)
EliminaHo iniziato ieri a vedere la prima puntata del telefilm. Una cosa che volevo capire del libro è la storia familiare di Carrie.
RispondiEliminaOvvero i suoi genitori, fratelli e amici.
Perchè dalle prime scene del telefilm già mi sono venuti i nervi per un paio di cambiamenti rispetto quanto invece detto in tutti gli episodi di satc!
Tu alla fine hai visto il telefilm di satc o solo i film?
ps: tra l'altro il secondo film non è proprio il massimo, mentre il primo mantiene ancora tutta la carica del telefilm.
Fammi sapere, sono curiosa :)