giovedì 14 giugno 2012

Recensione: The Summoning. Il richiamo delle ombre di Kelley Armstrong

Salve a tutti, miei cari amici lettori!

In seguito al post che vi segnalava l’uscita del personalmente tanto atteso Dark Whisper di Kresley Cole e Gena Showalter (qui), eccomi qui per proporvi una nuova recensione targata “Gocce d’inchiostro”, una recensione, mi sento di anticipare, piuttosto positiva.

Rullo di tamburi!

Il primo libro della The Darkest Powers Trilogy,
la nuova serie dell’autrice bestseller Kelley Armstrong.


Titolo: The Summoning. Il richiamo delle ombre
Autore: Kelley Armstrong
Titolo originale: The Summoning
C. E.: Fazi Editore, collana Lain
Prezzo: 10.00 euro
Pagine: 343
Genere: Urban Fantasy Young Adult

Trama: Chloe Saunders, una teenager come tante. Pochi sogni nel cassetto, ancora nessuna particolare aspirazione, se non quella di diplomarsi con un voto decente, avere molti amici, magari trovare un ragazzo da amare. Sebbene le sue aspettative siano basse nei confronti della vita, mai avrebbe potuto immaginare che nel bagno della scuola, invece di ragazze che si rifanno il trucco, o parlano del giocatore di football che le ha invitate al ballo, le sarebbe apparso il bidello della scuola, il bidello morto. Chloe infatti può vedere i fantasmi, e loro possono vedere lei. La sua vita non sarà mai più la stessa. Molto presto gli spettri sono ovunque, le richiedono attenzione, invocano il suo aiuto. È troppo per lei: la ragazza ha un crollo nervoso, tanto da essere internata in una casa per ragazzi disturbati. Lyle House, "un posto per ritrovare la serenità", reciterebbe una brochure, se ne esistesse una. Purtroppo la realtà si rivela presto meno patinata e tranquilla, quando Chloe conoscerà meglio gli altri pazienti - le due compagne di stanza: la detestabile Tori, una persona sin troppo elettrica, e Rae, che ha un "problemino" col fuoco, l'affascinante Simon e l'ombroso fratello Derek, la cui ostilità nei suoi confronti si stempererà lentamente, sbocciando in un affetto che nessuno dei due avrebbe previsto - la ragazza inizierà a realizzare che c'è qualcosa di sinistro che lega tutti loro, che c'è una vena molto più oscura che si cela nelle fondamenta di Lyle House...


La mia opinione

Coloro che seguono assiduamente “Gocce d’inchiostro” sapranno già che la lettura di The Summoning. Il richiamo delle ombre è durata un bel po’ di tempo, ben oltre i miei classici standard. Sono a conoscenza del fatto che, quasi sempre, quando la lettura di un romanzo viene prolungata per qualche giorno in più rispetto al solito, sta a significare che il romanzo in questione non è piaciuto a colui che l’ha letto. Be’, nel caso di The Summoning. Il richiamo delle ombre per me non è stato così. Ho dovuto, infatti, dilungare i tempi di lettura a causa dell’arrivo, come avete potuto notare anche voi, di molti tomi da parte delle Case Editrici, i quali hanno sempre e comunque priorità assoluta. Così, di conseguenza, The Summoning. Il richiamo delle ombre è passato in secondo piano - esattamente come è accaduto circa un mese fa a Shadowhunters. Città di cenere di Cassandra Clare (qui, la mia recensione). Ma se da una parte Shadowhunters. Città di cenere ha risentito nella valutazione finale del lungo tempo impiegato per terminare la sua lettura, The Summoning. Il richiamo delle ombre no. Ebbene sì, miei cari, se ve lo stavate chiedendo, personalmente, Kelley Armstrong è riuscita dove Cassandra Clare ha fallito: è stata capace di mantenere un mio costante interesse per il plot narrativo del suo volume al di là del fatto che non avessi potuto concluderlo in poco tempo. E dopo questa introduzione piuttosto soggettiva, passiamo pure ai dettagli tecnici riguardanti The Summoning. Il richiamo delle ombre, il protagonista indiscusso di questa recensione. The Summoning. Il richiamo delle ombre è il primo volume della macroserie letteraria Darkest Powers di genere Urban Fantasy destinato ad un pubblico di Young Adults composta, attualmente, da due trilogie ben definite - che, in futuro, però, potrebbero diventare tre: la prima, The Darkest Powers Trilogy, che cede pure il titolo alla macrosarie e che pone al centro dei suoi avvenimenti la quindicenne Chloe Saunders, e la seconda, The Darkness Rising, con segue le vicende della sedicenne Maya Delaney. Adesso possiamo pure immergerci all’interno della trama di The Summoning. Il richiamo delle ombre.

Cover US
Sin dal principio di The Summoning. Il richiamo delle ombre è possibile notare il fatto che l’autrice abbia deciso d’affidare la narrazione delle vicende raccontate dalle righe del romanzo alla pungente voce della protagonista stessa: Chloe Saunders, quindici anni, appassionata di cinema, studentessa in una scuola d’arte, orfana da parte di madre. Nelle prime pagine del tomo, Chloe viene, per caso, coinvolta in avvenimenti strani, sovrannaturali: si ritrova dinanzi a persone che riesce a vedere solo lei. Quando i suoi parenti, suo padre e zia Lauren, vengono a conoscenza della situazione, però, al posto di sorvolare, decidono di mandare Chloe in un centro di recupero, un ospedale psichiatrico, la Lyle House. Quando Chloe comincerà a conoscere i suoi coinquilini nella Lyle House, capirà, infatti, che ognuno di loro, come lei, ha qualche problema, e se con alcuni riuscirà ad instaurare sin da subito un buon rapporto, come la sua compagna di stanza Elizabeth “Liz” o la piromane Rachelle “Rae” o persino il gentile Simon, con altri la situazione sarà un po’ più turbolenta, prendiamo, ad esempio, il legame che si andrà a creare fra lei e il ragazzo-dalla-forza-sovrumana Derek, fratellastro di Simon. Fatto sta che, con il tempo, Chloe e i suoi compagni comprenderanno tanti particolari l’uno dell’altro, particolari spaventosi, paranormali, che sin da subito metteranno la nostra protagonista in allerta. Per non parlare, poi, dei segreti inconfessabili nascosti fra le mura dell’edificio dove tutti, chi da più tempo chi da meno, vivono. Cosa si nasconderà sotto questa storia? È proprio vero che Chloe riesce a vedere dei fantasmi? Quale segreto viene nascosto nell’intercapedine della Lyle House, il luogo più oscuro della struttura che pare riuscire ad attirare la nostra Chloe?

Come vi accennavo nel paragrafo precedente, Kelley Armstrong lascia il compito di raccontare il plot narrativo del suo volume a Chloe stessa, scrivendo, quindi, in prima persona e al passato. Ciò, però, non nasconde quello che è un talento innato dell’autrice, anzi, lo mette quasi in toto in evidenza. La splendida prosa che caratterizza la penna di Kelley Armstrong, infatti, è una prosa incredibilmente travolgente, affascinante, intrigante, una prosa colma di dettagli ben curati, dialoghi brillanti e mai stucchevoli, descrizioni leggere e precise. Impossibile tralasciare, poi, le venature dark che più di qualsiasi altra cosa spiccano all’interno di The Summoning. Il richiamo delle ombre. Venature che, oltre a far parte della trama in sé per sé, arricchiscono in maniera sublime lo stile narrativo di Kelley Armstrong, accrescendone il valore e lasciando incastrare la prosa dell'autrice agli intrecci narrativi della sua storia come se si trattasse di due tessere appartenenti allo stesso puzzle. Sembra quasi inutile dire, a questo punto, che la penna dell’autrice di The Summoning. Il richiamo delle ombre è di certo un valido motivo per incitare voi, miei cari lettori, a fiondarvi nella lettura del volume.

Cover secondo volume
Ma, nonostante la scrittura maestra di Kelley Armstrong rappresenti senza ombra di dubbio il pregio principale dell’intero testo, The Summoning. Il richiamo delle ombre può vantarsi, anche, di una trama originale e innovativa, che si discosta dal resto dei romanzi destinati ad un pubblico Young Adult di genere Urban Fantasy a cui siamo abituati. Parlandone con una mia amica, però, questa mi ha fatto notare che la trama di The Summoning. Il richiamo delle ombre le ha rammentato, come un dejà-vu, quella di Fallen di Lauren Kate (qui, la mia recensione riguardo Fallen in Love, quarto volume del ciclo angelico da Fallen introdotto). Così ho fatto una ricerca: chi ha preso spunto da chi? La Armstrong dalla Kate, o la Kate dalla Armstrong? Essendo stato pubblicato nel 2008 in patria, The Summoning. Il richiamo delle ombre precede la pubblicazione di Fallen e quindi rappresenta il primo volume appartenente al filone letterario da me tanto amato che pone al centro degli avvenimenti dalle sue pagine trattate un gruppo di ragazzini-psychos. A questo punto, però, mi sento in dovere di enunciarvi la più grossa pecca che ho riscontrato in The Summoning. Il richiamo delle ombre. Accostata pregi dal grande valore - come il fatto che i possibili amori non vengano fatti sbocciare dopo due settimane dall’inizio delle vicende (e qui lasciatemi imprecare un «Sia lodato!») - questa pecca sgonfia lievemente il mio parere finale riguardo al tomo: la parte finale di The Summoning. Il richiamo delle ombre risulta alquanto rapida, forse fin troppo, ma almeno tanto da riuscire a confondere il lettore. Ebbene sì, miei cari, qualsiasi romanzo ha le proprie pecche. Ma confido in migliori spiegazioni nel seguito, The Awakening. Il risveglio.

Stando a tutto ciò che ho detto, in conclusione, consiglio vivamente di leggere questo romanzo. E lo consiglio soprattutto a coloro che amano il genere Urban Fantasy destinato ad un pubblico di Giovani Adulti che se lo sono lasciato sfuggire. The Summoning. Il richiamo delle ombre, in modo particolare in questo periodo estivo, potrebbe rappresentare la lettura fatta appositamente anche per coloro che non desiderano romanzi impegnativi, e magari preferiscono una libro da ultimare in poche ore sotto l’ombrellone. Scommetto che vi delizierà.


Kelley Armstrong
  Darkest Powers Series
    The Darkest Powers Trilogy
      1. The Summoning. Il richiamo delle ombre, 2011 (The Summoning, 2008)
      2. The Awakening. Il risveglio, 2012 (The Awakening, 2009)
      3. inedito in Italia (The Reckoning, 2010)
    The Darkness Rising Trilogy
      1. inedito in Italia (The Gathering, 2011)
      2. inedito in Italia (The Calling, 2012)
      3. inedito in Italia (The Rising, previsto negli USA per il 2013)
    La serie proseguirà con almeno un ulteriore, terzo ciclo.


Consigliato a coloro che desiderano un’ottima lettura Urban Fantasy.


Voto:  4 ½


P.S.: Al più presto prenderò The Awakening. Il risveglio.


Kelley Armstrong

Kelley Armstrong, sposata e madre di tre figli, vive in una zona rurale dell’Ontario dov’è nata, nel 1968. Ha pubblicato la saga Paranormal Romance Women of the Otherworld, che consta di 11 volumi dei quali sono stati pubblicati in Italia Bitten e Stolen (Fazi 2010 e 2012); e la trilogia The Darkest Powers, il cui primo titolo The Summoning - Il Richiamo delle ombre è uscito per Fazi Editore nel 2011.

10 commenti:

  1. Recensione molto intrigante...! Mi sa che pure questa saga finisce in wishlist ^_^'

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    1. LOL :) Matteo, le nostre wishlists sono proprio chilometriche :D

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    2. mi accodo X°D anche la mia è bella lunga e continua sempre ad allungarsi!

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  2. Avevo sentito parlare del secondo uscito da poco e beh che ti devo dire? Con questa recensione mi hai proprio incuriosito! Mi affascina soprattutto il dono della protagonista... mannaggia un'altra saga nella mia wishlist (:

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    1. Ahahahah :D Eh sì, cara Deni, sembra proprio che le nostre wishlists non prendano mai riposo :D

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  3. Questo libro è da molto nella mia libreria e con il fatto che mi ricorda tantissimo Fallen, mi sono sempre chiesta se fosse realmente il caso.... Sarà anche uscito prima ma lo leggo per secondo, quindi la delusione sarebbe pronta a saltarmi addosso XD
    Dopo la tua recensione però devo dire che la curiosità è aumentata.... Dopo i libri delle CE, mi sa che lo leggerò XD

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  4. io ho letto fallen e ho appena finito il risveglio secondo me sono due saghe completamente diverse.

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