giovedì 8 marzo 2012

Recensione: 7. Il numero maledetto di Barnabas Miller & Jordan Orlando

Ciao a tutti!

Bentornati sul Blog “Gocce d’inchiostro”! Nella recensione di oggi prenderemo in considerazione un romanzo autoconclusivo, che può essere considerato un incrocio perfetto tra Gossip Girl e Buffy - L’ammazzavampiri. Prima di cominciare, ringrazio comunque la Casa Editrice Newton Compton che è stata tanto gentile da inviarmene una copia! Inoltre vi rammento che potete diventare followers della Casa Editrice sul suo nuovo profilo Twitter, cliccando qui.

Rullo di tamburi!

7 persone, 7 sospetti, 7 segreti, 7 buoni motivi per uccidere…


Titolo: 7. Il numero maledetto
Autore: Barnabas Miller & Jordan Orlando
Titolo originale: 7 Souls
C. E.: Newton Compton Editore
Prezzo: 9.90 euro
Pagine: 316
Genere: Urban Fantasy Mystery YA

Trama: Mary Shayne aveva desiderato che il suo diciassettesimo compleanno fosse speciale, un evento da ricordare, ma di certo non immaginava che si sarebbe svegliata nuda, nel letto di un negozio di mobili, con i postumi di una terribile e inspiegabile sbronza. E la giornata prosegue nel peggiore dei modi: a scuola nessuno sembra ricordare il suo compleanno, non le sue migliori amiche, Amy e Joon, né il suo ragazzo, Trick che, invece di farle gli auguri, la lascia. Con il trascorrere delle ore, Mary si convince sempre più che qualcuno ce l'abbia con lei, e i fatti le danno ragione, perché prima della fine della giornata viene uccisa a sangue freddo. Ma la morte non è che l'inizio di una nuova odissea. Mary, infatti, si ritrova intrappolata in uno strano limbo, costretta a rivivere il giorno della propria morte attraverso gli occhi delle sette persone che le erano più vicine, ognuna delle quali ­ scopre con sgomento ­ aveva più di una ragione per odiarla. Ma chi di loro l'ha uccisa? E perché? Per scoprirlo e cercare di cambiare ciò che è stato, Mary dovrà fare i conti con i dolorosi misteri e gli inconfessabili segreti che si nascondono sotto la patina dorata del suo mondo perfetto.


La mia opinione

Sin dal momento in cui lessi on-line dell’imminente arrivo di 7. Il numero maledetto nelle librerie italiane, questo romanzo dalla cover molto particolare mi ha tanto attirato da portarmi a decidere d’acquistarlo in un futuro prossimo. Poi, però, la Newton Compton è stata così gentile da inviarmene una copia, e non ho potuto non lasciare la sua lettura come ultima della pila di romanzi giuntimi dalle Case Editrici lo scorso venerdì. Già, 7. Il numero maledetto era destinato ad essere la ciliegina sulla torta.

Terminato e recensito Il canto delle ombre (qui, la mia recensione), mi sono buttato a capofitto nella lettura di questo romanzo, che, come avete potuto leggere sopra, è il perfetto incrocio letterario tra le serie televisive cult Gossip Girl e Buffy - L’ammazzavampiri, e non appena comincerò a fornirvi qualche nozione riguardo al suo plot narrativo capirete.

Di cosa narra, infatti, 7. Il numero maledetto?

La protagonista del tomo è Mary Shayne, una delle classiche It Girl newyorkesi, ragazze che si trovano al centro dell’attenzione e che bramate praticamente da chiunque. Mary vive assieme a sua madre, Dawn Shayne, e sua sorella, Ellen Shayne, in un modesto appartamento dell’Upper West Side (come potete notare, il paragone con Gossip Girl è praticamente inevitabile), e la sua vita è semplicemente perfetta: ha un ragazzo fantastico, due affidabili migliori amiche e una popolarità allucinante. A causa di tutto ciò, però, Mary ha da sempre pensato che il suo diciassettesimo compleanno sarebbe stato un evento sensazionale; eppure, proprio la mattina di quel tanto atteso giorno, Mary si sveglierà in un letto che non è il suo, in una dimora che non è la sua: si ritroverà, infatti, avvolta nelle coperte di uno dei letti da esposizione posti nelle vetrine di un famoso negozio situato a SoHo, e, cosa ancor più peggiore, Mary non sa perché si trova lì. Non ricorda nulla. Non appena arriverà a scuola, poi, la nostra protagonista noterà nei suoi più cari amici una strana amnesia riguardo al suo compleanno, e soprattutto si ritroverà faccia a faccia con degli atteggiamenti piuttosto particolari da parte di loro. Così, a partire da tutto ciò, nella vita di Mary accadranno un sacco di avvenimenti, anche piuttosto paranormali (e qui viene spiegato anche l’accostamento con Buffy - L’ammazavampiri), i quali la porteranno diritta incontro ad una morte misteriosa, dietro alla quale si celano segreti innominabili e profondi.

Come potete notare, l’idea-base di 7. Il numero maledetto è semplicemente spettacolare, e vi posso assicurare che il libro non deluderà le vostre aspettative. Anche se con qualche difettuccio, infatti, 7. Il numero maledetto ha tutte le carte in regola per rientrare nella lista dei vostri romanzi preferiti. Ho parlato di qualche difettuccio, comunque, perché io, al livello puramente soggettivo, vi ho ritrovato qualche caratteristica che non mi ha particolarmente entusiasmato. Ma ripeto, in modo molto soggettivo, poiché oggettivamente 7. Il numero maledetto è un buon romanzo.

Innanzitutto lo stile degli autori mi è parso piuttosto scialbo. In tutta franchezza, mi aspettavo dalla loro scrittura qualcosa di più poetico e soprattutto di più forte visti i temi trattati dal tomo, eppure mi son ritrovato a leggere di una penna sicuramente molto rapida, fresca, fluida e semplice, ma anche parecchio priva di originalità. Durante la lettura mi sembrava quasi che gli autori avessero deciso di raccontare esclusivamente le vicende, senza preoccuparsi d’abbellirle in alcun modo. Ciò, comunque, non significa che il testo sia completamente privo di descrizioni elaborate o di periodi complessi e strutturati in modo particolare, ma vuol dire solamente che questi ultimi sono in numero troppo esiguo. 

Un’ulteriore caratteristica che mi ha fatto storcere il naso, è quella riguardante la scelta della narrazione, più precisamente quella riguardante la terza persona. Sicuramente una prima persona ci sarebbe stata meglio, e forse avrebbe contribuito maggiormente a rendere la psiche di Mary più approfondita.

I personaggi presenti nel libro, comunque, non sono molti. Ho trovato la scelta sicuramente giusta, dato che il plot narrativo si concentra prettamente su sette personaggi, e restringere il campo è servito molto nel concentrare l’attenzione di chi si ritrova a sfogliare le pagine di 7. Il numero maledetto soprattutto di loro. Il personaggio che più mi ha colpito? Sicuramente Mary, una protagonista perfettamente congruente al tomo.

Mi ha colpito parecchio, poi, la parte sovrannaturale del romanzo. Anche se per tutta la prima parte è piuttosto evanescente, il motivo paranormale che si cela dietro tutto il mistero è molto interessante, ben studiato e originale.

Adesso vorrei spezzare una lancia a favore della Newton Compton. Guardando on-line la cover di 7. Il numero maledetto potrebbe non trasmettervi molto, ma scommetto che nel momento in cui l’avrete tra le dita, non resisterete alla tentazione e lo comprerete: ragazzi, ha una veste grafica davvero unica!

Molto bella, infine, l’ambientazione scelta dagli autori. Io amo New York.

Alla base di tutto ciò, quindi, mi sento di consigliare la lettura di 7. Il numero maledetto a chi desidera un bel romanzo Urban Fantasy dalle venature lievemente Mystery, autoconclusivo, che non risulta, poi, una lettura molto impegnativa.


Consigliato agli amanti delle serie televisive Gossip Girl e Buffy - L’ammazzavampiri,
ma soprattutto a chi è in cerca di letture senza molte pretese


Voto:  4 +


Barnabas Miller & Jordan Orlando

Barnabas Miller è autore di numerosi libri per ragazzi e compone musiche per il cinema e la televisione. Jordan Orlando ha iniziato a pubblicare romanzi prima di compiere ventuno anni. Oltre a scrivere, crea siti web e lavora nel grafic design e nel cinema digitale. Il suo sito internet è www.jordanorlando.com

9 commenti:

  1. Ciao Jeanclaude.
    Dopo la mia iniziale sorpresa nel costatare che avevi già recensito il libro intitolato “7 Il numero maledetto, ” ho deciso di non leggere le tue opinioni, prima di tutto perché non avevo finito ancora di leggerlo e poi perché volevo confrontarle con le mie senza che ne fossi influenzata in alcun modo. Perciò, dopo la pubblicazione del mio commento mi dedicherò alla lettura della tua recensione, anche perché, sono curiosa di scoprire nel dettaglio il tuo punto di vista. Ho appena finito di leggere il romanzo e devo dire che mi è piaciuto sì, ma penso che avrebbe potuto dare di più, molto di più, se solo fosse stato sviluppato un po’ diversamente. Paragonandolo a una canzone direi che dalla base musicale risaltano delle note insolite, coinvolgenti, trepidanti, ma il coro di voci che vi si accompagna non ne è all’altezza. Non mi ha riservato nessun particolare colpo di scena; ho capito, più o meno in anticipo, molte situazioni che effettivamente poi si sono rivelate esatte. Avrei gradito un finale più maturo e succoso per la parte che termina le vicende degli altri protagonisti della nostra storia, ma sembra che gli autori avessero già dato. Vorrei poter dire molto di più, analizzare alcuni aspetti del romanzo che mi hanno interessata particolarmente, ma in giro ci sono ancora molti ignari lettori perciò, meglio evitare. Spero di non essere stata troppo critica, ma purtroppo è ciò che penso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Assolutamente, dovevi essere critica :) Come ho detto nella recensione, secondo me il volume avrebbe potuto di certo dare qualcosa in più. E' troppo striminzito, troppo rapido, e la prima parte è quasi letteralmente evanescente, in confronto alla seconda, molto più colma di avvenimenti e molto più avvincente, nonostante alcune volte prevedibile :D Ma l'importante è che in fondo ci sia andato a genio, no? ^^

      Elimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, hai ragione Jeanclaude. Ho visto che comunque siamo giunti allo stesso epilogo anche se, tu hai evidenziato altri aspetti del libro a cui io non ho accennato. Il bello di leggere le tue recensioni è proprio questo: ci si sofferma ad approfondire argomenti differenti dal proprio punto di vista. Come sempre Jeanclaude, trovo le tue opinioni interessanti, perciò sono una tua affezionata fan.

      Elimina
    2. Sei sempre fin troppo gentile, Deborah :D E alla fine, ci siam ritrovati d'accordo :) Ne sono proprio contento ^^

      Elimina
  3. Scusa Jeanclaude, ho eliminato il commento perché avevo dimenticato di aggiungervi un particolare.

    RispondiElimina
  4. salve a tutti!anche io ho letto questo libro recentemente e l'ho letteralmente divorato!molto scorrevole e prende dall'inizio alla fine..
    l'unica "pecca" (personale ovviamente!) il finale:non sono sicura di averlo capito davvero..o forse gli autori,come la maggior parte di loro,hanno voluto lasciar libera interpretazione al lettore..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Lella :D Concordo con te sulla questione del finale. Sono contento che ti abbia tanto presa ;D

      Elimina