giovedì 29 marzo 2012

Recensione: Hunger Games. La ragazza di fuoco di Suzanne Collins

Salve a tutti, cari amici lettori!

Oggi parleremo del seguito di un romanzo che ho amato alla follia, un seguito che merita a tutti gli effetti d’esser il secondo romanzo di una delle trilogie distopiche, a mio parere, migliori degli ultimi anni.

Rullo di tamburi!

Un gioco a cui non si può sfuggire. 
Con un vincitore solo.


TitoloHunger Games. La ragazza di fuoco
Autore: Suzanne Collins
Titolo originale: Catching Fire
C. E.: Mondadori
Prezzo: 17.00 euro
Pagine: 375
Genere: Distopico YA

Trama: Non puoi rifiutarti di partecipare agli Hunger Games. Una volta scelto, il tuo destino è scritto. Dovrai lottare fino all'ultimo, persino uccidere per farcela. Katniss ha vinto. Ma è davvero salva? Dopo la settantaquattresima edizione degli Hunger Games, l'implacabile reality show che si svolge a Panem ogni anno, lei e Peeta sono, miracolosamente, ancora vivi. Katniss dovrebbe sentirsi sollevata, perfino felice. Dopotutto, è riuscita a tornare dalla sua famiglia e dall'amico di sempre, Gale. Invece nulla va come Katniss vorrebbe. Gale è freddo e la tiene a distanza. Peeta le volta le spalle. E in giro si mormora di una rivolta contro Capitol City, che Katniss e Peeta potrebbero avere contribuito a fomentare. La ragazza di fuoco è sconvolta: ha acceso una sommossa. Ora ha paura di non riuscire a spegnerla. E forse non vuole neppure farlo. Mentre si avvicina il momento in cui lei e Peeta dovranno passare da un distretto all'altro per il crudele Tour della Vittoria, la posta in gioco si fa sempre più alta. Se non riusciranno a dimostrare di essere perdutamente innamorati l'uno dell'altra, Katniss e Peeta rischiano di pagare con la vita...


La mia opinione

Prima di cominciare ufficialmente con i miei pareri sul romanzo, premetto dicendo di aver acquistato Hunger Games. La ragazza di fuoco immediatamente dopo aver concluso Hunger Games (qui, la mia recensione). In tutta sincerità non avevo intenzione di prenderlo subito, anche perché ero a conoscenza del fatto che il secondo volume della trilogia Hunger Games di Suzanne Collins avesse un finale cliffhanger, poi, però, constatando che il terzo romanzo, Hunger Games. Il canto della rivolta, sbarcherà nelle librerie nostrane il prossimo 15 maggio, mi son detto: «Perché aspettare tanto?». Inutile dire che a distanza di due istanti Hunger Games. La ragazza di fuoco era nel mio carrello IBS.

E ora è il momento del nostro breve salto all’interno della trama di Hunger Games. La ragazza di fuoco. Vi ricordo, comunque, che questa recensione sarà letteralmente piena di spoilers per chi ancora non ha avuto il piacere di gustarsi Hunger Games.

Prima cover italiana
(Primo volume della
trilogia)
Al termine di Hunger Games, per l’appunto, Katniss e Peeta erano usciti vivi e vegeti dall’Arena grazie all’aiuto delle bacche velenose con cui avevano minacciato Capitol City di suicidarsi entrambi, un suicidio che non solo non avrebbe portato ad alcun vincitore della settantaquattresima edizione degli Hunger Games ma anche al mettere in ridicolo le autorità che governano su Panem. Così erano stati proclamati ambedue vincitori del crudele reality show organizzato dal Governo. In Hunger Games. La ragazza di fuoco si viene a scoprire che tutto, nei mesi successivi, pare filare liscio come l’olio. O non proprio tutto. Infatti Gale, amico d’infanzia di Katniss, si allontana da lei senza uno specifico motivo, anche se Katniss sa che è a causa di Peeta e della pseudo-relazione che condivide con lui. Il patto, infatti, era che Katniss e Peeta avrebbero dovuto fingersi una coppia solo durante gli Hunger Games, per accalappiarsi la fiducia e la compassione del pubblico, ma la messinscena è dovuta continuare anche dopo la proclamazione dei vincitori, dato che il Presidente Snow in persona ha chiesto a Katniss di non destare sospetti riguardo alla questione delle bacche: tutti devono credere che ciò è avvenuto solo ed esclusivamente per amore, altrimenti il popolo potrebbe decidere d’insorgere nei confronti del Governo di Panem. Però, nonostante tutto ciò, nell’aria si comincerà a sentire una certa essenza di ribellione, che ben presto si tramuterà in realtà. E Katniss, assieme al suo portafortuna, una spilla ritraente una ghiandaia imitatrice, diverrà un vero e proprio capro espiatorio…

Ritrovarmi catapultato nuovamente nella crudeltà e nella spietatezza di Panem, è stato qualcosa d’indescrivibile. Nonostante questa terra faccia da sfondo alla serie tutta ingarbugliata di avvenimenti crudi e privi di pietà, ma al contempo commoventi e a volte romantici, della trilogia Hunger Games, passare qualche ora nei suoi dodici Distretti è qualcosa di sensazionale. Nonché puramente reale.

In Hunger Games. La ragazza di fuoco, ho anche ritrovato il magnifico e superbo stile narrativo della Collins. Quello stile che in Hunger Games mi aveva letteralmente rapito, catturato, fatto suo, facendomi amare alla follia il romanzo e facendolo rientrare con una prepotenza degna di nota nella lista dei miei romanzi preferiti. Eppure, anche se un po’ mi dispiace ammetterlo, in Hunger Games. La ragazza di fuoco non sono riuscito più di tanto a badare allo stile dell’autrice. Certo, nelle prime cento pagine mi è risultato quasi inevitabile, ma in seguito, intorno alla metà del romanzo, gli avvenimenti mi hanno travolto, allontanandomi da tutto ciò che mi circondava, facendomi immergere in una storia letteralmente speciale, una storia unica, senza precedenti, che non potrà che incantare chiunque avesse voglia di leggerla. 

Seconda cover italiana
(Primo volume della
trilogia)
Mi sono ritrovato di nuovo al fianco della mia Katniss, e automaticamente di fronte a nuovi, inaspettati problemi e pericoli. Katniss Everdeen: l’eroina perfetta, che non scappa, che si assume le sue responsabilità, che va incontro al pericolo, che rapisce il lettore e che entra di diritto nel suo cuore. Inoltre ho potuto conoscere meglio Gale, un Gale che nel primo romanzo era stato un po’ evanescente (nonostante Katniss si ostinasse a riesumare la sua presenza in continuazione), un Gale che a molti è andato parecchio a genio. Io, portando quindi avanti le teorie della precedente recensione, in Gale non vi ho trovato più di tanto, infondo. Vi state domandando se, allora, continuo ad essere parte integrante del Team Peeta? Assolutamente sì. Il rapporto di Peeta con Katniss è obiettivamente più intrigante, avvincente, vero, reale, rispetto a quello che lega Katniss e Gale.

Un ulteriore pregio, quasi impossibile da non enunciare, da affibbiare a Hunger Games. La ragazza di fuoco riguarda gli innumerevoli colpi di scena che accompagnano la lettura del romanzo. Sono rimasto letteralmente estasiato da alcune pieghe che di tanto in tanto l’autrice ha voluto dare al plot narrativo, rendendolo sempre più avvincente, sempre più intrigante, sempre più perfetto.

Ho amato, e letteralmente, poi, l’introduzione dei nuovi personaggi che, ovviamente, si accostano ai veterani, creando quindi un ventaglio ben assortito di caratteri che animano le pagine di questa trilogia. Difficile non nominare la new-entry più amata, ovvero l’ammaliante Finnick, che, ormai, occupa uno dei posti principali all’interno della trama di Hunger Games

In conclusione, non avendo proprio nient’altro da commentare - ormai ho speso tutti gli aggettivi positivi presenti nel mio vocabolario - vorrei dire: leggete la trilogia Hunger Games, leggete Hunger Games. La ragazza di fuoco. Se non l’avete fatto, fatelo. Non sapete proprio cosa vi perdete, miei cari.


Suzanne Collins
The Hunger Games
   1. Hunger Games, 2009 (The Hunger Games, 2008) qui, la mia recensione
   2. Hunger Games. La ragazza di fuoco, 2010 (Catching Fire, 2009)
   3. Hunger Games. Il canto della rivolta, previsto in Italia per il 15 maggio 2012 (Mockngjay, 2010)


Consigliato a chiunque voglia leggere qualcosa di puramente splendido.


Voto:  5 ½ ♥
(diritto nella lista dei miei romanzi preferiti)


P.S.: Quasi dimenticavo: preparatevi al finale cliffhanger!


Suzanne Collins

La sua carriera inizia nel 1991, quando inizia a scrivere sceneggiature per programmi televisivi per bambini. Vive nel Connecticut con il marito e i due figli. Ha due gatti. È diventata famosa grazie al romanzo Hunger Games, primo di una trilogia.

6 commenti:

  1. Stupenda recensione! :D Non posso che essere d'accordo su tutto :D
    Di tutti i romanzi della saga, ho preferito questo, cioè qui Katniss spacca troppo :D
    Ma Suzanne Collins che fine ha fatto? Non scrive più nulla?? Io voglio un'altra serie distopicaaa!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille verox, sei molto gentile :D Sai che giusto qualche istante fa stavo facendo qualche ricerca on-line riguardo Suzanne Collins? Al momento, al quanto pare, non è prevista nessuna nuova pubblicazione, anche perché è stata impegnata con la scrittura della sceneggiatura del lungometraggio The Hunger Games, ma ciò non toglie che in futuro potrebbe decidere di riprendere a scrivere romanzi. Io, sinceramente, lo spero proprio tanto :D

      Elimina
  2. ti avevo detto che ti sarebbe piaciuto (:

    è stato fantastico! soprattutto poi travolgente dalla metà in poi (: davvero bellissimo! io sto aspettando con ansia che esca il terzo per poterlo divorare come ho fatto con i primi due!

    anche a me Gale tutto sommato non mi dispiace, ma tifo per Peeta proprio per i motivi che hai elencato (:

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Essì, avevi proprio ragione :D Pensa che dopo averlo terminato mi son preso un po' di giorni per metabolizzare tutto e scrivere la recensione :D

      Elimina
  3. Appena recensito, corro a leggere la tua recensione. Continuo a nutrire qualche riserva sullo stile della Collins, ma, con quattro stelline e mezza, mi è certamente piaciuto! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Essì, quattro stelline e mezza, caspita!! *w* Sono contento che ti sia piaciuto!! :D Appena mi riparte per bene la linea Internet correrò a leggere la tua recensione ^^

      Elimina