martedì 21 febbraio 2012

Recensione: La strada in fondo al mare di Leah Fleming

Ciao a tutti miei cari amici!

Eccoci di nuovo qui con una nuovissima recensione del Blog “Gocce d’inchiostro”. Una recensione che sarà interamente dedicata allo splendido romanzo di Leah Fleming, pubblicato giusto da qualche giorno per conto della Newton Compton, nella collana Anagramma. Ringrazio infinitamente la Casa Editrice per la copia inviatami!

Rullo di tamburi!

I segreti del cuore di una donna sono più profondi di un oceano.


Titolo: La strada in fondo al mare
Autore: Leah Fleming
Titolo originale: The Captain’s Daughter
C. E.: Newton Compton Editore
Prezzo: 9.90 euro
Pagine: 537
Genere: Storico

Trama: È il 10 aprile 1912 quando May Smith si imbarca in terza classe sul Titanic, insieme con il marito Joe e la figlia Ellen, decisa a inseguire il sogno americano. In prima classe viaggia Celeste Parkes, che sta tornando negli Stati Uniti dopo una visita alla sua famiglia. Ma la notte del 15 aprile il transatlantico entra in collisione con un iceberg e il destino di tutti i viaggiatori si infrange contro una montagna di ghiaccio. In un attimo si diffonde il panico: i passeggeri della prima classe vengono tratti in salvo sulle poche scialuppe, quelli della terza non possono far altro che tuffarsi nelle gelide acque dell'Atlantico e sperare in un miracolo. May, ormai allo stremo delle forze, viene accolta a bordo di una delle imbarcazioni. La donna è disperata: crede di aver perso la figlia e il marito. Ma proprio in quei concitati minuti il capitano del Titanic, Edward Smith, le affida una neonata avvolta in una coperta. Alle prime luci dell'alba, però, May fa una terribile scoperta...


La mia opinione

Con questa recensione, “Gocce d’inchiostro” esce nuovamente fuori dai suoi soliti schemi. La strada in fondo al mare, infatti, non è un romanzo appartenente ai generi da me solitamente trattati, eppure eccoci qui a parlarne. Per quale motivo ho preso questa decisione? Innanzitutto, è giusto ricordare la tragedia del Titanic, 15 aprile 1912, come ha voluto fare la Casa Editrice nostrana Newton Compton attraverso la pubblicazione di questo romanzo, una tragedia che, proprio quest’anno, compie il suo primo centennio; ma anche perché questo è un tomo di cui si deve parlare. Già, La strada in fondo al mare è un romanzo di grande valore, che non può mancare nelle librerie dei lettori più accaniti.

Le protagoniste principali de La strada in fondo al mare sono Celeste e May, due giovani donne che, nelle prime pagine del libro, stanno per imbarcarsi sul famoso transatlantico Titanic. Celeste sta partendo dall’Inghilterra per raggiungere la sua famiglia in America, mentre May è accompagnata da suo marito Joe e dalla sua figlioletta Ellen, ai quali desidera ardentemente dare un prospero futuro nel nuovo continente. Ma come tutti sappiamo, sfortunatamente, il Titanic, ben presto, si scontrerà con un iceberg, cominciando ad affondare negli abissi dell’Oceano Atlantico. Celeste è nella prima classe, così riesce ad essere una delle prime a salvarsi, May, invece, si tufferà con la sua famiglia nelle gelide acque oceaniche, sperando, e pregando, che qualcuno offra loro un posto sulle lance. E sarà proprio la nostra Celeste ad accogliere la povera May sulla sua scialuppa, curandola, ma quando May riprenderà conoscenza chiederà alla giovane donna che fine abbia fatto il resto della sua famiglia. Celeste non ne ha idea, eppure il capitano della nave, E.J. Smith, affiderà a May una bambina della stessa età di Ellen, e May, pur di aggrapparsi anche solo lontanamente al ricordo della sua vera figlia, mentirà a tutti, persino a sé stessa, dicendo che la bimba in questione è sua. Sbarcati sulla costa americana, i superstiti del Titanic si spargeranno per gli Stati Uniti, e Celeste porterà con sé May e la piccola, ormai chiamata da tutti semplicemente Ella, affidandole alle cure di un caro amico della sua famiglia. Così nascerà una forte amicizia tra le due ragazze, che supererà ogni tipo di ostacolo, di lontananza, di problema, e che renderà May e Celeste praticamente inseparabili. Ma Celeste verrà mai a sapere che Ella non è in realtà la vera figlia di May? Cosa riserverà, poi, il destino a questa bambina?

Lo stile narrativo di Leah Fleming non è uno stile prolisso, lento, ricco di descrizioni, ma è molto rapido e impattante, particolarmente immediato nel distribuire nozioni e semplicemente secco nel raccontare gli avvenimenti. Non è detto però che questa particolarità sia qualcosa di negativo per il romanzo, anzi, io ho particolarmente stimato la penna di questa autrice, che, nonostante la mole del libro non sia proprio piccola, lo si legge senza difficoltà, senza perdere alcun filo logico, e rilassandosi completamente durante la sua lettura.

Le protagoniste de La strada in fondo al mare sono, poi, davvero uniche. Impossibili da dimenticare, infatti, sia Celeste che May rimarranno impresse nell’animo del lettore. Io ho amato, senza alcuna esagerazione, Celeste: con la sua caparbietà, il suo coraggio, la sua forza interiore è entrata sin da subito nel mio cuore. May è, invece, molto diversa da Celeste, ma riesce lo stesso ad entrare nelle grazie di chi si ritrova a leggere animatamente questo splendido volume. May, infatti, è una donna molto triste, una donna che vive nascosta dietro una grande menzogna, una donna che ha perso tutti gli obiettivi che occupavano sua vita, una donna che non ha più nessuno a parte Celeste; chiunque si commuoverebbe dinanzi alla sua storia. Sento comunque il bisogno di parlare anche di Ella, “finta” figlia di May, che, quasi al termine del tomo, occupa il posto di protagonista principale (La strada in fondo al mare è infatti sviluppato in un grande lasso di tempo, che va dal famigerato 1912 al 1958). Ella è un personaggio unico e particolare quanto Celeste e May, anche se viene sviluppato in un numero minore di capitoli. Il carattere di Ella viene subito, comunque, messo in risalto, spiccando come quello di poche altre protagoniste. Anche Ella contribuisce, quindi, a rendere La strada in fondo al mare un romanzo di grande spessore.

Per quanto riguarda il plot narrativo… Amo le storie che analizzano tutta la vita di un determinato personaggio, e La strada in fondo al mare non è da meno, e, per dirla tutta, è forse il miglior romanzo di questo genere che abbia mai letto. La Fleming è stata più che abile nel presentare al lettore la parte storica, visto che il periodo da lei scelto per ambientare il romanzo è caratterizzato fino al midollo da guerre e conflitti, i quali, nelle pagine di questo fantastico libro, sono tutti presenti carichi di dettagli e nozioni molto particolari. Più che avvincente, inoltre, il mistero riguardante le origini di Ella (a proposito, ottimo il modo in cui tutto viene risolto).

Devo però segnalare due minuscole pecche. La prima è *non continuate se non desiderate spoiler* il modo in cui viene a mancare May, forse un tantino troppo rapido, seguito, poi, da una reazione di Celeste davvero troppo fredda. La seconda riguarda, invece, la conclusione del testo, che è parecchio aperta, anche se molto bella. Avrei preferito, quindi, che le storylines venissero chiuse un tantino di più. Comunque, queste due pecche, non screditano per nulla l’altissimo livello narrativo di questo romanzo, assolutamente.

Per cui, alla luce di tutto ciò che ho elencato sopra, non posso che fare i miei più vivissimi complimenti alla Newton Compton per esser riuscita a elogiare il disastro del Titanic attraverso questo fantastico romanzo, e a Leah Fleming per essere stata capace di portare avanti con estrema maestria una storia lunga la bellezza di cinquecentotrenta pagine senza mai stancare il lettore.


Consigliato a tutti coloro che desiderano una storia commovente, profonda,
ma infondo rilassante.


Voto: 5 ½ ♥


P.S.: Non ho mai avuto l’occasione di dirlo, però non posso più trattenerlo. Vorrei porgere un grande grazie alla Newton Compton, e penso di parlare per tutti i loro lettori, che riesce a portare in Italia romanzi di grande spessore, attraverso un editing favoloso (quanti errori avete mai trovato in un tomo della Newton?), formati più che magnifici, cover mozzafiato, e il tutto, come se non bastasse, a prezzi più che convenienti. Grazie!

P.P.S.: A proposito di cover, amo quella de La strada in fondo al mare, credo sia davvero favolosa!

P.P.P.S.: Il voto è stato modificato. Inizialmente era 5 +, poi, con il tempo, mi sono reso conto che questo romanzo è rimasto nel mio cuore, e che meritava di essere uno dei miei preferiti.


Leah Fleming

Leah Fleming è nata nella regione del Lancashire, nel nord-ovest dell­'Inghilterra. Dopo aver concluso gli studi all­'Università di Leeds, negli anni Sessanta, ha lavorato come maestra elementare. Oggi si dedica a tempo pieno alla scrittura e ha all'­attivo sei romanzi. Il suo sito è www.leahfleming.co.uk. I diritti di traduzione di La strada in fondo al mare sono stati acquistati in Francia, Germania, Spagna e Serbia.

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