Il protagonista di questa recensione sarà un romanzo parecchio apprezzato da pubblico e critica, un Epic Fantasy tutto da scoprire, terzo ed ultimo romanzo di una trilogia. Ringrazio la Casa Editrice Newton Compton per avermene inviato una copia, grazie infinite! Inoltre vorrei ricordare che potete diventare followers della Casa Editrice seguendo il loro profilo Twitter, qui.
Rullo di tamburi!
L’appassionante serie del guerriero assassino Kylar Stern
Autore: Brent Weeks
Titolo originale: Beyond the Shadows
C. E.: Newton Compton Editore
Prezzo: 9.90 euro
Pagine: 608
Genere: Epic Fantasy YA
Trama: Kylar Stern ha conosciuto il terribile prezzo dell’immortalità e nulla potrà mai più essere come prima. L’Angelo della Notte sa che il suo destino è legato con un nodo indissolubile a quello della terra di Midcyru. Ma il continente è devastato da guerre e conflitti per il potere. Cenaria è sotto assedio, con un esercito allo sbando e poche speranze di riuscire a resistere; per salvarla, re Logan Gyre, ha un’unica possibilità: una scommessa disperata che, in caso di fallimento, porterà alla distruzione del regno. Intanto, a nord, il nuovo Re Divino di Khalidor ha un piano ed è disposto a tutto pur di realizzarlo, persino a commettere terribili atrocità. Kylar Stern non ha scelta. Per proteggere i suoi amici, dovrà affrontare le tenebre e superarle, per portare a termine un incarico impossibile: assassinare una dea…
La mia opinione
Comincio col dire di non aver letto i prequel di L’angelo della notte. Oltre le tenebre, due volumi che, vi ricordo, sono stati pubblicati dalla Casa Editrice Newton Compton tra il 2010 e il 2011 con i titoli L’angelo della notte. La via delle tenebre e L’angelo della notte. Il tempo delle tenebre. Per cui, quando mi è giunto inaspettatamente L’angelo della notte. Oltre le tenebre ammetto d’esser rimasto un po’ perplesso. Questa trilogia mi aveva da sempre attirato in maniera assurda, portandomi più e più volte sull’orlo dell’acquistarla, poi, a causa del fatto che il protagonista fosse maschile, ci ho sempre ripensato, cambiando idea. Ma ora finalmente posso dire d’aver letto e recensito uno dei famosissimi romanzi del famigerato Weeks, venerato da non pochi lettori.
Prima di cominciare a fornirvi alcune nozioni sulla trama iniziale del libro, voglio anticiparvi che tutto ciò che dirò sarà sulla base esclusiva della lettura de L’angelo della notte. Oltre le tenebre, senza alcun tipo di riferimento ai precedenti romanzi della trilogia, per ragioni ovvie.
Nelle prime pagine de L’angelo della notte. Oltre le tenebre il lettore viene catapultato in un mondo tutto particolare, dove Terah Graesin è diventata la legittima regina di Cenaria e dove il protagonista della trilogia, Kylar o l’Angelo della notte, un famigerato sicario, deve recuperare una spada, la spada di Curoch, e portarla all’interno di un bosco, dove in cambio di essa riavrà il proprio braccio. Ed è così che tra una battaglia ed un’altra, questo sarà solo l’inizio di una serie d’innumerevoli avvenimenti che porteranno la trama ad infittirsi sempre più, diventando la culla di fili narrativi complessi e ben articolati, che giungeranno ad un perfetto termine alla fine di questo romanzo.
Una trama che comunque, oltre ad essere a dir poco geniale, è molto, proprio tanto, intricata e confusionaria, dove vi si può perdere più che facilmente il filo del discorso. Infatti, entrare nel mondo creato da Brent Weeks, per quel che mi riguarda, non è stato facile, anzi, a dirla tutta, non credo d’esserci pienamente riuscito fino infondo. Sin da subito il lettore viene surclassato di nomi, razze, specie, nomignoli, città, regioni, regni, soprannomi, poteri e abilità senza che nessuna di queste, e sottolineo nessuna, venga descritta, esplicitata o spiegata. In effetti, dello stile narrativo di Brent Weeks non fanno parte né le descrizioni né le spiegazioni. Da quello che ho capito la teoria su cui basa i suoi scritti questo autore è la seguente: «Sei nel mio mondo? Adeguati a ciò che io dico», una teoria abbastanza egocentrica, non trovate? Ma devo comunque ammettere ben riuscita, visto che il mondo di Weeks affascina, e non poco, chi si ritrova catapultato in esso.
Lo stile di questo abile scrittore, ci tengo comunque a precisare, al di là di tutto ciò che ho esplicitato prima, è coinciso e impattante, a volte persino violento, dato che non utilizza mezzi termini per mostrare al lettore scene quasi raccapriccianti. La penna di Weeks è una penna perfettamente congruente alla trama della sua trilogia (o de L’angelo della notte. Oltre le tenebre), quasi nata per scrivere di questa storia.
Devo comunque ammettere che durante la lettura di queste corpose seicento pagine ho nutrito una perenne sensazione molto strana: era come se mi stessi muovendo a tentoni in qualcosa che infondo non mi apparteneva, che non mi faceva rilassare fino infondo, che m’innescava elaborati processi celebrali infiniti solo per rammentare ciò che fosse accaduto un centinaio di pagine prima… E ciò fa de L’angelo della notte. Oltre le tenebre una lettura non poco impegnativa.
Di certo, tra le altre cose, ne L’angelo della notte. Oltre le tenebre, nella marmaglia infinita di personaggi che popolano il mondo di Weeks, ce ne sono alcuni di parecchio rilievo, come lo stesso Kylar, la cui mente è la più approfondita di tutte, o il personaggio di Logan, migliore amico del protagonista, il bramoso di potere. Molto particolari, poi, sono le figuri femminili. Prima di leggere il tomo, avendo dato uno sguardo a qualche recensione sparsa per il Web riguardante i precedenti volumi di questa trilogia (giusto per non essere completamente sprovvisto di nozioni), ero riuscito a captare questa caratteristica di Weeks, ovvero quella di dare parecchio rilievo alle sue donne, presentandole come personaggi… affascinanti. E non posso non essere d’accordo con quelle opinioni, infatti tutte le donne presenti ne L’angelo della notte. Oltre le tenebre sono ammalianti, profonde, dai caratteri diversi e complessi. Quella che personalmente ho preferito di più è Elene, anche se a molti, da ciò che ho potuto constatare, non è andata pienamente a genio, a me invece è piaciuta, soprattutto grazie alla sua caparbietà e al suo coraggio. Splendido, poi, il suo rapporto con Kylar.
Ho adorato, poi, il finale del libro. Sono rimasto senza parole.
Quindi, tra difetti e piccoli pregi sparsi qui e lì, posso tirare le somme dicendo che L’angelo della notte. Oltre le tenebre è sicuramente un romanzo molto complesso e articolato, sul quale si possono dare diversi pareri, anche contrastanti, perché, diciamocelo chiaramente, lo stile narrativo di Weeks o si ama, o si odia. Io sono in una via di mezzo, anche se, ovviamente, ho letto qualcosa di meglio.
Brent Weeks
L’angelo della notte
1. L’angelo della notte. La via delle tenebre, 2010 (The Way of Shadows, 2008)
2. L’angelo della notte. Il tempo delle tenebre, 2011 (Shadow’s Edge, 2008)
3. L’angelo della notte. Oltre le tenebre, 2012 (Beyond the Shadows, 2008)
+. inedito in Italia (Perfect Shadow, preve prequel sulla storia di Durzo, 2010)
Consigliato innanzitutto prettamente ad un pubblico maschile,
ma soprattutto agli amanti del genere Epic Fantasy (che non possono per nulla perderselo).
Per chi, invece, come me non è un grande fan di questo filone
letterario, L’angelo della notte. Oltre le tenebre non è forse il romanzo adatto a lui/lei.
Voto: 4 - -
P.S.: Scegliere il voto finale è stata un’impresa. La trama, come già detto, è ottima, perfetta, unica, ma questo genere di romanzo non fa proprio per me, quindi non sapevo come bilanciare la mia opinione personale con il valore oggettivo del libro che è molto alto. Credo che questo giudizio, infondo, sia giusto.
P.P.S.: Ma solo io adoro le copertine di questa saga?
Bren Weeks
Brent Weeks (7 marzo 1977) è uno scrittore fantasy statunitense che vive nell'Oregon. Nato in Montana, Brent Weeks divenne presto insegnante dopo aver conseguito la laurea, ma dopo solo un anno lasciò il suo lavoro per coltivare a fondo la sua vera passione: scrivere. La sua prima trilogia The Night Angel Trilogy, in italiano L’angelo della notte, racconta la storia di un povero ragazzo di nome Kylar che per sopravvivere decide di cambiare radicalmente la sua vita, abbandonare il passato e diventare l'apprendista di un leggendario sicario. Terminato questo suo primo lavoro, Brent Weeks si sta cimentando in un nuovo progetto,una nuova trilogia che sarà pubblicata probabilmente nel 2010, intitolata Black Prism.
è da questa mattina che cerco di leggere la recensione ma ogni volta c'è qualcuno che mi disturba! Segno premonitore?! Spero di no! >.<
RispondiEliminaAllora, prima di tutto ti dico che non sei l'unico ad adorare le copertine! A me ricordano tanto il gioco di Assassin's creed (hai presente?)
Poi, devo dire che prima ero scettica su questo libro, non perchè sia principalmente per un pubblico maschile (che poi i putti non hanno sesso, quindi possiamo rientrare tranquillamente nella categoria! XD) ma per il fatto che è grosso, sono tre (non ho più spazio in libreria!), i soldi scarseggiano, ho 40 libri ancora da leggere e principalmente perchè è complicatissimo. Però leggendo adesso la tua recensione (anche se a spizzichi e bocconi), mi è cresciuta la curiosità e probabilmente prenderò il primo! Anche perchè partire volontariamente dalla fine, mi rovinerebbe un pò tutto...
Sono contento che ti abbia suscitato curiosità, e spero proprio che ti piaccia. Sai, leggere una trilogia dal terzo e ultimo volume non è mai, e sottolineo MAI, un bene, come in questo caso XD Ahahahah! Giusto, noi rientriamo benissimo nella categoria :) Anche a me le cover ricordano parecchio Assassin's Creed, Kedi! All'inizio notavo un po' di somiglianza con qualcosa di conosciuto e poi ci sono arrivato :D Allora fammi sapere appena leggi il primo, perché se ti andrà a genio magari lo prenderò anche io :D
RispondiEliminaAllora dovrai aspettare un pò >.<
RispondiEliminaIn teoria avrei almeno una trentina di libri da leggere più 3/4 libri che sto aspettando... Vedo quanto costa e poi vedo se prenderlo subito! Poi ti dirò :)
Tranquilla Kedi, non ho alcun tipo di fretta :D
RispondiEliminaMa il voto massimo quanto è? 4 su quanto?
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