E anche oggi rieccoci qui riuniti
in occasione di una recensione nuova di zecca targata “Gocce d’inchiostro”. Il
fulcro del presente post sarà un volume da cui, lo premetto sin da adesso, non
mi aspettavo più di tanto per via di ovvi motivi. Invece, posso già dirlo, ho
dovuto ricredermi.
Rullo di tamburi!
La morte ha fame e tu sei la mela.
Autore: Lily Blake
Titolo originale: Snow White and the Huntsman
C. E.: Mondadori, collana
Chrysalide
Prezzo: 16.00 euro
Pagine: 235
Genere: Remake Fiaba Young Adult
Trama: Re Magnus è in guerra contro un terribile nemico. Ma armi e battaglie
non lo distraggono dal doloroso ricordo della moglie perduta. Di lei gli rimane
solo la piccola Biancaneve. Fino al giorno in cui, nella Foresta Tenebrosa, il
re incontra una donna bellissima, capace di farlo innamorare di nuovo: la
malvagia Ravenna. È la regina del Male, che con le sue arti di magia nera,
assorbe dal cuore delle fanciulle l'eterna giovinezza, uccidendole. La prossima
vittima è Biancaneve. Ma sotto il candore della pelle e l'ingenuità dello
sguardo, la ragazza cela un animo guerriero. Ed Eric, il cacciatore destinato a
sopprimerla, si troverà di fronte una donna coraggiosa, affascinante, e decisa
a combattere... nonché una banda di nani ribelli che darebbero la vita per lei.
La perfida Ravenna ha i giorni contati... La celebre favola di Biancaneve si
trasforma in un racconto dark e romantico.
La mia opinione
Nel
momento in cui la Casa Editrice Mondadori mi inviò l’e-mail riguardante la
prossima uscita del tomo Biancaneve e il cacciatore di Lily Blake, devo
ammettere che la prima cosa a cui pensai è stata la questione che lo scorso
anno si creò intorno a Cappuccetto rosso sangue. Non so quanti di voi ne
hanno visto il film o quanti ne hanno letto il libro da esso tratto, per cui mi
sembra giusto cedere qualche informazione in più a riguardo. Lo scorso anno
venne reso noto che dal film Cappuccetto rosso sangue - firmato da
Catherine Hardwicke, già producer e writer del film Twilight -, remake
in chiave adolescenziale della fiaba Cappuccetto rosso che tutti
conosciamo, sarebbe stato tratto un romanzo, ovvero la stessa e identica cosa
che è accaduta con Biancaneve e il cacciatore. All’epoca non potei che
domandarmi, storcendo un po’ il naso: Un libro tratto da un film: trovata
commerciale? Ma la curiosità si impadronì di me, inducendomi a correre in
libreria per acquistare il volume. Lo lessi, e come molti rimasi deluso dal
fatto che il tomo non contenesse il capitolo finale, il capitolo che rivelava
il nome del lupo. Ciò mi mandò quasi in bestia. Si era trattato proprio di una
vera trovata esclusivamente commerciale. Ritornando a Biancaneve e il
cacciatore, però, letta l’e-mail che anticipava a noi Bloggers il suo
sbarco nelle librerie italiane, non ho potuto che pensare Nah… Non ci casco
di nuovo. Poi però mi son detto: «Jeanclaude, pensaci: da te i cinema sono
chiusi, e per il momento non potrai vedere Biancaneve e il cacciatore.
Magari, giusto per conoscerne la trama, potresti dare una possibilità a questo libro-tratto-dal-film».
Così ho accettato di leggerlo e recensirlo per la Casa Editrice Mondadori. È
arrivato giusto ieri e l’ho già finito. Mi sarà piaciuto tanto da terminarlo in
così poco tempo, oppure sarà stata la noia a spingermi a concluderlo nel minor
tempo possibile? Per scoprirlo non vi resta che continuare a leggere. Ma,
prima, effettuiamo pure il nostro salto all’interno delle avvelenate acque del plot
narrativo di Biancaneve e il cacciatore.
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In
seguito alla delusione vissuta con Cappuccetto rosso sangue, le
aspettative che nutrivo nei confronti di Biancaneve e il cacciatore,
come accennavo in maniera piuttosto infrascata già nel primo paragrafo della
recensione, non erano alte. Anzi, erano piuttosto, se non fin troppo, basse.
Non credo, infatti, che uno scrittore che stila un romanzo basandolo in
tutto e per tutto sull’opera di qualcun altro riesca ad amare il suo plot,
e tanto meno i suoi personaggi, quanto potrebbe farlo un vero e proprio autore dopo
aver concluso di scrivere una storia nata dalla sua stessa fantasia, trattandola come un figlio proprio e trasmettendo il suo amore per lui anche ai suoi lettori.
E, anche se in Biancaneve e il cacciatore ciò è parecchio evidente, c’è
da dire che di pregi il romanzo ne ha a bizzeffe. Primo fra tutti lo stile
semplice e lineare di Lily Blake, che si dimostra capace di mescolare in
maniera sublime le sequenze dialogiche e le sequenze descrittive, o riflessive,
del volume. Ebbene sì, miei cari amici lettori: Lily Blake mi ha colpito, mi ha
conquistato e mi ha lasciato terminare il tomo in davvero poco tempo. C’è anche
bisogno, a questo punto, di spezzare una lancia a favore della Casa Editrice
Mondadori, che, ad un prezzo solo apparentemente non conveniente - ma vi
assicuro che nel momento in cui stringerete il tomo fra le mani vi domanderete
il motivo per cui quella splendida veste grafica venga a costare così poco -,
porta nelle nostre librerie domestiche un volume esteticamente molto curato,
caratterizzato da una cover sbalorditiva e da una grafica interna letteralmente
mozzafiato.
Però,
in seguito a questa sfilza infinita di segnalazioni positive riguardo Biancaneve
e il cacciatore, è giunto anche il momento delle pecche. Non mi è
particolarmente andato a genio il fatto che fosse tanto breve. Certo, mi rendo
conto che il romanzo sia nato come trovata del tutto commerciale e per renderlo
nella maniera più ampia possibile accessibile anche a quella fetta di pubblico
- perché, a questo punto, di pubblico e non di lettori si tratta
- non molto abituato a leggere hanno dovuto accorciarlo un po’, ma io, anche in
questo caso, avrei gradito parecchio quelle cento pagine in più che, senza
ombra di dubbio, avrebbero reso Biancaneve e il cacciatore qualcosa in
più, e non solo un libro-tratto-da-un-film con una trama fin troppo
intrigante. Quelle cento pagine che avrebbero tramutato il tutto in qualcosa di
più avvincente, più vero e che, soprattutto, avrebbero potuto approfondire i
personaggi. A tomo terminato, infatti, senza prendere in considerazione Biancaneve
- la quale almeno una svolta nella parte finale del volume ce l’ha -, ognuno di
loro resta piatto e stereotipato.
In
conclusione, consiglio la lettura di Biancaneve
e il cacciatore a coloro che seguono e apprezzano i rifacimenti delle
famose fiabe che tutti conosciamo, ma soprattutto a coloro che desiderano
leggere qualcosa di affascinante, al contempo privo di troppe pretese e di
estremamente breve. Sono certo che Biancaneve e il cacciatore farà al
caso vostro.
Consigliato a quei lettori desiderosi di storie brevi,
prive di alcuna pretese
ed estremamente affascinanti.
Voto:
3
Lily
Blake
Biancaneve e il
cacciatore,
tratto dall’omonimo lungometraggio, è il suo primo romanzo.
Sono felice di vedere che non è stato tanto una delusione!
RispondiEliminaComunque il film è stato davvero carino (:
Anche io ne sono davvero contento :D Devo proprio guardarlo, Biancaneve e il cacciatore ^^ Spero di farlo il prima possibile *w*
EliminaJean, nemmeno a me escono i tuoi aggiornamenti sulla pagine iniziale di Blogger -.- Bho!
RispondiEliminaComunque recensione interessante! Sono curioso di leggerlo!
Non so che cosa stia succedendo a Blogger. Mi accade con un sacco di Blog, ormai! D: Non vedo l'ora di conoscere il tuo parere a riguardo, Mik ^^
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