Ciao a tutti, e bentornati ad un nuovo appuntamento con il Blog “Gocce d’inchiostro”!
Quest’oggi dedico un post ad un romanzo che ho terminato di leggere giusto lo scorso pomeriggio, e che ho divorato in questi ultimi giorni…
Prima di cominciare vorrei approfittare dell’occasione per ringraziare ancora una volta la Giunti Y, che me ne ha ceduto una copia.
Ma ora…
Rullo di tamburi!
Un esaltante ibrido di ghost story e mystery…
Un romanzo altamente evocativo, ricco di momenti
di suspense mozzafiato e dal finale elagico.
(Booklist)
Autore: Saundra Mitchell
Titolo originale: Shadowed Summer
C. E.: Giunti, collana Y
Prezzo: 14.50 euro
Pagine: 247 (esclusi ringraziamenti)
Genere: Urban Fantasy YA
Trama: A Ondine, in Louisiana, non succede mai niente. L’unico fatto degno di nota risale a molti anni prima, quando scomparve misteriosamente Elijah Landry, un ragazzo del posto. C’è chi dice che sia affogato nel lago, chi sostiene che sia scappato. Iris e Collette, due amiche inseparabili, si preparano a passare l’estate dei loro quattordici anni fra noia e sogni di fuga dal monotono paese. Iris, trascinata al cimitero da Collette, cerca di rompere la noiosa routine improvvisandosi medium, e richiama l’attenzione di un fantasma. Da quel momento l’estate delle due amiche diventerà un vero incubo horror e il segreto di Elijah Landry, il ragazzo scomparso, verrà tragicamente svelato.
La mia opinione
Innanzi tutto, vorrei premettere che la ricezione di questo romanzo è stata una sorpresa. Non sapevo che la Giunti me l’avesse inviato, infatti quando mio fratello mi ha chiamato dicendomi che era arrivato un pacco (io ero ancora a Lussemburgo), e che si trattava de L’estate dei fantasmi, sono rimasto molto sorpreso: non me l’aspettavo per niente. Comunque era uno degli acquisti che avrei fatto in futuro.
Subito dopo aver terminato La terapia dei dolci di Susan Shapiro (qui la recensione), ho preso tra le mani L’estate dei fantasmi, e non l’ho più mollato per tre giorni consecutivi.
E ora… Di cosa narra L’estate dei fantasmi?
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Saundra Mitchell ci catapulta in una storia, scritta in modo adeguato (in prima persona e al passato), misteriosa e dalle sfumature dark-gotiche, che rendono la lettura molto più ombrosa di quanto potesse essere, e a me questo non è dispiaciuto.
Anche se la penna della Mitchell non ha nulla di incredibilmente attraente e stupefacente, le emozioni di Iris trapelano dalla carta sino a raggiungere il lettore: la sua paura, la sua voglia di scoprire…
E proprio su Iris desidererei esprimermi con la pecca del romanzo. Non so come esprimervelo, ma è un personaggio che non mi ha convinto. È molto, troppo, stereotipata.
Mi spiego meglio.
Iris è la classica protagonista “scopro, scopro, scopro, e quando sono vicina alla verità: ‘Ciao, ciao’”, e questo non mi è andato proprio a genio. Però comprendo che è il primo romanzo della Mitchell, per cui diciamo che ci sorvolo su, anche perché il mistero nascosto di Ondine è molto particolare, per cui il punto perso con Iris la nostra cara Saundra lo recupera con Elijah (e non dico altro per non spoilerare).
Il problema è che il punto di Elijah viene riperso con Colette, anch’ella incredibilmente stereotipata.
Per cui…
Valutare questo romanzo non è stato facile, perché è ricco di stereotipi e incredibili novità, ma non posso nascondere che sia stato una lettura piacevole.
Quindi…
Consigliato a chi vuole un bel mystery YA!
3 ½
Saundra Mitchell
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