lunedì 23 luglio 2012

Recensione: Angeli tentatori. Angel Fire di L.A. Weatherly

Salve a tutti, miei cari amici lettori!

In seguito ad una giornata di assenza, rieccomi qui per proporvi una recensione nuova di zecca. Il romanzo fulcro del presente post sarà il sequel di un tomo che, lo scorso anno, mi aveva particolarmente colpito per l’originalità di cui era intrisa la sua trama. Sarà accaduto anche con il suo seguito?

Rullo di tamburi!

Il nemico più spietato ha il volto di un angelo.


Titolo: Angeli tentatori. Angel Fire
Autore: L.A. Weatherly
C. E.: Giunti, collana Y
Prezzo: 16.50 euro
Pagine: 760
Genere: Urban Fantasy Young Adult

Trama: La Chiesa degli Angeli sta diventando sempre più potente e solo Willow, la bella e coraggiosa mezzo angelo, e Alex, il suo premuroso fidanzato nonché spietato Angel Killer, hanno la possibilità di combatterla. È tempo di addestrare altri AK, formare una legione e sconfiggere per sempre il male. Uno dei sogni visionari di Willow porta i due ragazzi fino in Messico dove incontrano i guerrieri da addestrare per la loro battaglia, fra questi c'è Kara, una bellezza esotica riemersa dal passato di Alex. Molti dei nuovi arruolati però mostrano una certa diffidenza nei confronti di Willow, data la sua natura ambigua. Così la ragazza si trova a combattere non solo contro gli angeli malvagi, ma anche contro nemici assai più terreni come la gelosia, l'insicurezza e la mancanza di fiducia da parte della sua truppa. Inoltre, a mettere a dura prova Willow sono le inquietanti rivelazioni sulla sua famiglia. E soprattutto Seb, un ragazzo misterioso che le appare in sogno e la turba così tanto che lei non trova il coraggio di parlarne nemmeno ad Alex. Seb è l'unico altro mezzo angelo vivente ed è alla disperata ricerca di Willow. Quando i due finalmente si incontrano, i sentimenti che la ragazza prova per Alex vacillano. Seb è bellissimo ed essendo un ibrido proprio come lei, la può comprendere meglio di chiunque altro. Una tentazione irresistibile anche per una ragazza così "angelica".


La mia opinione

Come tanti altri lettori appassionati di genere Urban Fantasy, la primavera dello scorso anno lessi contemporaneamente due pubblicazioni targate Giunti, collana Y, che sbarcarono fra gli scaffali delle librerie nostrane nello stesso periodo. Sto parlando di Angel di L.A. Weatherly e Paranoralmente di Kiersten White, e contrariamente a quest’ultimo, che, a causa di qualche elemento di troppo, mi aveva lasciato storcere il naso, Angel mi aveva colpito parecchio. Avevo ampiamente apprezzato la mitologia base del volume, i personaggi che ne animavano la trama e soprattutto l’utilizzo che l’autrice faceva delle creature angeliche, sino a quel momento viste quasi perennemente come figure benevole e mai malevole. Ma, nonostante ciò, con l’imminente pubblicazione da parte dell’efficiente Casa Editrice Giunti dei primi sequel di ambedue i romanzi, Caccia alle fate per Paranormalmente (qui, il mio post di Prossima Uscita) e Angeli tentatori. Angel Fire - protagonista indiscusso del presente post - per Angel, il desiderio di leggere Caccia alle fate si è rivelato maggiore rispetto a quello di poter cominciare Angeli tentatori. Angel Fire. Ammetto che, inizialmente, neanche io ne riuscivo a comprendere il motivo, poi ho rammentato tutto. Se c’era una cosa che in Angel mi aveva lasciato perplesso era la parte conclusiva, fin troppo confusa, mentre con Paranormalmente era accaduto l’esatto contrario. Quando, però, Angeli tentatori. Angel Fire è giunto a casa, non ho resistito alla tentazione, cominciandolo seduta stante e terminandolo in meno di un paio di giorni. Mi sarà andato a genio? Prima di rispondere a questo quesito, sprofondiamo pure negli abissi delle angeliche acque del plot narrativo di Angeli tentatori. Angel Fire.

Cover US
Il secondo volume della discretamente apprezzata Angel Trilogy comincia a raccontare le vicende presenti fra le sue righe proprio a partire dal momento in cui, al termine di Angel, avevamo abbandonato i due protagonisti della storia - i due adolescenti Willow e Alex, rispettivamente semiangelo e AK, ovvero Angel Killer - i quali, ricordiamo, nell’ultima parte del precedente tomo si erano dichiarati amore. Anche se, però, Angeli tentatori. Angel Fire, prima di puntare la propria macchina da presa sulla motocicletta con cui Willow e Alex stanno viaggiando, presenta al lettore un nuovo, conturbante personaggio, dedicando a lui il suo intero primo capitolo. Si tratta di Seb, un teenager di certo coetaneo di Willow e Alex che pare possedere le stesse qualità preveggenti della nostra semiangelo. Che anche lui sia un discendente di entrambe le razze dominanti sul nostro pianeta? Nel mondo in cui vengono contestualizzati gli avvenimenti di cui la trilogia tratta, infatti, gli angeli si sono rivelati agli umani, e L.A Weatherly non vede gli angeli come creature buone e gentili, dallo stile di vita armonioso e delicato, ma come creature malvagie, capaci di trasmettere agli uomini il cosiddetto fuoco sacro, elemento tanto intriso di negatività da riuscire a far ammalare i mortali, rendendoli deboli o persino moribondi. Willow e Alex, però, sono a conoscenza del fatto che, effettivamente, esiste un modo per sterminare la figura degli angeli dalla faccia della terra, per liberare gli umani, e Willow dovrebbe essere il fulcro di questo avvenimento. Ma non sanno di cosa, nello specifico, si tratti. In Angeli tentatori. Angel Fire, i due, nella disperata ricerca della maniera per sconfiggere i temibili angeli, si ritroveranno fra i vicoli e le stradine di Città del Messico, dove incontreranno vecchie conoscenze di Alex e niente poco di meno che Seb. Cosa accadrà? Alex si ricongiungerà agli AK, oppure resterà al fianco di Willow? Riuscirà Willow a non cadere in tentazione e a restare fedele al suo Alex? Neutralizzeranno mai i nostri eroi gli angeli?  

Se mi verrebbe chiesto quali, secondo il mio parere, sono i principali elementi positivi presenti in Angel e Angeli tentatori. Angel Fire io risponderei di soppiatto, senza pensarci su nemmeno un istante: «Lo stile di L.A. Weatherly e l’innovativa veste in cui l’autrice presenta gli angeli». Della penna di L.A. Weatherly apprezzo ampiamente, in effetti, la linearità con cui vengono narrate le vicende, una linearità fresca e di certo di rapida lettura che rende gli intrighi, gli intrecci e i complotti estremamente semplici e impattanti, nonché di facile apprensione. Per non parlare della lieve e deliziosa prolissità di cui i suoi romanzi sono colmi, una prolissità che rende le sue opere, pagina dopo pagina, sempre più parte integrante del lettore stesso, a cui basta ben poco per riuscire a intrufolarsi nelle psichi dei protagonisti, di farle proprie e di etichettarle in maniera del tutto personale come simpatiche o meno, una caratteristica che rende senza ombra di dubbio i personaggi principali della Angel Trilogy veri. E di sicuro tutto ciò non è neanche lontanamente negativo. Per quanto riguarda, invece, «l’innovativa veste in cui l’autrice presenta gli angeli», posso solo ammettere, visto che già nel primo paragrafo della presente recensione cercavo di alludere a questo, che di angeli malvagi ne abbiamo trovati proprio pochi, nel corso degli anni e delle letture.

Cover primo volume
Per non parlare, inoltre, della delicata aria pseudo-apocalittica di cui ci si riempie i polmoni una riga sì, una riga no in Angeli tentatori. Angel Fire più che in Angel, il quale avevo trovato fin troppo introduttivo. Credo che i tanti elementi colmi di azione di cui il romanzo è pieno siano incredibilmente avvincenti, nonché degni di nota. E poi, personalmente, ne avevo alquanto bisogno. Però, se fino a questo momento non ho fatto che esaltare Angeli tentatori. Angel Fire con pregi e peculiarità positive, ora è giunto il momento di denunciare la pecca principale del romanzo, l’elemento che più di qualsiasi altro ha rovinato la mia avventura con Angeli tentatori. Angel Fire: il masticato e rimasticato triangolo amoroso. Ebbene sì, miei cari, il morbo da triangolo amoroso, di cui ormai il novanta percento degli scrittori di genere Urban Fantasy è affetto, ha intaccato anche L.A. Weatherly, la quale, prima di cadere nella rete, si era rivelata una grande promessa. Con l’arrivo di Seb, infatti, come potevamo già prevedere, Willow si troverà intricata in una situazione sentimentale divisa a metà: Seb o Alex? E io non posso che gridare: «Basta!». Ormai i triangoli amorosi sono divenuti dannatamente estenuanti, per non parlare della noia che infliggono a colui che si ritrova a leggere di sbaciucchiamenti ed effusioni romantiche a tre. A questo punto non riesco a trattenermi dal domandare: «Cara L.A., quanta necessità c’era di aggiungere in un plot forte già di suo, oltre alla classica coppietta Young Adult su cui avrei potuto anche sorvolare», un po’ di zucchero ci vuole sempre nella vita, no? «un terzo incomodo?».

In conclusione consiglio di certo la lettura della Angel Trilogy, e quindi anche di Angeli tentatori. Angel Fire, agli amanti del genere Urban Fantasy, scommetto che l’apprezzerete sino in fondo, ma con una riserva: per poter gustare una trama deliziosamente perfetta, sarete costretti a pagare un ingente prezzo, ovvero dovrete sorbirvi il classico e ripetitivo triangolo amoroso. A voi la scelta.


L.A. Weatherly
  Angel Trilogy
    1. Angel, 2011 (Angel, 2010)
    2. Angeli Tentatori. Angel Fire, 2012 (Angel Fire, 2011)
    3. inedito in Italia (Angel Fever, previsto negli USA per il 2013)


Consigliato agli amanti del genere Urban Fantasy.


Voto:  4


L.A. Weatherly

L.A. Weatherly è nata nel 1967 a Little Rock, in Arkansas. Autrice di moltissimi romanzi YA, vive ora in Inghilterra col marito, coltivando non solo la grande passione per la scrittura, ma anche quella per le rane e i gatti. Una curiosità: L.A. Weatherly in realtà è uno pseudonimo per Lee Weatherly, che a volte si firma anche Titania Woods.

13 commenti:

  1. Devo procurarmi il primo! Magari prendo l'ebook e ci faccio un penserino (:

    Non è molto invitante la nota sul triangolo LOL in effetti certi chichè iniziano a stancare X°D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono pienamente d'accordo. Anzi, se proprio dovrei aggiungere qualcosa, cara Deni, ti dico che il cliché del triangolo amoroso, preso in considerazione alla Nightshade di Andrea Cremer, mi sta proprio bene. Ma nella maniera in cui viene introdotto nella Angel Trilogy... Ma anche no XD

      Elimina
    2. LOL a volte ce lo mettono proprio perchè ce lo vogliono mettere XD

      Elimina
  2. Ahahahhahahahah... Jeanclaude, mi sei sembrato Renato Zero! Il Triangolo no! Davvero divertente! E quel pizzico di ironia, con cui ogni tanto condisci i tuoi commenti, non guasta mai. Bravo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahahhaahah ^^ Sono contento che apprezzi il mio spirito sarcastico, cara Deborah ;)

      Elimina
    2. E come non potrei? Inoltre, nel contesto che hai descritto, il termine "sbaciucchiamenti" l'ho trovato esilarante. Ancora una volta mi sono resa conto che sei allergico alle moine e alle troppe sdolcinatezze. Anche se, dovrei leggere il libro per definire meglio i limiti di tali eccessi mielosi, che urtano il tuo modo di essere. Ma a dire il vero Jeanclaude, questo libro non mi ispira per niente.

      Elimina
    3. :D Be', allora dovresti proprio girarci alla larga, Deborah. Se la Angel Trilogy non ti attira, difficilmente potrebbe colpirti ^^

      Elimina
    4. Oh si Jeanclaude, scherzi a parte e triangolo a parte avevo già deciso che la suddetta trilogia non facesse per me. Ciao!

      Elimina
  3. Il primo mi era piaciuto molto, mentre questo devo ancora comprarlo, ma sulla storia del triangolo amoroso concordo pienamente con te. Insomma, è proprio necessario? Ormai sembra che se in un libro manca il terzo incomodo non è pubblicabile!
    Comunque lo prenderò sicuramente, perché sono troppo curiosa di sapere come continuerà la storia :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. LOL :D Esattamente. E' ciò che mi domando anche io! XD Non vedo l'ora di scoprire cosa penserai a riguardo ^^

      Elimina
  4. Il primo mi era piaciuto molto proprio per l'assenza del triangolo amoroso!Non riesco a credere che lo inseriscano in ogni libro, soprattutto in questo, che ha una storia cosi originale :(

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A chi lo dici, Juliette. E va be', L.A. ci ha voluto tendere un tranello :(

      Elimina
  5. Io nn vedo l ora ke e esce il terzo

    RispondiElimina